Se la cucina arriva maa...qualcosa non va???
Salve tutti i frequentatori...vorrei trattenervi con il mio bel racconto ma coglierò l'occasione per farlo in altro momento.Detto questo vorrei sapere, se la cucina consegnata a fine Giugno, di una nota marca costruttrice, ha dei problemi per un errore di montaggio dalla fabbrica stessa che il rivenditore non mi ha ancora risolto, cosa posso fare?? Sono più di 3 mesi che chiedo la visione del problema e la risoluzione ma, con molta molta lentezza, han finto di porvi rimedio, ovviamente nel modo sbagliato e non mi hanno ancora dato nessuna risposta risolutiva? Ed io da inesperto 5 giorni dopo il montaggio avevo già chiaro quale fosse il problema e l'ho esposto al rivenditore con email e fotografie.A cosa vado incontro col passare del tempo? Cè la possibiloità di chiedere risarcimenti per danni morali, ore lavorative perse, telefonate sostenute e quant'altro? Forse esagero lo so ma il problema gravissimo quanto banale poteva esser risolto con una valutazione sul posto di un loro tecnico o responsabile di zona io credo! Certo il capitale in causa è elevato (parliamo della sostituzione di n°6 pensili per il mal funzionamento di parti meccaniche), ma parliamo anche di una cucina di medio-alto livello nonchè di costo...e oltretutto già pagata al 95% ...aimè!! Un ringraziamento a tutti coloro che mi daranno una risposta o un loro parere.
Buonasera a lei Nabor.
I vizi riscontrati sono stati segnalati al rivanditore 8 gg dopo il termine della posa da parte dei montatori. Cio' che ho riscontrato, compreso di analisi personale della motivazione del problema, è stato indicato dettagliatamente a mezzo mail (con allegata fotografia della parte meccanica in causa) e successivamente a mezzo telefonico.
Se questa comunicazione è da ritenersi formale allora la risposta è si...in caso contrario non ho fatto altre comunicazioni.- Diciamo che la mail è un mezzo un pò ibrido, per la denuncia dei vizi...è sicuro che l'abbiano ricevuta?
comunque, l'art. 130 del Codice del Consumatore (D. Lgs. 206/2005) prevede la denuncia della mancanza di conformità entro due mesi dalla scoperta del difetto, denuncia non necessaria se il venditore ha riconosciuto l'esistenza del vizio o l'ha occultato. Una volta effettuata la denuncia, il consumatore deve esercitare l'azione entro 26 mesi dalla consegna del bene. - Laconferma della lettura del messaggio mi è stata inviata, quindi la certezza che a suo tempo sia stta letta esiste.Loro (il rivenditore) ha ammesso una non conformità del prodotto, il problema è che non sanno, o non ne hanno le capacità o i mezzi, determinare quale sia il problema.Riscontrano un malfunzionamento ma non sanno il perché! Si sono dunque affidati alla casa costruttrice, ma questi, a distanza di 3 mesi non hanno ancora una risposta e nemmeno loro sanno dare una spiegazione.Addirittura ora, dopo 2 interventi per cercar di riparare il malfunzionamento, hanno chiesto che gli sia inviato uno dei pensili di ormai mia proprietà.Quello che nn capisco io è se col passare del tempo rischio che questo difetto nn mi sia riparato.Continuano a fare ipotesi non giuste, soprattutto da parte di tecnici del settore e a rispondere che non capiscono perché nn funzioni visto che per loro è tutto montato a regola d'arte.Il problema pero' resta ed è solo un problema di montaggio.Come posso obbligarli a darsi una mossa nell'accertare e risolvere il problema? E se ora il pensile tornasse non funzionante o addirittura rovinato? Io il mobile l'ho pagato!!Mi preoccupa la situazione..E se io facessi ora la denuncia del difetto? Porterebbe a qualcosa di più?
grazie per il prezioso aiuto che mi sta dando. - Posso effettuare la stesura della diffida per conto mio? Non serve l'intervento di terze parti? In pratica dovrei, con poche coincise parole, presentare un obbligo di risoluzione entro 15-30 gg della non conformità giusto? E nel caso in cui poi la conclusione della riparazione/sostituzione non avvenisse entro tale termine, quali vantaggi porterebbe a me? Nel senso che potrei alla fine chiedere sia la risoluzione del difetto che dei danni? In realtà quello che più preme a me è che i pensili (che a questo punto temo siano da sostituire) mi siano reintegrati ed il difetto tolto.Ma se ciò nn avvenisse vorrei anche sapere cosa porre davanti agli occhi del rivenditore.
Grazie. - Grazie ancora del prezioso aiuto avvocato....ora ho intimato al rivenditore che se non pretende una risposta immediata dalla casa costruttrice avrà nei prossimi giorni una diffida ad adempiere con RR...ovviamente la cosa credo lo abbia preoccupato e spero che abbia presto una risposta...in caso contrario provvedero'.Ma avendo già pagato al 98% del valore, se non adempie posso chiedere la risoluzione senza dargli poi ancora i 500 rimanenti e chiedere di esser risarcito per il valore dei pensili non conformi??
Sono veramente rattristato dalla poca serietà di questa casa costruttrice visto che ho scritto anche a loro e non ho avuto il brenchè minimo interessamento da parte loro...e per fortuna che è la più amata dagli Italiani!!!
Ancora grazie!!!! - Ma con la risoluzione del contratto sarei esonerato dal completare il pagamento residuo di 500 ?, ma potrei allo stesso tempo incorrere in qualche ulteriore problema?? Nel senso, portando alla risoluzione il contratto, sarebbero poi sollevati dall'adempiere alla risoluzione della non conformità riscontrata? O magari addirittura potrebbero rivalersi facendomi restituire del materiale? Questo per capire se tale procedimento per 500 ? ne varrebbe comunque la pena..
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