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2008-03-13 10:02:53

Permesso per case mobili


Sandrox
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21 Agosto 2005 ore 17:34 13
Mi sono informato da più agenti immobiliari, vari costruttori e personalmente conosco una Signora che abbia realizzato questo tipo di abitazione senza nessuno tipo di problema, sicuramente il comune di sua provenienza glielo avrà permesso?

Questa persona ci abita come prima casa ( mobile ovvio ), già da qualche anno e per ora nn ha rikiesto nessun permesso.

Ha comperato il campo, fossa biologica, acqua e corrente ed il gioco è fatto...E che casa Signoriii

Consiglierei communque di agire con intelligenza (informandosi presso gli uff.pertinenze del proprio comune) e non come questa Signora anche se non esistono alcune leggi in riferimento,

credo sia giusto abitare in maniera nobile avendo gli stessi diritti nei confronti dei nomadi i quali sono abusivi formalmente sottolineando il fatto che questi individui comunque debbano avere anche loro un tetto per potere vivere dignitosamente.

A questo punto la mia saggia domanda è questa ?

Perché i nomadi volontari, hanno il diritto permanente di campeggiare una roulotte, casa mobile, o altro ed io nn posso comperarmi un terreno agricolo ed installarmi tranquillamente lo stesso diritto umano in maniera legale?

Non vorrei trovarmi anch'io alla fine di tutto il capo lavoro con problemi seri

Chi Possiede già una casa mobile con gli stessi requisiti potrebbe gentilmente darmi una risposta ?
  • gigi0
    0
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    Domenica 21 Agosto 2005, alle ore 18:24
    E' possibile che quella signora, o qualche altra persona viva in una casa mobile realizzata senza alcun permesso di costruire, nella tolleranza delle autorità che invece dovrebbero esercitare la sorveglianza del territorio e reprimere gli abusi edilizi, tra cui dette case dovrebbero essere annoverate.

    Circa la tua domanda, ti dirò di averla posta qualche mese fa in una mia lettera, indirizzata ad un politico e ad un quotidiano lombardo, dal titolo "Voglio fare il nomade", nella quale elencavo tutte le contraddizioni rilevabili dai diritti di costoro ed i doveri degli altri. Naturalmente nessuna risposta!

    Il tuo pensiero, o il mio, in materia, però non hanno alcuna influenza sulle norme, né sulla possibilità di legalizzare un comportamento illegittimo e l'esternazione di un'opinione personale potrebbe divenire molto pericolosa e fornire ifacili llusioni destinate alla soppressione alla prima seria analisi della questione.

    Esiste la legge che si occupa della materia: è il DPR 380/2001, di cui ti riporto uno stralcio:

    Art. 3 (L) - Definizioni degli interventi edilizi
    (Legge 5 agosto 1978, n. 457, art. 31)

    1. Ai fini del presente testo unico si intendono per:

    a) "interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
    b) "interventi di manutenzione straordinaria", le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso;
    c) "interventi di restauro e di risanamento conservativo", gli interventi edilizi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio;
    d) "interventi di ristrutturazione edilizia", gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l?eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell?ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica;
    (lettera così modificata dal d.lgs. n. 301 del 2002)
    e) "interventi di nuova costruzione", quelli di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio non rientranti nelle categorie definite alle lettere precedenti. Sono comunque da considerarsi tali:
    e.1) la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l'ampliamento di quelli esistenti all'esterno della sagoma esistente, fermo restando, per gli interventi pertinenziali, quanto previsto alla lettera e.6);
    e.2) gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal Comune;
    e.3) la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato;
    e.4) l?installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione;
    e.5) l?installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee;e.6) gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20% del volume dell?edificio principale;
    e.7) la realizzazione di depositi di merci o di materiali, la realizzazione di impianti per attività produttive all'aperto ove comportino l'esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato;

    f) gli "interventi di ristrutturazione urbanistica", quelli rivolti a sostituire l'esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale.

    2. Le definizioni di cui al comma 1 prevalgono sulle disposizioni degli strumenti urbanistici generali e dei regolamenti edilizi. Resta ferma la definizione di restauro prevista dall?articolo 34 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 (ora articolo 29, comma 3, decreto legislativo n. 42 del 2004 - n.d.r.).

    Come puoi leggere, tutte le dicerie riguardanti la possibilità di posa delle case prefabbricate, case su ruote, ecc. senza alcun permesso di costruire o su terreni agricoli e simili, SONO LEGGENDE DA SFATARE!

