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2010-10-18 13:45:23

Ventilazione e aerazione cucina


Palom0
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17 Novembre 2007 ore 11:57 9
Ciao a tutti!

Nella mia nuova casa ho optato per una cucina in muratura con piano cottura, forno e cappa collegata direttamente ad un foro (diametro 120 mm) nella parete esterna mediante un tubo dedicato.

Ho letto la UNI 10738, ma non sono riuscito a capire se devo fare altri fori per areare il locale (volume > 20 m3 e dotato di una porta verso l'esterno).

Qualcuno sa darmi indicazioni in merito?

Grazie 1000
  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 17 Novembre 2007, alle ore 13:29
    Il foro di ingresso (parte bassa della parete) consente l'ingresso di aria pulita e ossigenata.
    La dimensione dell'apertura deve essere di 100 cm² in presenza di fornelli a gas con dispositivo di sicurezza contro lo spegnimento accidentale e 200 cm² in presenza di apparecchi che ne siano sprovvisti.
    Il foro di espulsione dei fumi (cappa aspirante) si consiglia almeno 120 mm di diametro.

    Il riferimento è la UNI 10738 relativa al DPR 218/98 relativo agli impianti gas costruiti prima del 13/03/1990, eccone una parte:

    ventilazione
    : Afflusso dell?aria necessaria alla combustione.
    aerazione
    : Ricambio dell?aria necessaria sia per lo smaltimento dei prodotti della combustione,
    sia per evitare miscele con un tenore pericoloso di gas non combusti.

    VERIFICA DELLA VENTILAZIONE
    1
    Nei locali in cui sono installati degli apparecchi a gas di cottura e/o a circuito di combustione aperto (tipo A o B) (per la classificazione degli apparecchi vedere appendice A) è necessario che siano presenti una o più aperture di ventilazione permanenti verso l?esterno con i seguenti requisiti:
    a) avere complessivamente una sezione libera di 5,16 cmq per ogni kW (6 cmq per ogni 1 000 kcal/h) di portata termica del/degli apparecchio/i, con minimo di 100 cm q;
    b) quando praticate nelle pareti devono essere protette con griglia, reti metalliche, ecc. che non riducano la sezione netta richiesta;
    c) essere praticate preferibilmente nella parte bassa della parete esterna o delle portefinestre. Qualora siano realizzate nella parte alta delle pareti o degli infissi (finestre, porte, cassonetti di serrande avvolgibili o simili), le sezioni libere devono essere maggiorate del 50%, cioè 7,74 cmq per ogni kW (9 cmq per ogni 1 000 kcal/h) con un minimo di 150 cmq, secondo le indicazioni riportate nel prospetto C.2. In presenza di portate termiche complessive maggiori di 35 kW (30 000 kcal/h), la superficie di ventilazione deve essere comunque non minore del valore ottenuto con la seguente relazione:
    5,16 cmq per ogni kW (6 cmq per ogni 1 000 kcal/h)
    d) la sezione necessaria alla ventilazione può essere costituita anche da una fessura tra
    una porta che dia verso l?esterno ed il pavimento, purché si abbia la superficie prevista
    in c) per la posizione bassa.
    1.1
    I locali contenenti solo apparecchi di cottura dotati di dispositivi di controllo di fiamma e con portata termica non superiore a 11,6 kW (10 000 kcal/h), si considerano idonei dal punto di vista della ventilazione se hanno volume uguale o maggiore di 20 m (superficie in pianta circa 7 m ) e dispongono di finestre o portefinestre prospicienti l?esterno apribili (per l?aerazione vedere successivamente).
    Ai fini del calcolo del volume del locale di installazione può essere considerato anche il locale contiguo e comunicante senza interposizione di porte, purché detto locale rispetti i seguenti requisiti:
    - non sia adibito a camera da letto;
    - non vi siano installati altri apparecchi a gas;
    - non sia un ambiente con pericolo di incendio (per esempio autorimessa, magazzino di materiali combustibili, ecc.).
    I locali contenenti apparecchi di cottura privi di dispositivi di controllo di fiamma sul piano di lavoro, o con volume minore di 20 m, devono essere ventilati a mezzo di apposite aperture verso l?esterno aventi superficie minima pari a 100 cm, indipendentemente dalla presenza di finestre o portefinestre.

    Nel caso non sia possibile effettuare la ventilazione diretta del locale come sopra descritto, si può realizzare la ventilazione indiretta con gli stessi requisiti di cui sopra, da un locale adiacente, purché tale locale non sia una camera da letto, o un locale con pericolo di incendio (per esempio autorimessa), non sia in depressione rispetto al locale da ventilare (per esempio per presenza di altri apparecchi di combustione con circuito di combustione aperto, elettroventilatori o simili) e sia collegato al locale da ventilare da aperture aventi le medesime dimensioni di quelle sopra descritte, praticabili anche nella porta di passaggio da un locale all?altro.

    4
    Per la verifica della corretta ventilazione si devono prima rilevare il tipo e i dati di targa (portata termica) degli apparecchi (di cottura e/o a circuito di combustione aperto) presenti nel locale, in modo da poter calcolare le aperture di ventilazione necessarie.

