• progetto
  • cadcasa
  • ristrutturazione
  • caldaia
  • clima
  • forum
  • consulenza
  • preventivi
  • prezzi
  • computo
sp
2008-05-08 17:03:37

Varianti non concordate, possibili rimedi


Etanhunt
login
10 Aprile 2008 ore 15:17 7
Buon giorno,
chiederei se fosse possibile dare risposta alla seguente domanda.
Premessa: nel giugno 2006 ho sottoscritto un preliminare, per acquisto di una villa singola, ove in calce all'allegato capitolato era riportata la seguente clausola "la Direzione Lavori potrà apportare alle opere di seguito descritte, a suo abiettivo giudizio, varianti o modifiche che siano peraltro tali da mantenere inalterato il risultato complessivo delle opere stesse sotto l'aspetto della durabilità, funzionalità e sicurezza. La società non risponde in merito alle varianti di opere e materiali concordate tra l'accquirente e l'impresa costruttrice".
Problema: nel salotto era prevista, da progetto allegato al capitolato, una portafinestra larga 2,8mt con apertura centrale. Nel progetto esecutivo è stata prevista a 4 ante (con le 2 laterali con possibilità di fermo), sempre con apertura centrale.
Su suggerimento dell'impresa costruttrice mi è stato richiesto/consigliato di ridurla nell'ampiezza, per presunte difficoltà di realizzazione della stessa, ad una dimensione inferiore, che è stata poi concordata a voce essere 2,4mt.
La finestra è ora stata realizzata a tre ante, con apertura quindi non più centrale e con l'anta destra con possibilità di fermo.
Questa soluzione (con me non concordata) non risulta compatibile alle mie esigenze di arredo e peraltro comporta una struttura della finestra a mio parere non ottimale (infatti l'apertura completa della parte destra, cioè di entrambe le ante che la compongono, a causa il notevole peso della struttura è quantomeno sconsigliabile).
Ho evidenziato la cosa all'impresa costruttrice che mi ha obiettato che "non ha saputo per tempo che vi era questa esigenza" e che pertanto non sarebbe stato fatto nulla.
Quindi ho coinvolto la direzione lavori proponendo una doppia soluzione: (i) tornare alla finestra a 4 ante; (ii) in via eccezionale, causa mie esigenze di arredo, accetterei di mantenere anche la finestra a tre ante ma disposta specularmente, cioè con l'anta a fermo sul lato sinistro.
Ora ho motivo di credere che la Direzione Lavori (collegata alla società venditrice) non intenda accogliere nessuna delle mie richieste.
Quale pensa possano essere i migliori rimedi per questa spiacevole situazione?
Grazie,
Andrea Camesasca
  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 10 Aprile 2008, alle ore 17:54
    La direzione lavori, per prassi e buon senso, dovrebbe essere frutto di scelta del committente (tu, quindi). Se è possibile ricostruire con esattezza, documentandole, le circostanze intercorse, la D.L. potrebbe essere ritenuta responsabile delle difformità lamentate, e, quindi, degli eventuali danni relativi.

  • etanhunt
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 11 Aprile 2008, alle ore 09:46
    Grazie mille per la risposta.
    Di documentabile c'è il fatto che la finestra è difforme per dimensioni e caratteristiche da quella che si evince dal progetto preliminare, dal progetto esecutivo e dai "rendering" che la società venditrice mi ha consegnato.
    Inoltre ho sollevato le mie eccezioni per E-mail alla Direzione Lavori e per fax all'impresa costruttrice.
    Ritiene che possano essere circostanze sufficientemente "documentate"?
    Peraltro alla consegna è previsto che possa rilevare vizi e difetti con verbale di consegna/collaudo, nel quale nel caso non mancherò di evidenziare il punto.
    Grazie ancora.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 11 Aprile 2008, alle ore 15:13
    Ritengo che tu abbia agito correttamente. Hai avuto riscontri formali alla tua denuncia dei vizi?

