Buongiorno a tutti.
Abito in un vecchio edificio in cui i solai sono sostenuti da travi di legno, sulle quali il pavimento è realizzato con tavolati (e sui quali, per inciso, nel tempo sono stati realizzati dei massetti cementizi).
In seguito a lavori di ristrutturazione del mio bagno si è scoperto che sopra il controsoffitto che è stato tolto una delle travi in legno di cui sopra è da sostituire (marcia).
Il mio amministratore afferma che in base all'art. 1125 cc, tali travi (pur portanti) sono parte integrante dei solai e che quindi la spesa di ripristino spetta (salvo diverso accordo tra i due) ai due comproprietari del solaio. Quindi in prima battuta a me ed al mio vicino del piano di sopra in parti uguali.
Orbene, siccome devo finire i lavori al più presto, io mi sono fatto fare in tutta urgenza un preventivo dalla ditta che già sta facendo i lavori in bagno, che per un 2100 euro mi sostituirebbe in due giorni la trave incriminata di 6 metri(!) con una putrella in IPE.
Il vicino del piano di sopra però dice che non intende condividere la spesa, perché l'intervento è un lavoro che voglio fare io (anche se gli ho fatto presente che se non lo faccio potrebbe cascarmi in testa!)
Insomma, non vuole accettare il preventivo al 50% né io posso aspettare di convincerlo (né vedo come potrei fargli cambiare idea).
In pratica mi vedrei costretto a far fare la sostituzione e pagarli di tasca mia.
Mi chiedevo se pur agendo così "autonomamente" per chiudere al più presto 'sti lavori ho qualche possibilità di citare poi il vicino in giudizio per recuperare il 50% che lui non vuole mettere. O il mio comportamento (forzato!! ) comprometterà questa possibilità?
Grazie per le vostre risposte.
Ciao a tutti!
Uto.