    VERIFICA DELL?AERAZIONE DEI LOCALI
    1
    Nei locali dove sono installati apparecchi di tipo A o di cottura, non dotati di condotti di scarico dei prodotti della combustione all?esterno, deve essere garantita una idonea aerazione sia per lo smaltimento dei prodotti della combustione, sia per evitare l?eventuale formazione di miscele con tenore pericoloso di gas non combusto.
    2
    Nei locali in cui sono installati apparecchi di tipo A, oltre all?apertura di ventilazione di cui in 4.1, deve essere presente anche un?altra apertura per l?aerazione, ubicata nella parte alta del locale ed avente una superficie minima netta non minore di 100 cm
    2
    .
    3
    Nei locali in cui sono installati solo apparecchi di cottura privi della cappa per lo scarico dei prodotti della combustione (vedere 6.1), l?aerazione del locale si ritiene soddisfatta in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:
    3.1
    un elettroventilatore (estrattore) applicato alla parete esterna o alla finestra, oppure collegato ad un apposito condotto di scarico verso l?esterno, da mettere in funzione durante tutto il tempo di funzionamento dell?apparecchio di cottura.
    In questo caso devono essere rispettate le seguenti condizioni:
    - il ventilatore non può tassativamente essere collegato a canne fumarie destinate allo scarico di apparecchi diversi da quelli di cottura, quali caldaie, scaldabagni e stufe anche se installati su altri piani;
    - nel locale non vi deve essere alcun condotto di scarico funzionante o fuori servizio, a meno che non sia tappato o sigillato;
    - l?elettroventilatore deve avere una portata di aria di almeno 2 mc/h ogni 1 000 kcal/h di portata termica installata:
    oppure mediante:
    3.2
    un apposito foro, verso l?esterno, nella parte alta della parete o dell?infisso con una superficie netta non minore di 100 cm.
    . Tale foro non concorre al calcolo della superficie di ventilazione precedentemente prevista
    Tuttavia l?apertura di ventilazione di cui in 4.1, può essere coincidente con quella di aerazione sopra descritta (con esclusione degli impianti alimentati a GPL), in tale caso l?apertura unica deve risultare ubicata necessariamente nella parte alta del locale ed avere una superficie netta non minore di 250 cm .

    La legge di riferimento per il controllo è la 46790:
    Una specifica legge tutela infatti la corretta areazione in cucina, la legge 46/90, che ha introdotto in Italia una serie di misure preventive a tutela della sicurezza negli ambienti ove siano installati apparecchi di cottura o impianti di riscaldamento alimentati a gas.
    Per la cucina la norma prevede che, laddove si utilizzino piani di cottura o impianti di riscaldamento alimentati a gas, sia garantita la corretta aerazione della stanza:
    Immissione di aria pulita: occorre praticare, nella parte bassa della parete che comunica con l?esterno, un foro di ingresso avente lo scopo di far affluire aria ricca di ossigeno, indispensabile per la corretta combustione del gas;
    Uscita dell?aria viziata: si può praticare un foro nella parte alta della parete che si affaccia all?esterno o servirsi di una canna fumaria dedicata esclusivamente a tale uso. In questi casi l?uscita dell?aria è libera.
    L'istallazione di una cappa aspirante, ovvero collegata con una tubazione al foro di uscita (uscita forzata), viene garantito un ricambio periodico e costante dell?aria e quindi la corretta aerazione della stanza.
    Un'ultima regola in conformita dei dettami di sicurezza della Legge 46/90: l?installazione o la modifica di impianti a gas deve sempre essere realizzata da tecnici qualificati, iscritti all?Albo degli Artigiani e delle Camere di Commercio e da parte loro è obbligatoria la ?Dichiarazione di conformità dell?impianto? alla legge suddetta.

    Qui trovi la 46/90:

    http://www.condomini.altervista.org/Legge4690.htm

  • palom0
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 17 Novembre 2007, alle ore 13:46
    Grazie per la celere risposta!

    Quindi, se ho capito bene, mi basta realizzare un solo ulteriore altro foro nella parte bassa della parete con sezione (nel mio caso) 100 cm2. Giusto?

    Dato che la parte bassa della cucina è tutta coperta dai mobili, posso praticarlo in alto (come indicato al punto 5.3.2 della 10738) e farlo con una sezione di 250 cm2?

    Mi sovviene un dubbio ... dato che l'edificio è stato costruito nel 2005, faccio bene a rifarmi solo alla 10738? In rete leggo che è applicabile la UNI 7129/01. Le due norme sono "compatibili"?

    Ciao

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 17 Novembre 2007, alle ore 15:28
    Ogni locale che ospita un apparecchio termico a gas deve essere dotato di un?apertura di ventilazione, vicina al pavimento.