  • etanhunt
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 15 Aprile 2008, alle ore 15:57
    La direzione lavori mi ha risposto tramite mail, dicendo che queste problematiche saranno discusse alla consegna.
    Il che sostanzialmente significa, a mio parere, che non saranno risolte.
    Pertanto, più che evidenziare le anomalie nel verbale di consegna, non so cos'altro poter fare, visto che ho interesse che la casa mi venga consegnata comunque, a prescindere dai difetti riscontrati e segnalati ormai 3 settimane fa.
    Peraltro, nella migliore delle ipotesi, la casa sarà comunque consegnata con un ritardo di circa 1,5 mesi. Sebbene i tempi concordati, 18 mesi dal rilascio della concessione edilizia, fossero senz'altro non brevissimi.
    Grazie ancora.

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 15 Aprile 2008, alle ore 17:49
    Non pensare che la tua situazione sia diversa da quella di tutti gli altri.

    Ritardi così lievi sono all'ordine del giorno, tutti li devono subire.

    Se per questo ognuno divesse intentare una causa civile di risarcimento, visti oltretutto i tempi Italiani, non si avrebbe mai fine.

    Per le difformità sono convinto che il buon senso prevarrà ed il costruttore si impegnerà a risolvere le problematiche elencatre, non penso abbia nessun interesse a subire un contenzioso "per qualche spicciolo" (almeno per lui).

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 16 Aprile 2008, alle ore 11:53
    Le contestazioni evidenziate, quantomeno della descrizione che possiamo leggere, non paiono poter fondare una domanda di risoluzione del contratto, mentre invece parrebbe esserlo quella di riduzione del prezzo. Io suggerirei di formalizzare ulteriormente la denuncia dei vizi, di sollecitare la consegna dell'immobile (previa diffida in tal senso) e, valutato il comportamento di controparte, d'offrire il versamento d'una somma inferiore a quella preventivata (e dedotta contrattualmente, immagino). Le comunicazioni formali devono essere indirizzate SIA al d.l. sia all'appaltatore...

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 8 Maggio 2008, alle ore 17:03
    La direzione lavori mi ha risposto tramite mail, dicendo che queste problematiche saranno discusse alla consegna.
    Il che sostanzialmente significa, a mio parere, che non saranno risolte.
    Pertanto, più che evidenziare le anomalie nel verbale di consegna, non so cos'altro poter fare, visto che ho interesse che la casa mi venga consegnata comunque, a prescindere dai difetti riscontrati e segnalati ormai 3 settimane fa.
    Peraltro, nella migliore delle ipotesi, la casa sarà comunque consegnata con un ritardo di circa 1,5 mesi. Sebbene i tempi concordati, 18 mesi dal rilascio della concessione edilizia, fossero senz'altro non brevissimi.
    Grazie ancora.

    Caro Etan, ci sono state novità, a proposito del tuo caso?

Discussioni Correlate nel Forum di Lavorincasa
Img pa73
Buongiorno. Ho ristrutturato casa anni 45/50 e dopo tre mesi dai lavori riscontro muffa nelle pareti esterne, negli angoli. In cameretta di mio figlio muffa di vario colore su una...
pa73 29 Marzo 2025 ore 18:34 6
Img Redazione Lavorincasa.it
É possibile trasformare una vasca da bagno freestanding, ossia non installata accanto una parete, in doccia?...
Redazione Lavorincasa.it 29 Marzo 2025 ore 17:06 1
Img isa23
Buonaseraho scoperto che la casa che ho affittato ad un giovane lavoratore presenta un abuso, cosa rischio?...
isa23 29 Marzo 2025 ore 12:54 1
Img Redazione Lavorincasa.it
Buona sera a tutti, bisognerebbe sostituire il portoncino di ingresso su misura di un'abitazione con pareti portanti.È possibile sostituirlo con una porta di ingresso di...
Redazione Lavorincasa.it 28 Marzo 2025 ore 14:24 2
Img billieco
Salve, sto per avviare una ristrutturazione del mio appartamento con CILA come titolo abilitativo. La ristrutturazione sarà seguita da un unica impresa edile ad eccezione...
billieco 27 Marzo 2025 ore 22:34 3
348.067 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI