Un mio cliente, titolare di un esercizio commerciale, mi ha chiesto di occuparmi della realizzazione di una struttura simile ad una serra, semplicemente appoggiata al suolo, da adibire a locale riparato dalle intemperie durante lo scarico delle merci. Innanzitutto espongo il contesto:
proprietà costituita da immobile di 2 piani + deposito così composti:
piano terra: 400mq di esercizio commerciale
primo piano: 400mq di appartamento privato
deposito interrato: 400mq per la merce
inoltre è presente poco distante un terreno agricolo di sua proprietà di circa 1000mq di cui circa 200mq adibiti a parcheggio ed oggetto del lavoro di cui sopra.
Il progetto che ho fatto realizzare su carta da un'impresa, per avere idea di preventivo, è il seguente:
struttura completamente smontabile in ferro zincato di forma rettangolare di LUNGHEZZA 19,8m + LARGHEZZA 9m + ALTEZZA MAX CAPRIATA 4m + ALTEZZA MINIMA CAPRIATA 2,50m + piedi di calcestruzzo prefabbricati di 1m x 0,40m x 0,20m da posizionarsi nell'attuale spazio adibito a parcheggio (200mq) e semplicemente appoggiato al suolo, con teloni di copertura in pvc, senza alcun intervento sul suolo e senza alcun intralcio e/o occupazione di suolo pubblico (è tutto privato).
Una problematica da considerare è la seguente: il terreno in questione non è edificabile, è un terreno agricolo ed in più si trova all'interno di un parco nazionale. Ho letto il regolamento edilizio del comune di riferimento e a quanto ho capito non ci sono indicazioni a riguardo di strutture smontabili, gazebi, pergolati, ecc. anche se rimanda, per i terreni agricoli, al p.r.g. di cui non sono riuscito ancora ad avere copia.
Sono certo che in generale le licenze e le incentivazioni per interventi sui terreni agricoli (ma parliamo di interventi e non strutture appoggiate al suolo) sono esclusivamente destinate ad attività agricole. Inoltre, per contro, nel regolamento edilizio si fa cenno alla realizzazione di aree parcheggio interrate di uso pertinenziale, per privati ed attività produttive, anche in deroga al p.r.g. di cui sopra.
Quello che vi chiedo è:
1) E' obbligatoria l'autorizzazione/concessione (anche in deroga) per poggiare al suolo una struttura del genere?
2) Se è obbligatoria, occorre richiedere un'autorizzazione o una concessione edilizia?
3) Secondo voi, in casi come questo, dove ci sono sicuramente delle limitazioni date dalla presenza del parco nazionale, è possibile richiedere l'installazione come area pertinenziale all'attività lavorativa, tipo deposito attrezzi o cose simili?
4) E' possibile richiedere un parere scritto in merito all'ufficio tecnico comunale? In questo senso, muovendosi per le vie formali e non verbali (di cui non mi fido anche per altre esperienze), di solito come si procede?
5) Dall'autorizzazione/concessione, occorre cmq attendere la risposta o bastano come parere positivo i 30gg di rito? Alla ricezione della risposta e/o allo scadere dei 30gg, occorre poi procedere alla DIA?
Grazie anticipatamente