Vendita prima casa acquistata con iva agevolata

Infatti ne abbiamo parlato talmente tante volte ..... basta usare il tasto "cerca" in alto alla pagina!

Nel tuo caso basta leggere la circolare dell'Agenzia delle Entrate, c'è scritto tutto e è un documento "certo":

http://www.condomini.altervista.org/PrimaCasa.htm

Si legge....Il credito d'imposta attribuito dalla legge n. 448 del 1998 ha carattere personale e spetta ai contribuenti che provvedono ad acquisire un'altra casa di abitazione non di lusso "a qualsiasi titolo", entro un anno dalla vendita dell'immobile per il quale si è fruito del regime di favore, sia ai fini dell'imposta di registro che ai fini dell'iva.

per UN'ALTRA CASA DI ABITAZIONE si intende un immobile dove io pongo la residenza? se fosse cosi', allora non potrei usufruire del credito di imposta per l'acquisto di una nuda proprieta', giusto? E dovrei comunque pagare la differenza di iva piu' le tasse?????

Non trovo invece riferimenti sulla plusvalenza, mi sapete dare indicazioni inmerito?

Come hai potute leggere per beneficiare nuovamente dell'IVA agevolata e godere dell'abbattimento delle imposte gia pagate dovrai acquistare nuovamente la tua prima casa.

L'Agenzia delle entrate ha ribadito che non è più necessario adibire la casa a propria residenza, potresti anche affittarla.
Se avessi letto la circolare che ti ho indicato, avresti trovato:

Si ricordi che, attualmente, ai fini dell'agevolazione in esame, non è più previsto l'obbligo di adibire l'immobile ad abitazione principale o di dichiarare la volontà, da parte del contribuente, di provvedere a tale destinazione; come rilevato in altra circostanza, (si veda Circolare 69/E del 14 agosto 2002) tale obbligo, che costituiva requisito necessario ai sensi della precedente disciplina, non è stato più riproposto dalla normativa attuale.

Nel tuo caso quindi, anche acquistando la "nuda proprietà" potrai godere delle stesse agevolazioni.

(bisogna leggere le circolari che indico)

Qualora si voglia rivendere la "prima casa" acquistata da non più di 5 anni, la vendita è considerata fiscalmente un?operazione di speculazione e come tale la plusvalenza eventualmente realizzata deve essere indicata in dichiarazione dei redditi e conseguentemente tassata (pesantemente). La plusvalenza di cui si parla è data dalla differenza tra il corrispettivo percepito dalla vendita ed il prezzo pagato a suo tempo per l?acquisto. Si può evitare la tassazione della plusvalenza solo quando si verificano le seguenti circostanze:
L?immobile è stato ricevuto per donazione
L?immobile è ricevuto in eredità
L?immobile ha rappresentato per la maggior parte del tempo (intercorso dall?acquisto alla vendita) l?abitazione principale del proprietario o dei suoi familiari

Quest'ultimo è il tuo caso, quindi per te nessuna plusvalenza.

Non so cosa pensare...sulla stessa circolare che lei mi indica c'e' scritto:

Il comma 4 della nota II bis del Testo Unico Registro dispone, tra l'altro, che qualora entro un quinquennio la casa di abitazione acquistata con le agevolazioni de qua sia rivenduta, l'acquirente decade dal regime di favore nel caso in cui entro un anno dall'alienazione non acquisti un altro immobile da adibire a propria abitazione principale. Infatti, il comma 4 della nota II-bis all'articolo 1 della tariffa sul punto è tassativo in quanto prevede che: "... le predette disposizioni (di decadenza dall'agevolazione) non si applicano nel caso in cui il contribuente, entro un anno dall'alienazione dell'immobile acquistato con i benefici di cui al presente articolo, proceda all'acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale".

È chiarissimo e non si presta a nessuna "interpretazione" personale.