    Personalmente penso che, con la sola eccezione delle speculazioni edilizie, l'urbanizzazione spontanea avrebbe rovinato molto meno il nostro territorio di quanto abbiano fatto normative assurde ed ambigue e soprattutto piani regolatori e volontà politiche imbecilli.

    Ti saluto.

    Gigi

  • doge
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 21 Agosto 2005, alle ore 20:05
    Personalmente penso che, con la sola eccezione delle speculazioni edilizie, l'urbanizzazione spontanea avrebbe rovinato molto meno il nostro territorio di quanto abbiano fatto normative assurde ed ambigue e soprattutto piani regolatori e volontà politiche imbecilli.

    Grande gigi0, hai perfettamente ragione !!!

  • adriano30
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 7 Novembre 2006, alle ore 13:50
    Ragazzi la normativa e' chiara e semplice per casa mobile si intende tutte quelle strutture mobili previste di ruote e trasportabili in qualsiasi momento .
    Ma importante e' che non siano fissate a terra in maniera permanente!!!!
    Tutto qui !!!!
    Vi dico questo con certezza perche' mi sono informato e documentato agli uffici urbanistici competenti e tra qualche mese iniziero' la costruzione mobile

  • gialongi
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 27 Gennaio 2007, alle ore 05:42
    Ho letto il Tuo messaggio nel forum.
    Anch'io desidererei utilizzare un terreno non edificabile inserendovi una casa mobile senza avere problemi solo per utilizzzarla ogni tanto per passare qualche giornata nel verde vicino la città.

    Avevo pensato ad una roulotte usata da rivestire con perlinato e con un tetto lasciando ovviamente le ruote ed il timone per posterla spostare in qualsiasi momento.

    Su terreno posso portare una presa d'acqa ed una elettrica e per lo scarico posso portare un tubo che scarica su una villetta vicina di mia proprietà.

    Pensi che siò sia possibile?

    Grazie per la risposta sperata.
    Giuseppe Alongi
    Palermo

  • soniam
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 13 Febbraio 2007, alle ore 22:25
    Mi rendo conto che la domanda che vi faccio è un po' assurda ma.... la mia situazione è questa.
    Siamo una giovane coppia, entrambi con lavori precari, e lavoriamo nella capitale. Da qualche anno spendiamo 500? al mese per un monolocale di 30 mq, per altro non riscaldato. Ovviamente di acquisti non se ne parla, sia per la nostra situazione lavorativa che per i prezzi a Roma e dintorni (un monolocale dai 170.000 euro in su, in questo periodo l'affitto medio si aggira dai 780 ?/mese a salire)
    Abbiam tenuto duro per quasi quattro anni, sperando in un calo dei costi del metro quadro, o in un miglioramento della nostra situazione lavorativa, ma le cose non cambiano e l'emorragia di soldi è continua. Essendo, per motivi di lavoro, impossibile per noi vivere a 50km da Roma - dove i prezzi tornano abbordabili- abbiamo pensato di informarci sulle case mobili... qualcosa da parte l'abbiamo, e forse con qualche sacrificio potremmo smettere di pagare mezzo stipendio al mese di affitto. Mi rendo conto che può sembrare una follia, ma rebus sic stantibus, non vediamo altre vie.
    Considerando che non possiamo acquistare una casa vera, e che siamo stufi di spendere così tanto affitto per poco, potreste dirmi se però, secondo voi, il gioco vale la candela? E a quel punto, fino a quale somma vale la pena di ripiegare su una casa mobile? Su quale rapporto qualità-prezzo è meglio ripiegare?
    A livello legale e fiscale come bisogna comportarsi?

  • tabou
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Luglio 2007, alle ore 09:40
    DOVE SI POSSONO ACQUISTARE LE CASE SU RUOTE, è molto interessante, ho un pezzo di terra mi piacerebbe adottare questa soluzione, c'è nessuno che ha già fatto una cosa del genere?

  • lorenz
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Luglio 2007, alle ore 09:49
    Le case mobili, o roulotte, richiedono il permesso di costruire, come precedentemente accennato. Posizionare una casa mobile su un terreno (edificabile o agricolo) senza p.d.c. è un'opera abusiva.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 5 Settembre 2007, alle ore 18:02
    Ma che permesso per costruire ci vuole per una casa mobile????
    arriva gia' montata....mica la devo costruire!!!!!!
    eeeeeee siamo in italia....fatta la legge trovato l'inganno!!!

