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2007-07-30 14:44:16

Sicurezza nei cantieri e detrazione al 36%


Anonymous
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27 Luglio 2007 ore 13:12 16
Ciao a tutti. sto ristrutturando il mio appartamento e ho iniziato la procedura per la detrazione del 36%. Visto il tipo di lavori, non ho dovuto ne presentare una dia, ne inviare la comunicazione alla asl, ne mi sono fatto rilasciare dagli operai una dichiarazione sulla sicurezza nel cantiere (cantiere...cioe, stanno rifacendo 2 bagni...). coloro i quali mi stanno facendo i lavori sono tutti artigiani e ciascuno viene a titolo personale (cioe c'e' l'elettricista che fa la sua parte, il piastrellista,ecc, non c'e' un impresa che coordina, ci penso io). L'altro giorno è venuta l'asl a fare un controllo e l'elettricista non aveva installato il quadro da cantiere. Morale: multa a me!
Vabbe ci pu' stare... la cosa piu grave è che una delle cause di perdita del diritto alla detrazione è proprio il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza! la mia domanda è: la perdita del diritto alla detrazione riguarda solo la parte relativa all'elettricista (quello che non aveva rispettato le norme sulla sicurezza)? Grazie a chi risponderà (nel caso abbiate dei riferimenti normativi, ve ne sarei grato!)
  • lorenz
    0
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    Venerdì 27 Luglio 2007, alle ore 15:06
    Non riesco a capire.
    La detrazione del 36% è possibile solo per opere di manutenzione straordinaria (negli spazi privati) e per tali opere serve la dia.
    Viceversa se non hai fatto la dia se ne deduce che i tuoi lavori sono di manutenzione ordinaria e quindi non hai diritto alla detrazione del 36%.....

    Per il discorso di dotarsi di tutti lavoratori autonomi, la cosa è fattibile, e per la multa... purtroppo sono cose che possono capitare; infatti non capita quasi mai che si faccia l'impianto elettrico di cantiere per opere interne; ciò purtroppo se viene scoperto da un'ispettore pignolo può essere sanzionato..

    Prova a dare più info sui lavori che stai effettuando....

  • anonymous
    0
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    Venerdì 27 Luglio 2007, alle ore 15:33
    Sto rifacendo i bagni e ilk pavimento della cucina e a milano non serve la dia

  • lorenz
    0
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    Venerdì 27 Luglio 2007, alle ore 15:39
    Scusami...
    intendi anche il rifacimento dell'impianto idraulico?

    Se si... è richiesta anche a Milano... il dpr 380/01 è nazionale

    Se no... non hai diritto alla detrazione del 36% perché senza rifacimento impianti sei in manutenzione ordinaria

    Delle due, l'una...



    guarda qui
    http://www.softwareparadiso.it/studio/s ... inaria.htm

  • anonymous
    0
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    Venerdì 27 Luglio 2007, alle ore 15:59
    Sto rifacendo anche l'impianto idraulico ma anche in comune mi hanno detto che si poteva fare senza la dia...

  • anonymous
    0
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    Venerdì 27 Luglio 2007, alle ore 16:00
    Quando sono venuti quelli della asl hanno fatto le pulci a tutto e mi hanno detto che sono in una "nicchia" della normativa che mi permettava di non fare la dia

  • condominiale
    0
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    Venerdì 27 Luglio 2007, alle ore 20:10
    L'Agenzia delle entrate ha più volte ribadito che se i lavori considerati non necessitano di Dia, non è obbligatorio richiederla per ottenere le detrazioni del 36%.
    Spesso basta la semplice "comunicazione" come ti hanno riferito in comune.

    Qui trovi una tabella con le autorizzazioni necessarie da richiedere:

    http://www.condomini.altervista.org/Per ... oniDia.htm

    Qui invece trovi le circolari, le norme, gli adempimenti:

    http://www.condomini.altervista.org/Det ... azione.htm

  • anonymous
    0
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    Lunedì 30 Luglio 2007, alle ore 09:50
    Grazie per le risposte.
    Vorrei sapere se avete esperienza di situazioni in cui è avvenuto il controllo della asl e in cui questa ha rilevato violazioni della normativa sulla sicurezza. Supponiamo che la dia e i permessi siano in regola (così come dovrebbero essere, spero). La violazione delle norme sulla sicurezza è causa di perdita del diritto alla detrazione. Vorrei sapere se nel mio caso, visto che è l'elettricista ad aver violato la normativa, perdo il diritto alla detrazione anche in relazione al lavoro del piastrellista, dell'idraulico, ecc. (faccio notare che ogni artigiano viene per conto suo, cioè non c'e' una sola impresa che coordina i lavori).

    Vi ringrazio per l'attenzione

  • condominiale
    0
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    Lunedì 30 Luglio 2007, alle ore 10:01
    Come hai letto sopra, vi è chi la "pensa" diversamente.

    Io ti direi di stare tranquillo, il committente privato quando incarica un artigiano di effettuare i lavori ed il comune non ha richiesto la DIA per quella detrminata attività, non è soggetto alla 380/01 e al d.lgs. n. 301 del 2002.

  • anonymous
    0
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    Lunedì 30 Luglio 2007, alle ore 10:50
    In effetti, ho notato che in questo campo ci sono molti "pensieri" e poche certezze... almeno per un neofita come me... mi sapresti indicare dove posso trovare il riferimento al fatto che il committente privato non è soggetto al dpr 380/2001 e al successivo 301/2002 ?

