Salve,
ad oggi mi trovo nella situazione di avere casa in ristrutturazione e, alla conclusione dell'applicazione del cappotto, si dovrebbero installare gli infissi. Questi ultimi erano stati contrattualizzati a febbraio 2008 secondo misure di massima, in quanto le luci finali non erano state ancora ben definite. Trattandosi di 30 infissi tra finestre e porte finestre, ho accordato con il fornitore che quello preannunciato doveva ritenersi un preventivo di massima che sarebbe stato definito solo e soltanto una volta applicati i controtelai. Ora, lasciando perdete i tanti problemi provocati con la fornitura dei controtelai, e con l'inspiegabile decisione del fornitore di restringere di circa 5/6 cm tutte le luci, veniamo ai fatti: Nella giornata di ieri mi sono visto ripresentare un preventivo con un importo totale ridotto di circa 2mila ?, a fronte di una riduzione di circa 15mq di infissi. A fronte di queste riduzioni di superfici, il fornitore ha lasciato invariato l'importo dovuto per le zanzariere e non contento di tutto ciò ha inteso aggiungere al preventivo 220? per due zanzariere di circa 80 x 120 cm, "dimenticandosi" che ne aveva tolte 4 in altri punti.
Non mi metto a specificare e a dilungarmi ulteriormente, anche se ce ne sarebbero, ma preferisco venire alla domanda: L'installatore ha ricevuto in fase di accordo 5000? di anticipo e, in questo momento le uniche lavorazioni che ha fatto sono i controtelai. A questo punto vi chiedo se ho le possibilità di rescindere il contratto e riavere l'importo scorporato dal costo dei controtelai o legalmente parlando, un giudice potrebbe dar ragione all'installatore? Aggiungo che sinceramente non ho fretta di riavere i soldi, perché il piacere di vedermeli restituire con annesse le spese legali, non ha prezzo... Scherzi a parte, sinceramente ad oggi non mi riesco comunque a fidare di questa persona che si è dimostrata falsa sotto ogni aspetto.
Aspetto fiducioso consigli.
Grazie anticipatamente.
D'Onofrio Danilo