  • lorenz
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 5 Settembre 2007, alle ore 20:29
    Ma che permesso per costruire ci vuole per una casa mobile????
    arriva gia' montata....mica la devo costruire!!!!!!
    eeeeeee siamo in italia....fatta la legge trovato l'inganno!!!


    Ognuno è padrone di fare quello che vuole e spendere i propri soldi come vuole. La legge richiede il permesso di costruire; e Gigi vi ha postato i riferimenti normativi (dpr 380/01).
    Quindi, caro mishakira, mi informerei bene... prima di fare sarcasmo
    infatti non hai trovato nessun inganno alla legge, visto che la casistica delle case mobili è ben chiara.

  • dunele
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 9 Settembre 2007, alle ore 23:11
    SALVE.

    MA QUINDI SI PUO' O NO AVERE LA RESIDENZA IN UNA CASA MOBILE?
    CON MIA MOGLIE ABBIAMO VISTO ALLA RECENTE FIERA "MONDO NATURA" QUESTE SOLUZIONI E PER ALCUNE CI DICEVANO CHE BASTAVA RICHIEDERE AL COMUNE DI RESIDENZA L'ABITABILITà.

    VOI COSA CI DITE?

    SALUTI E GRAZIE.

    GIANLUCA

  • andreamarcela
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 20 Gennaio 2008, alle ore 10:17
    Ciao, anche io sono interessato a questo tipo di abitazione da usare come prima casa. La zona di mio interesse è quella del comune di cerveteri.
    Puoi farmi sapere dove ti sei informato tu? Se hai qualche citazione legale, e se non ti dispiace dirmi a quale ditta ti sei rivolto per l'acquisto della "casa". Grazie.

  • tennison
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 20 Gennaio 2008, alle ore 12:06
    SALVE.

    MA QUINDI SI PUO' O NO AVERE LA RESIDENZA IN UNA CASA MOBILE?
    CON MIA MOGLIE ABBIAMO VISTO ALLA RECENTE FIERA "MONDO NATURA" QUESTE SOLUZIONI E PER ALCUNE CI DICEVANO CHE BASTAVA RICHIEDERE AL COMUNE DI RESIDENZA L'ABITABILITà.

    VOI COSA CI DITE?

    SALUTI E GRAZIE.

    GIANLUCA

    domanda interessante... risposta un po' OT

    la residenza è il luogo in cui tu abiti e dove ti possono trovare. se la casa è mobile potresti essere classificato "senza fissa dimora" ma mi piacerebbe sapere se è vero, per pura curiosità

  • tonysaba
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 13 Marzo 2008, alle ore 10:02
    Mi rendo conto che la domanda che vi faccio è un po' assurda ma.... la mia situazione è questa.
    Siamo una giovane coppia, entrambi con lavori precari, e lavoriamo nella capitale. Da qualche anno spendiamo 500? al mese per un monolocale di 30 mq, per altro non riscaldato. Ovviamente di acquisti non se ne parla, sia per la nostra situazione lavorativa che per i prezzi a Roma e dintorni (un monolocale dai 170.000 euro in su, in questo periodo l'affitto medio si aggira dai 780 ?/mese a salire)
    Abbiam tenuto duro per quasi quattro anni, sperando in un calo dei costi del metro quadro, o in un miglioramento della nostra situazione lavorativa, ma le cose non cambiano e l'emorragia di soldi è continua. Essendo, per motivi di lavoro, impossibile per noi vivere a 50km da Roma - dove i prezzi tornano abbordabili- abbiamo pensato di informarci sulle case mobili... qualcosa da parte l'abbiamo, e forse con qualche sacrificio potremmo smettere di pagare mezzo stipendio al mese di affitto. Mi rendo conto che può sembrare una follia, ma rebus sic stantibus, non vediamo altre vie.
    Considerando che non possiamo acquistare una casa vera, e che siamo stufi di spendere così tanto affitto per poco, potreste dirmi se però, secondo voi, il gioco vale la candela? E a quel punto, fino a quale somma vale la pena di ripiegare su una casa mobile? Su quale rapporto qualità-prezzo è meglio ripiegare?
    A livello legale e fiscale come bisogna comportarsi?

    Mi iscrivo al Thread, mi interessa.
    Mi pare però che ci sia un problema con la revisione del rimorchio, perché il telaio è considerato a parte rispetto la casa. La revisione andrebbe fatta ogni 4 anni.
    Comunque... la durata dei materiali di queste case?Saranno validi per utilizzare queste case a lungo termine?

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