    Tale apertura deve essere:

    1. collegata con l?ambiente esterno all?edificio;

    2. non chiudibile;

    3. di perlomeno 100 centimetri quadrati di grandezza e comunque di almeno 6 centimetri quadrati per ogni kilowatt di portata termica degli apparecchi ospitati;

    4. protetta da una griglia o una rete metallica. Nel calcolo delle sue dimensioni va tenuto conto dell?ingombro alla ventilazione di tale griglia o rete;

    5. vicina al pavimento o, se lontana, di proporzioni maggiori del 50%.

    Se è impossibile praticarla in cucina (dove in genere sono ospitati gli apparecchi termici), un apertura con le stesse caratteristiche può essere ricavata anche in un locale adiacente (purché non si tratti di una camera da letto o di uno spazio condominiale). In tal caso occorrerà maggiorare la fessura tra porta e pavimento dell?infisso che separa i due locali: l?ampiezza della fessura deve essere perlomeno uguale a quella prevista per l?apertura.

  • palom0
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 18 Novembre 2007, alle ore 09:29
    Ok ... quindi posso praticare in alto (lontano dal pavimento) un'apertura di sezione netta pari almeno a 100*1,5 = 150 cm2.

    Questa informazione era presente nella 10738, pertanto rimane solo il dubbio della congruenza tra la UNI 10738 e la UNI 7129/01 che purtroppo non posso verificare dato che non è facile reperire quest'ultima.

    Potresti confermarmi che anche la 7129/01 consente di praticare il foro di ingresso lontano dal pavimento a patto di maggiorarlo del 150%? Ho questo forte dubbio perché in rete ho trovato una bozza di modifiche alla 7129/01 in cui si obbliga ad avere due fori distinti:
    - uno a non più di 50 cm dal pavimento;
    - l'altro ad almeno 180 cm dal pavimento.
    Se ciò fosse già indicato nella 7129/01 in vigore, dovrei obbligatoriamente praticare il foro nella parte bassa della parete.

    Grazie

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 18 Novembre 2007, alle ore 10:56
    Visto che nonostante i riferimenti che ti sono stati dati, vuoi trovare la soluzione più congegnale alla situazione logistica della tua cucina, ti consiglio di appoggiarti al tecnico che dovrà poi rilasciarti il certificato di conformità sui lavori in oggetto, solo lui potrà verificare "in loco" e indicarti la soluzione migliore.

    Accertati che sia iscritto all'apposito registro presso la Camera di commercio.

  • palom0
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 19 Novembre 2007, alle ore 11:48
    Ti ringrazio davvero tanto per le informazioni.

    Vorrei precisare, però, che non si tratta di trovare la soluzione più congeniale alla situazione logistica della mia cucina. Le mie domande sono volte a chiarire dei dubbi che ho in quanto gli unici riferimenti normativi forniti non sono applicabili ad uno stabile costruito nel 2005 (o mi sbaglio?).

    In sostanza mi interessava sapere se in generale, quindi non solo nella mia cucina, anche la UNI 7129/01 (chè la norma applicabile agli impianti 'recenti' come il mio) consente di impiegare un unico foro sia per la ventilazione che per l'aerazione praticandolo nella parte superiore della parete così come lo consente la 10738 (ovviamente con le opportune maggiorazioni).

    Non penso che la risposta a questa domanda sia utile solo a me, dato che leggo che ci sono tantissime persone con il mio stesso problema e che sono confuse dalla elevata quantità di norme afferenti e dalla miriade di aggiornamenti.

    Se poi la mia richiesta è tuttavia classificata come finalizzata a risolvere problemi personali o comunque specifici della mia abitazione, ti chiedo sinceramente scusa!

    Ciao

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 19 Novembre 2007, alle ore 17:57
    Tu solo puoi decidere quale iniziativa prendere, ti abbiamo fornito tutti i riferimenti possibili, le norme, le indicazioni.

    La supervisione di un tecnico sul luogo, è sempre auspicabile, potrebbero sussistere impedimenti che solo l'occhio professionale del tecnico può risolvere.

  • sauronix
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 12 Ottobre 2010, alle ore 13:55
    Buongiorno,

    Ho letto il post e da quanto ho capito nel mio caso (cucinino 4 fuochi con sistema di sicurezza) dovrei praticare un foro di 100cm2.

    dato che lo vorrei praticare nella parte alta della stanza (cassonetto per taparelle scorrevoli) deve essere di 150cm2. Confermate ? Queste informazioni le ho ricavate dai primi post di questo thread.



    Correggetemi se ho sbagliato. Ho colto la palla al balzo ed ho inserito la mia domanda al fine di arricchire questo post e non creare inutilmente uno nuovo.


    Molte Grazie

  • sauronix
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Ottobre 2010, alle ore 13:45
    Scusate sollevo di nuovo la questione :

    Buongiorno,

    Ho letto il post e da quanto ho capito nel mio caso (cucinino 4 fuochi con sistema di sicurezza) dovrei praticare un foro di 100cm2 o 150cm2 se lo inserisco nella parte alta. La domanda è:

    se lo inserisco nel cassonetto per taparelle scorrevoli va già bene o devo anche praticare un'ulteriore foro interno al cassonetto che si apra verso l'esterno dell'edificio ?

    Molte Grazie

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