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2009-11-09 14:10:23

Garanzie sull' umidità come costruttore privato


Frvanel
login
03 Novembre 2009 ore 15:12 14
Salve a tutti....vi scrivo in qualità di costruttore, e non di consumatore come di solito succede nel forum....ho comprato un rustico che ho ristrutturato/costruito, ricavando 3 appartamenti; questa operazione l'ho fatta da privato e non come impresa, e per i lavori mi sono affidato ad una ditta impresa edile individuale, che a sua volta ha portato un suo progettista/direttore dei lavori per seguire il cantiere......il fatto è che io da un lato non capivo niente di edilizia, dall'altro l'appaltatore si è rivelato un vero incapace nel costruire, pur avendo lui aperto la sua ditta 32 anni fa, e dall'altro ancora l'appaltatore e il direttore dei lavori sono risultati legati da una solida amicizia personale.....risultato: nella costruzione/ristrutturazione dei 3 appartamenti è successo di tutto, ossia quasi niente è stato fatto a regola d'arte, e sono state costruite cose assurde, come ad esempio il muro divisorio con un'altra proprietà, altro 2,5 metri e a secco(senza calce tra i mattoni!).....Questo è successo sia per l'incapacità palese del costruttore, ma anche perché il direttore dei lavori, per via della loro amicizia, gli ha concesso di fare qualsiasi cosa(io non potevo intervenire, non essendo in grado per totale inesperienza di valutare e giudicare i lavori svolti)-----------------------------Ora le cose stanno così: l'impresa è stata mandata via, e al suo posto ne è entrata un' altra che ha terminato i lavori, sistemanto quasi tutti i lavori mal eseguiti...già, quasi tutti, perché uno non ha potuto sistemarlo: si tratta della guaina termosaldata contro l'umidità per capillarità nei muri, che l'impresa costruttrice non ha messo tra i mattoni e l'intonaco..........e qui viene la mia domanda: io, come privato, devo comunque dare la garanzia decennale del costruttore? e sull'umidità quanto tempo devo dare di garanzia, tenendo presente il motivo della sua probabile futura comparsa(mancanza nei muri della guaina antiumidità)? Nel momento in cui ci saranno problemi di umidità, mi risulta che l'unica soluzione sarà di verniciare i muri con costosi e appositi prodotti che impediscono all'umidità di affiorare in superficie: chi dovrebbe pagare questi lavori, tenendo presente che l'uomo dell'impresa responsabile è nullatenente ed anche irreperibile da vari mesi(sembra che sia in Romania)? rimango solo io(committente privato) e il direttore dei lavori, come persone non nullatenenti e non irreperibili.....grazie delle spiegazioni
  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Novembre 2009, alle ore 15:49
    Ciao, il quesito è interessante. E' più corretto definirti come 'committente', per chiarire il ruolo contrattuale assunto da ogni parte.
    Andiamo in quest'ordine:
    1) i vizi o difetti nell'isolamento, termico e acustico, rientrano nell'art. 1669 c.c., quindi è dovuta la garanzia decennale;
    2) il committente è responsabile in solido con altri soggetti allorchè egli sia anche appaltatore, ma mi sembra, nel tuo caso, che tu abbia dato piena autonomia all'impresa, e che questa non abbia agito in base a tue istruzioni errate.
    3) per la posa in opera della guaina, l'appaltatore non può limitarsi ad incolpare un proprio dipendente, questo è pacifico.
    4) questo è un punto importante, a quando risale il titolo edilizio (permesso di costruire)?

  • frvanel
    Frvanel Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Novembre 2009, alle ore 16:53
    I lavori sono iniziati ad aprile 2008(il rustico l'ho acquistato a febbraio 2008).....faccio presente che il titolare delll'impresa costruttrice ha ristrutturato/costruito facendo tutto con le sue mani, senza assumere alcun dipendente..

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Novembre 2009, alle ore 17:37
    Vista la descrizione delle circostanze, direi che il direttore dei lavori, che doveva vigilare sull'esecuzione a regola d'arte, non è esente da responsabilità. Quando avete cambiato appaltatore, come avete regolato i rapporti con quello originario?

  • frvanel
    Frvanel Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Novembre 2009, alle ore 17:56
    Il direttore dei lavori ha sollevato dall'incarico l'appaltatore, su consiglio di un mio geometra di fiducia, ufficialmente per due motivi: 1) lavori non eseguiti a regola d'arte 2)lavori non terminati entro una data indicata su un documento che l'appaltatore aveva firmato impegnandosi ... dopodichè, è subentrata un'altra impresa che ha terminato i lavori e sistemato quello che c'era da sistemare...il direttore dei lavori, dall'inizio alla fine dei lavori, è rimasto sempre lo stesso...

  • frvanel
    Frvanel Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Novembre 2009, alle ore 18:09
    Dimenticavo...l'appaltatore da me ha preso TUTTI i soldi del contratto, ma in cambio non ha finito i lavori(forse ha sbagliato i calcoli, perché tutti mi dicevano che il prezzo da lui richiesto era troppo basso)....diciamo che in base al contratto è lui che deve dare dei soldi a me(come risarcimento), non io a lui!

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Novembre 2009, alle ore 16:40
    Si dovrebbe accertare, nel tuo caso, se i tempi permettano ancora di rivalersi nei confronti dell'appaltatore...quanto tempo è passato?

