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2007-04-25 08:32:02

Situazione un po' complicata


Anonymous
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23 Aprile 2007 ore 18:29 13
Buona sera a tutti.
Vorrei sottoporre agli esperti del forum la seguente questione.
I miei genitori hanno da poco firmato il contratto preliminare di vendita per l'acquisto di un appartamento all'interno di un condominio.
Non essendo "persone scafate" hanno compiuto la stipula senza sincerarsi se gli impianti erano a norma; a seguito di visita (successiva alla stipula, al versamento di caparra confirmatoria e di pagamento dell'agenzia immobiliare) di una ditta di ristrutturazione, è venuto fuori che l'impianto elettrico non era a norma, che le tubature del bagno risalivano a tempi antichi e che la cassetta del contatore del gas metano (in cucina e non per riscaldamento) ha uno sportellino in legno e non ha nessuna presa d'aria verso l'esterno. E' da considerare che, prima delle firme e dei pagamenti di cui sopra, i miei avevano chiesto se tutti gli impianti erano a norma e i proprietari avevano risposto positivamente.
La domanda quindi è la seguente: qual'è la documentazione (riguardante impianto elettrico,idraulico, del riscaldamento CENTRALIZZATO e dell'impianto del gas) che i miei genitori possono legittimamente pretendere dal venditore prima di proseguire con l'acquisto?
I vecchi proprietari erano per caso tenuti in qualche modo a rinnovare con materiali "a norma" gli eventuali impianti "antichi"?
Anche se poco elegante, è legittimo e possibile richiedere una diminuzione di quanto pattuito sul preliminare al fine di ammortizzare eventuali spese di messa a norma?
Inoltre, vi è una differenza sensibile (ca. 10 mq) tra la superficie reale della casa (misurata sempre DOPO la stipula e i versamenti di cui sopra) e quanto misurato su cartina fornita dall'agenzia: che margini di azione ci sono in questo senso?
Ringrazio in anticipo.
  • condominiale
    0
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    Lunedì 23 Aprile 2007, alle ore 19:22
    Hai a disposizione tutti i mezzi compresi quelli giudiziari per far valere il diritto di ricevere il bene come descritto nel contratto di compravendita.

    Potrai chiedere una riduzione del prezzo per gli impianti non a norma.

    Potrai addirittura invalidare il contratto a causa della mancata corrispondenza del bene (superficie) in base a quanto dichiarato.

    A causa della vostra "superficialità" e la poca attenzione nel leggere e stipulare contratti, ora dovrete sopportare un contenzioso non facile da sbrigare.
    Pagare prima di vedere e controllare porta sempre a queste conseguenze.

    Anche l'agenzia può essere coinvolta in tutto questo.

    Vale la pena di ricordare che simili irregolarità possono portare all'annullamento del contratto per giusta causa con il rimborso dei danni subiti.

  • anonymous
    0
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    Lunedì 23 Aprile 2007, alle ore 20:18
    Innazi tutto,grazie per la celerità.
    La Sua risposta mi conforta,ma solo fino ad un certo punto, perché le osservazioni che ho fatto in questo forum le ho fatte anche all'agenzia con cui erano in accordo i proprietari e mi è stato risposto che non occorre alcuna certificazione, l'appartamento si acquista come sta e giace, poi tutti gli impianti, se richiedono interventi per aumentare lo standard di sicurezza, li deve far eseguire il nuovo proprietario, questo per l'impianto elettrico e l'impianto del gas di città. I vecchi proprietari, come tutti coloro che in Italia vendono la propria casa, non sono tenuti a fare alcunchè, se non quello di mostrare la casa come sta e giace: è stato detto che se di proprio gradimento uno la compra, altrimenti ne compra un'altra. Hannp inoltre rilevato che è ininfluente anche la superficie rilevata, sembra proprio che si voglia a tutti i costi trovare il pelo nell'uovo ed è come se, dopo il compromesso, ci fosse stato un ripensamento.
    Al di là della superficie misurata diversa da quella in piantina, la questione del "come sta e giace", è vera?
    La pretesa dei miei non è nulla di così anomalo: semplicemente, visto che i vecchi proprietari hanno detto che "tutto è a norma", suppongo sia lecito avere una garanzia formale (cioè un pezzo di carta) che confermi quanto detto a parole. E se "tutto " non "è a norma" come dichiarato, che venga messo in questa condizione.
    Sul fatto che abbiano agito da sprovveduti, purtroppo, non c'è nulla da obiettare,ma ciò non impedisce che si possano far valere comunque dei diritti.

