Sono entrato in conflitto con dei vicini che accampano un diritto di passaggio pedonale su un terreno di mia proprietà adducendo il fatto che avendone usufruito per più di 20 anni, il diritto è stato da loro usucapito.
I 20 anni in effetti sono passati (18 da quando sono diventato proprietario del fondo, gli altri prima), ma in tutto questo tempo nessuno ha mai fatto azione di usucapione.
A dicembre del 2006 ho acquistato un terreno confinante e ora (dopo aver ottenuto il permesso di recinzione con una DIA rilasciatami dal comune) ho chiuso il passaggio per poter unire le due proprietà.
Come primo atto i vicini mi hanno inviato una raccomandata con A.R. che ho respinto.
Ora mi è stata presentata (come mi aspettavo) una raccomandata inviata da uno Studio Legale.
Posso respingere anche questa, o è meglio accettarla e rispondere in merito a ciò che mi verrà richiesto?
Sarebbe mia intenzione resistere obbligando gli interessati ad rivolgersi al tribunale per ottenere l'usucapione, puntando sul fatto che il giudice dovrebbe valutare che il passaggio non è indispensabile (hanno già un passaggio, questo carrabile, alla via pubblica) e la chiusura del passaggio in oggetto li obbligherebbe ad allungare la strada di 20 mt per arrivare al punto dove sboccava la scorciatoia.
Prima di arrivare a tutto questo ho fatto approfondite ricerche all'Archivio di Stato, Ufficio del registro, Registro Notarile ecc., per appurare se in qualche atto risultasse la servitù, ma sorpresa, ho trovato un atto che prevede una servitù a loro carico in mio favore perché trenta anni fa una parte della mia proprietà non aveva accesso alla pubblica via, pertanto è stabilito che io (o l'allora proprietario) ho il diritto di passare attraverso il loro cortile per recarmi sulla pubblica via, cosa che ho fatto un paio di volte in questi 18 anni, ma inconsapevolmente, non sapendo di averne diritto (anche perché ora l'accesso alla pubblica via c'è).
Cercare un accordo è impossibile, per loro è un diritto incancellabile, e io non ho proprio intenzione di proporre una transazione economica.
Visto che il passaggio non è indispensabile (serve solo per andare al mercato o a comprare il gelato al bar della piazza ) e creerebbe un consistente danno al valore della proprietà, quante probabilità ho che l'usucapione venga o non venga concessa?
Il Giudice ha potere di decidere se concederla o no in base alla sua utilità o necessità?
Faccio bene a resistere respingendo anche questa raccomandata e obbligarli a intentare una causa?
Grazie a chi vorrà illuminarmi
Saluti.
Luigi