  • frvanel
    Frvanel Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Novembre 2009, alle ore 19:00
    Questo appaltatore, per il mio cantiere, alla fine aveva firmato un documento in cui si impegnava a terminare i lavori entro il 31 gen 2009...invece lui, dall'inizio dell'anno 2009 ha smesso di lavorare nel mio cantiere ma non se ne è andato, ha cominciato a tenerlo occupato col suo vecchio furgone nel tunnel di ingresso del cantiere pretendendo da me una ''buonuscita'', ossia dei soldi da me in cambio dello sgombero del cantiere....Questa sua richiesta a me era semplicemente assurda, in quanto i soldi del contratto(65.000 euro) glieli avevo già dati tutti, e lui non aveva assolutamente lavorato a regola d'arte, ne aveva terminato i lavori...Comunque, con uno stratagemma a fine marzo 2009 gli ho fatto sgomberare il cantiere lo stesso, senza dargli soldi,(era anche già stato sollevato dall'incarico dal direttore dei lavori a febbraio 2009)...da quel momento lui è andato in Romania, e risulta da allora irreperibile anche alla sua famiglia, e in più è anche risultato nullatenente...quindi, verso di lui non posso fare niente, legalmente parlando....il direttore dei lavori invece, è reperibile e non nullatenente....è lui che gli ha permesso di lavorare in maniera assurda, senza contestare o dirigere assolutamente niente...

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Novembre 2009, alle ore 11:27
    Ok, la situazione è chiara. Hai formulato le contestazioni del caso al Direttore dei lavori? anche queste sono soggette a prescrizione e decadenza.

  • frvanel
    Frvanel Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Novembre 2009, alle ore 16:29
    Premetto che nel cantiere i lavori sono finiti adesso, e il direttore dei lavori stà facendo le pratiche per ottenere l'abitabilità.....Comunque,due settimane fa,un mio geometra di fiducia che è anche direttore dei lavori e progettista in un altro mio cantiere, ha ricevuto il direttore dei lavori del mio cantiere vecchio, quello in cui sono stati eseguiti lavori assolutamente non a regola d'arte....gli ha comunicato che gli ultimi 3.000 euro del contratto da 10.000 stipulato tra me e lui per quel cantiere non gli vengono pagati, appunto perché la direzione dei lavori non è stata fatta....se la cosa non gli stà bene, lui può andare per vie legali, ma in questo caso il mio geometra di fiducia verrebbe a testimoniare, ovviamente contro di lui(e dicendo la verità).....Ora, sembra che il direttore dei lavori non mi farà causa per il mancato pagamento dei 3.000 euro finali del contratto, anche perché la perderebbe... Quindi la questione si chiuderebbe così, se non fosse che vi è il mancato inserimento nei muri della guaina antiumidità, che quasi certamente darà problemi in futuro, visto che io devo dare la garanzia decennale.....a questo punto, cosa è meglio fare? Se un domani chi vi abiterà avrà problemi di umidità, ne rispondo io o posso dire all'aquirente di rivolgersi al direttore dei lavori per, eventualmente, fargli causa direttamente a lui?

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Novembre 2009, alle ore 17:06
    Una puntualizzazione: le contestazioni al D.L. devono essere formulate documentalmente, a mezzo raccomandata r.r.

  • frvanel
    Frvanel Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Novembre 2009, alle ore 17:29
    Grazie per il consiglio sulla puntualizzazione a mezzo raccomandata r. r. che a breve farò a questo direttore dei lavori........però se posso sapere, visto che il mio geometra mi consiglia di lasciare i muri come sono, ovvero senza guaina antiumidità(e senza verniciarli con i prodotti antiumidità appositi): se un domani chi vi abiterà avrà problemi di umidità, ne rispondo io o posso dire all'aquirente di rivolgersi direttamente al direttore dei lavori per, eventualmente, fare causa a lui?

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Novembre 2009, alle ore 17:32
    Ne risponderai anche tu, ma potrai rivalerti, e chiamarlo in garanzia, sul direttore dei lavori, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1669 c.c.

  • frvanel
    Frvanel Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Novembre 2009, alle ore 18:55
    Per capire bene, chiamare in garanzia il direttore dei lavori da parte mia(committente) vuol dire che se l'acquirente mi fa causa, durante le necessarie udienze,lo invito a comparire davanti al giudice della stessa causa? perché mi sembra che sarebbe un pò troppo pesante prima subire una causa dall'acquirente, e poi, dopo averla persa, fare un'altra causa al direttore dei lavori per rivalermi....meglio una sola causa, in cui si stabilisca chi è responsabile e chi deve pagare i danni...ma non so se in giurisprudenza la prassi è questa...

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Novembre 2009, alle ore 14:10
    La chiamata in garanzia comporta, ai fini processuali, l'intervento di uno o più soggetti nello stesso processo, senza che sia necessario proporne uno successivo. Deve avvenire, secondo il codice di procedura civile, facendone dichiarazione nella comparsa di costituzione e risposta (ossia il primo atto difensivo), ai sensi dell'art. 167, terzo comma. Quest'ultimo punto, ovviamente, è un pò da addetti ai lavori.
    Ti suggerisco, perché ritengo sia abbastanza di chiara lettura, il seguente link:
    www.edilportale.com/Dossier/dos201004-1.asp

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