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 23 Aprile 2007, alle ore 20:48
    Cero che puoi tentare di farli valere! Basta un avvocato espero in queste problematiche.

    Dipende da quale iniziativa vuoi intraprendere.

    Vuoi recedere dal contratto?

    Vuoi che facciano i lavori loro?

    Vuoi che ti "allarghino" l'appartamento?

    Non ci hai detto cosa hai firmato. Non ci hai parlato di clausole sottoscritte nel preliminare.
    Non ci hai detto se l'agenzia ti appoggia o se ti è contro.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 23 Aprile 2007, alle ore 23:07
    A- Nell'ordine, sono state firmate:

    1)La proposta d'acquisto
    2) Il contratto preliminare di vendita.

    B- Il contratto preliminare di vendita è così composto:

    "L'anno 2007 il giorno 28 del mese di febbraio in Genova tra i sottoscritti Venditore (seguono gli estremi) e Compratore (i miei, in buona sostanza)

    si conviene e stipula quanto segue

    Articolo 1

    Venditore promette di vendere a Compratore che si impegna ed obbliga ad acquistare, per sè e/o persona fisica da nominare fino alla data fissata per la stipula del rogito notarile, la sottodescritta unità immobiliare:
    sita in Genova (segue la descrizione che ometto per brevità).
    L'immobile è censito al NCEU di Genova (seguono gli indirizzi, i mappali, gli interni,la rendita catastale ecc. che ometto). Con espressa riserva di indicare più precisi confini e dati catastali dell'immobile alla stipula dell'atto notarile.

    Art.2

    Venditore dichiara che quanto promesso in vendita non ha caratteristiche di lusso ai sensi del DM 2/8/1969, e sarà al momento convenuto per il rogito, libero da vincoli od affini, iscrizioni, trascrizioni di pregiudizio, dirittti di terzi a qualunque titolo, debiti, privilegi erariali per imposte indirette.
    L'unità in oggetto sarà trasferita nello stato di fatto e di diritto in cui si trova ora, libero da persone e/o cose, come vista e gradita dal Compratore, con tutte le servitù attive e passive, apparenti e non apparenti, quota di comproprietà delle parti comuni dell'edificio, così come perventua al Venditore in forza dei titoli di proprietà e di possesso. Il venditore dichiara che l'immobile è in regola con le norme urbanistiche e che non sono state effettuate modifiche abusive che avrebbero richiesto il preventivo rilascio di licenza o concessione edilizia.

    Art.3
    Il venditore, in previsione degli adempimenti prescritti dalla legge per il definitivo, dichiara di aver compiutamente assolto gli oneri tributari relativamente a quanto promesso in vendita, e comunque di assumersi gli oneri tributari fino al perfezionamento della compravendita.

    Art. 4
    Gli effetti giuridici ed economici attivi e passivi dell'immobile, decorreranno al momento dell'atto notarile al Compratore, le spese di straordinaria amministrazione eventualmente deliberate fino alla data odierna (anche se riferite a lavori in tutto o in parte non ancora eseguiti sono a carico del Venditore, mentre quelle deliberate da oggi in poi sarannoa carico dell'Acquirente che dovrà ricevere idonea delega al fine di poter partecipare alle assemblee di condominio convocate.

    Art.5
    Il rogito sarà stipulato entro e non oltre il 31 maggio presso lo studio ecc.

    Art.6

    La vendita avverrà a corpo e non a misura, al prezzo che di comune accordo si stabilisce in ecc. che il compratore si impegna a pagare nei modi e nei termini seguenti (ometto le diverse tranche in cui hanno diviso i pagamenti)

    Art.7

    L'imposta di registro e le spese notarili e quant'altro dipendente dal trasferimento sono ad intero carico dell'acquirente, mentre la tassa fissa e l'imposta di bollo per la registrazione della presente scrittura sono a carico dei contraenti in parti uguali.
    Letto,approvato e sottoscritto. "

    Seguono lefirme di mio padre e del proprietario della casa.

