Help dimensionamento di scabiatore a pistre per termocamino

Se devi collegare l'impianto del termo camino all'impianto di riscaldamento a pavimento già collegato a caldaia a condensazione devi in pratica sdoppiare l'impianto.. ovvero fare in modo di poter scegliere se far funzionare l'impianto con il sistema generazione caldaia, piuttosto che con il sistema di generazione termo camino. Questo poiché non devi comunque superare il limite delle 30.000 Kcal per non dover presentare apposito progetto antincendio presso i vigili del fuoco. Se sommi le Kcal prodotte da caldaia
Altro fattore importante da tener presente è che l'acqua del termo camino andrà sicuramente a maggior temperatura rispetto a quella che ti fornisce la caldaia a condensazione utile per il sistema a pavimento che deve funzionare con temperature di circa 35°C. Devi quindi mantenere anche all'interno del circuito con il generatore temo camino il miscelatore che ti permette di mantenere la temperatura impianto intorno ai valori prefissati di Delta T.

In genere gli scambiatori rapidi forniti con i termocamini sono più che sufficenti per scambiare temperatura anche a livelli più alti ( di solito quello utilizzato per acqua calda sanitaria è più piccolo mentre quello per riscaldamento è più grande). Nel tuo caso dovrebbe essere sufficiente anche per il riscaldamento uno scambiatore più piccolo.


Congeiando l'impianto a questa maniera rischi comunque di avere molto spesso il camino in surriscaldamento e quindi con richiamo di acqua fredda per abbassare la temperatura. Forse per un sistema del genere sarebbe più interessante aggiungere un ulteriore scambiatore con accumulo di acqua in modo da non sprecare il surprluss prodotto.

Ciao Max

Per determinare lo scambiatore di calore va vista la potenza del termocamino,esempio di termocamino da 27kw io opterei uno scambiatore da 30kw o anche qualcosa di piu,il numero delle piastre è subordinato alle dimensioni ,normalmente vengono forniti optional quelli in acciaio inox brasati,piu piccoli nelle dimensioni,personalmente preferisco quelli a piastre smontabili che all'occorrenza posso anche aggiungere qualche piastra in modo che aiuti il camino a smaltire il surplus gia citato .
In questo caso è molto interessante una caldaia con bollitore solare a stratificazione con recupero di calore sul riscaldamento,in realta il camino riscalda tutto il bollitore il quale pilotato dalla caldaia estrae calore dal bollitore e lo rimanda all'impianto di riscaldamento senza accendere la fiamma

Grazie di tutto allora i dati del termo camino sono:
Potenza diretta al fluido vettore(acqua) = 18.4 Kw metre Kcal/h=15.800
Potenza termica= 34.6 Kw
Potenza globale = 27.3 Kw
Quindi devo considerare la Potenza diretta al fluido vettore e cioè 18.4 Kw qundi sapendo che la temperatura deve essere di 35 gradi l'impianto è di 120mq quale scabiatore utilizzare? uno a 40 piastre? mi date + info grazie?

Lo scambiatore di calore va montato in base alla potenza del termocamino,nel tuo caso è consigliabile montare uno scambiatore da minimo 30 kw ,esso serve per smaltire tutto il calore prodotto evitando di mandarlo in ebollizione,il mio consiglio è di metterne uno ancora piu grande magari anche da 40kw questo perche?perche nel caso tu mi carichi il camino con carbone o legno di pioppo (fortunatamente brucia velocemente)sviluppa ancora piu kw ,non avendo un controllo della fiamma andiamo a lavorare sullo scambiatore di calore per smaltire il calore in eccesso.
Partiamo dal presupposto che non puoi lavorare con il camino a 35° dopo 2 giorni il camino è intasato dal catrame prodotto dalla combustione del legno,per tenerlo pulito e farlo rendere bene andra fatto lavorare oltre i 60° diciamo circa 70° ,qui intervengono valvole miscelatrici che misurando la temperatura di ritorno dell'impianto aggiunge quel poco che basta per riportare la temperatura in mandata a 35° per un consumo massimo del tuo impianto di circa 12kw ,i kw prodotti in piu dal termocamino vengono fatti girare da esso allo scambiatore ,cosi facendo avremo delle temperature piu costati e un minor ammattimento per la valvola miscelatrice,qui deve intervenire l'uomo che deve regolare la quantità giusta di legno per fare il mantenimento,tutto questo poi avra un comando che quando ti addormenti e il fuoco finisce spenge il circuito sullo scambiatore di calore e parte la caldaia ,qui ci vuole un bravo termotecnico che collabori bene con l'installatore il quale collabori bene con il centro assistenza caldaia e camino ,andra istuito bene anche l'elettricista per fare tutte le linee di comandi e consensi vari,correggetemi se sbaglio,non so se quello da 40 piastre è gisusto non sono quelle che fanno fede ma i kw che riesce a scambiare

Se devi collegare l'impianto del termo camino all'impianto di riscaldamento a pavimento già collegato a caldaia a condensazione devi in pratica sdoppiare l'impianto.. ovvero fare in modo di poter scegliere se far funzionare l'impianto con il sistema generazione caldaia, piuttosto che con il sistema di generazione termo camino. Questo poiché non devi comunque superare il limite delle 30.000 Kcal per non dover presentare apposito progetto antincendio presso i vigili del fuoco.

E' inesatto.
Perché non si superi il limite delle 30000 kCal, oltre il quale si passa da "impianto termico a "centrale termica" è sufficiente che ci sia separazione fisica fra i due liquidi termovettori dei due generatori:
http://web.tiscali.it/risparmio_energet ... aldaie.jpg
Uno scambiatore a piastre realizza questa separazione in modo egregio.

nabucodor come ti è stato detto in tutte le salse uno scambiatore non si dimensiona in funzione del numero di piastre, ma della sua potenza di scambio.
Uno scambiatore con 40 piastre cm. 20x20x50 potrebbe scambiare la metà della potenza di uno scambiatore 30x30x60 sempre da 40, i depliant me lo confermano.
Il vantaggio dello scambiatore a piastre in un circuito a pannelli radianti a pavimento è che tu puoi avere da un lato acqua calda prodotta dal termocamino alla temperatura di 65°C, considerata ottimale ai fini del rendimento e anticondensa, e dall'altra acqua che viene riscaldata a 35° per i pannelli radianti.
Si deve ragionare infatti in termini di energia termica ceduta dal fluido più caldo, quello del termocamino a quello più freddo, quello dei pannelli radianti.
In condizioni di equilibrio la quantità di calore ceduta dal termocamino sarà uguale a quella assorbita dal sistema di diffusione a pannelli radianti.
Si deve lavorare quindi sulle portate e sugli organi di regolazione relativi, con un'accurata progettazione.
Da come hai impostato il problema credo che potresti andare incontro a seri problemi.
Devi rivolgerti ad un termotecnico ed anche bravo.