  • lorenz
    0
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    Lunedì 30 Luglio 2007, alle ore 11:23
    Non capisco cosa vuol dire che il committente privato non è soggetto al dpr 380/01 ?!?
    Il dpr 380/01 cataloga i vari "permessi" richiesti a seconda del tipo di lavori, dalla semplice comunicazione ex art 26 della L47/85 (che va comunque fatta) alla dia al permesso di costruire. E il dpr 380/01 non esonera nessuno, e il tipo di opere non cambia variando il tipo di impresa o laoratore autonomo.

    Quello che cambia è nel dlgs 494/96, che recita che il piano di sicurezza e coordinamento non è richiesto se la ditta è una + eventuali lavoratori autonomi. Quindi nel caso di taleggio non si verificano i presupposti perché scattino gli obblighi 494, salvo gli obblighi generali riferiti alla committenza per lavorare in sicurezza

    http://www.sicurezzaedile.it/testo_inte ... 76_251.htm (vedete art 3).

    Ps: il fatto poi di lavori che necessitano o no di dia purtroppo, oltre a dipendere dalla legge (nel tuo caso la legge prevede la dia), dipendono anche da quale tecnico ti trovi davanti........

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Luglio 2007, alle ore 11:35
    Devi leggere ciò che scrivo!
    ..... ed il comune non ha richiesto la DIA per quella detrminata attività, non è soggetto alla 380/01 e al d.lgs. n. 301 del 2002. Taleggio, tu stesso hai detto che il comune non esige la presentazione della DIA .... approfittane, vuol dire che il lavoro in oggetto è considerato "manutenzione ordinaria", quindi non sei soggetto alle leggi citate sopra.
    Ogni altra considerazione è puramente accademica.
    Se vuoi seguire i pur validi consigli di Lorenz, sborserai un sacco di soldi in più, anche se starai più tranquillo.

    Guarda che nel tuo comune ci sono validi professionisti che possono consigliarti in merito dopo aver controllato lo stato dei luoghi.

  • lorenz
    0
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    Lunedì 30 Luglio 2007, alle ore 11:41
    Scusa condominiale, mi sembri leggermente irritato....
    il mio scopo è fare chiarezza, e non ti irritare, be happy...

    per taleggio....
    vada per la semplice comunicazione (e quindi no dia) perché operi in manutenzione ordinaria (la MS richiede la dia).
    Se è così non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca, quindi niente dichiarazione 36% che non è prevista per M.O. in spazi privati........

  • anonymous
    0
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    Lunedì 30 Luglio 2007, alle ore 13:08
    Lorenz, grazie. c'e pero una incongruenza. se è vero quel che dici, allora uno di milano puo scaricare delle cose e uno ri roma delle altre e viceversa, a seconda di quello che nekl suo comune è ordinario o straordinario. è possibile?

  • lorenz
    0
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    Lunedì 30 Luglio 2007, alle ore 13:27
    Ahimè è proprio cosi.......

    non è nemmeno il problema di roma e milano, ma le cose variano da ufficio a ufficio.
    A roma poi, essendo 19 le circoscrizioni, ci sono 19 moduli dia diversi e 19 modi di pensare diversi.
    Per quanto riguarda la mia esperienza, ad esempio, spesso e volentieri (faccio un esempio) alcune circoscrizioni per una dia, o alcune asl per ottenere i pareri igienico sanitari sono più permissive di altre, come anche il discorso della sicurezza nei cantieri, dove c'è quello che per forza deve trovarti qualcosa da sanzionare, mentre altri sorvolano di più.
    In merito ai tuoi lavori, per esempio, la legge prevede che il rifacimento in toto di impianti sia MS mentre la mera riparazione MO. Ci sono poi molti tecnici (come al caso tuo) che basta che non sposti i tramezzi, ti assoggettano alla MO.
    Ora per carità, se al comune ti hanno accettato la semplice comunicazione invece della dia non è il caso di darsi una zappa sui piedi.
    Volevo solo metterti in guardia per un discorso meramente fiscale, perché se tu dichiari MO poi compi un illecito se ti detrai il 36%.
    Insomma guardati un attimo intorno e agisi cautamente..........

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Luglio 2007, alle ore 14:19
    Sono piu confuso che mai... ma devo trovare un tecnico (come suggerito sopra) o mago con la sfera di cristallo che riesca a prevedere che tipo di criterio si applicherà?

  • lorenz
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Luglio 2007, alle ore 14:44
    Di regola quando non si presenta una dia si presenta comunque la comunicazione di inizio lavori per M.O.
    Naturalmente la dia presuppone l'incarico a un professionista abilitato, la comunicazione no.

    Continuo a dire che il problema è tutto fiscale, legato cioè alla detrazione del 36%.
    In fin dei conti, seppur discutibile, se rifai i bagni senza toccare tramezzi potrai cavartela abbastanza liscia....
    Considera che, se vuoi fare la dia, visto che hai detto che i lavori sono iniziati, devi pagare anche una sanzione di 516 euro per presentazione tardiva, oltre ai normali diritti di segreteria.

    A tal punto scatta il mio consiglio:..... se non sei sicuro lascia perdere la detrazione del 36% e chiudi così i lavori.....
    la prossima volta valuta con più attenzione, magari chiedendo ad un tecnico della zona (in genere chiedere non costa nulla)

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