    C- L'agenzia per ora sta cercando di far conciliare le parti (tenuto conto del fatto che le commissioni sono state pagato unicamente dai miei, ed in più in nero): domani infatti ci sarà un incontro tra i miei e i proprietari della casa nello studio dell'agenzia.

    Quello che volevo sapere, in vista proprio di quetso incontro, è appunto se, al di là di quanto firmato nel preliminare, i miei possono chiedere con certezza che le spese di messa a norma ai proprietari dell'appartamento e che probabilità di successo ci possono essere (naturalmente a spanne molto ampie) nel caso ci sia un rifiuto da parte dei venditori a soddisfare le nostre richieste e i miei vogliano quindi recedere dal contratto.
    Grazie 1000 di nuovo.

  • melvino
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Aprile 2007, alle ore 06:52
    Se nel compromesso non c'è scritto nulla riguardo gli impianti, non potete farci nulla. Stessa cosa per la metratura. La casa si vende a corpo e non a misura.

    Per la misurazione, potrebbe essere che la prima è stata fatta calcolando pure i muri, mentre la seconda calcolando solo la superficie calpestabile.

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Aprile 2007, alle ore 07:16
    Ecco perché ti ho chiesto di elencare le clausole del preliminare.

    Tu acquisti il bene "così come sta" e lo accetti in queste condizioni; opere di messa a norma saranno quindi a tuo carico.

    La stessa cosa vale per il tuo accenno alla superficie, ti è gia stato detto che stai acquistando a "corpo".

    I contratti preliminiari "standard" come quello che hai illustrato sopra sono redatti ad uso e consumo (favore) del venditore, non certo del compratore; sta all'attenzione dell'acquirente far modificare le clausole vessatorie e far inserire precisi riferimenti alle norme di sicurezza degli impianti.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Aprile 2007, alle ore 07:47
    Oggi quando andrò a parlare in agenzia coi venditori, tenterò di fare leva su quanto detto a voce prima della firma del preliminare. Incrocio le dita.
    Grazie a tutti per i consigli.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Aprile 2007, alle ore 09:09
    Le vendite a corpo non sono più consentite, ma solo per gli immobili in costruzione, o da costruire, a far data dal 21 luglio 2005. Negli altri casi, fanno fede gli accordi tra le parti...

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Aprile 2007, alle ore 09:50
    Le vendite a corpo non sono più consentite? Potresti (diamoci del tu,se sei d'accordo) darmi gli estremi di legge di quanto hai detto o perlomeno dove andare a cercare informazioni più dettagliate?
    Ai miei è stato sottoposto il preliminare così come l'ho scritto ieri sera,e i miei (ribadisco,molto superficialmente e ingenuamente) lo hanno preso per buono: il fatto che potessero eventualmente dire di no a tale clausola non li ha minimamente sfiorati (così come non li hanno minimamente sfiorati tantissime altre clausole che potevano modificare a loro vantaggio,ma è un altro discorso).

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Aprile 2007, alle ore 10:04
    Spulciando nel forum ho trovato un riferimento legislativo,che è il d.lgs. 122/2005 ma,anche ad una lettura rapidissima di questo decreto,non vedo come si possa applicare al mio caso (l'appartamento dei miei è in un palazzo degli anni '30 o giù di li).

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Aprile 2007, alle ore 11:42
    Ciao, nel tuo caso, il d.lgs. 122/2005 (che attua la L. 210/2004) non si applica, non trattandosi d'immobile 'su carta'. Nel Vs. caso le possibilità d'agire in giudizio sono legate all'istruttoria dell'eventuale causa, ossia alla possibilità di dimostrare testimonialmente le circostanze sottese alla formazione del consenso, tra cui quelle sulla conformità a norma degli impianti, oltre a quelle di cui la prova è documentale (divergenza piantine ecc.)

  • melvino
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 25 Aprile 2007, alle ore 08:15
    Com'è andata?

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 25 Aprile 2007, alle ore 08:32
    E' andata che la proprietaria della casa ha prodotto (il giorno prima dell'incontro, cioè il 23 aprile) una perizia tecnica in cui si dice che l'impianto elettrico è a norma con la 46/90:stavo cercando di capire se tale perizia è assimilabile alla dichiarazione di conformità dell'impianto.
    Ma mi sa di no.
    Per il resto mi sa che i miei si devono mettere l'anima in pace, perché ormai quel che è firmato è firmato.

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