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2007-07-29 14:29:20

Scadenza preliminare - problema urgente


Cliath
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21 Luglio 2007 ore 10:56 8
Salve a tutti,
vi spiego il mio problema perché ho bisogno di consigli urgenti su come affrontare la questione.

Premesso che io sono l'acquirente di una casa da un privato, ad aprile ho firmato un preliminare di vendita presso lo studio notarile nel quale dovrò anche fare il rogito. Il preliminare è stato redatto dall'avvocato che si appoggia presso lo stesso studio notarile.
La scadenza del preliminare è fissata per il 31/07 e sia io che il venditore ci eravamo accordati per fare il rogito intorno al 20-25 luglio. Il mutuo da me richiesto mi è stato già concesso da una decina di giorni, con clausola di rilascio del mutuo al venditore solo dopo 12 gg. dal rogito; nel frattempo, a maggio, ho mandato una raccomandata alla mia padrona di casa per disdire il contratto di affitto della casa in cui vivo ed ho precisato che lascerò quell'appartemento entro il 31/07: per quanto mi riguarda quindi, ho adempito a tutti i miei impegni.

Problema: il notaio mi ha comunicato che, essendo in ferie ad agosto, anche se faremo il rogito nei tempi stabiliti, il venditore non avrà i suoi soldi prima di settembre (e non dopo 12 gg) poiché non farebbero in tempo ad adempiere ai loro impegni burocratici prima delle ferie.
Il venditore mi ha detto che non mi darà la casa fin quando non avrà i soldi (ossia a settembre); ma io dal 1° agosto mi ritrovo senza casa.
E questo nonostante, mesi fa, col venditore ci eravamo accordati senza problemi sul fatto che, dopo il rogito, gli avrei lasciato la casa 1 settimana circa per il trasloco. Ovviamente non si sapeva prima del problema della liquidità del mutuo, ma è anche vero che in una sezione del compromesso c'è scritto che al venditore i soldi arriveranno dopo i 'tempi tecnici' del notaio...
E poi il venditore mi aveva detto che comunque dopo il rogito mi avrebbe lasciato la casa e si sarebbe appoggiato presso dei parenti, in attesa che fosse pronta la sua nuova casa. Ora invece, mi dice che la casa è pronta, ma che per entrarci ha bisogno dei soldi della vendita e che prima non se ne può andare!

Allora vi chiedo, poiché il rogito per ora, è stato fissato per il 27/07 (ma senza accordi con il venditore) e tenuto conto che io dal 1° agosto sono senza casa, vorrei sapere:
1) se il venditore insiste nel lasciarmi la casa solo all'arrivo dei soldi e magari nel voler fare il rogito anche a settembre (perché a suo dire, a quel punto a lui cambia poco), posso rifiutarmi di acquistare la casa (tanto, perso per perso...) richiedendo da lui tutti i soldi indietro ?
2) oppure, se comunico ufficialmente con telegramma al venditore che il rogito si terrà il 27 (quindi entro i tempi stabiliti) e poi lui non accetta di venderla o non si presenta, posso richiedere da lui tutti i soldi indietro (il 15% del valore della casa) già il 1° agosto?
3) avete altri consigli o dubbi da togliere?


Grazie a tutti per le vostre risposte.
  • condominiale
    0
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    Sabato 21 Luglio 2007, alle ore 11:56
    In teoria se tu sei regolare con i tempi ed il venditore frappone ostacoli, potresti addirittura rescindere dal contratto e chiedere il doppio della caparra versata.

    Resto del parere che se un notaio va in ferie (ed è giusto che lo faccia), potreste accordarvi con un altro per fare il rogito.

    Non vedo comunque tutto l'affanno che stai descrivendo.
    La tua attuale padrona di casa, se non ha riaffittato subito l'appartamento potrebbe lasciarti l'immobile per un altro mese. (pagando magari qualcosina di più per il disturbo)

    Comunque il venditore ha tutto il diritto di non consegnarti il bene fino a quando non ha ricevuto il saldo, in questo caso l'inadempiente sei tu che non sarai in grado di pagare in quanto il mutuo "tergiversa".

    Alla luce di quanto sopra ti invito a non entrare in conflitto, vista la tua inadempienza il venditore potrebbe legittimamente recedere dal contratto per giusta causa trattenendo anche l'anticipo da te versato.

  • anonimo
    0
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    Sabato 21 Luglio 2007, alle ore 14:44
    Credo che il problema si riferisca ai tempi bancari per la disponibilità di denaro avuto con mandato irrevocabile.
    Molta gente tende a non fidarsi di tali pagamenti, e vuole i soldi subito.

    Credo che la valuta rimanga quella del giorno di emissione del mandato, quindi in teoria non ci sono perdite.

    Certo è che i soldi possno arrivare anche 60 giorni dopo l'emissione del mandato.

    Alcuni istituti pagano con circolari.

    Non è tanto un problema di Notaio, quanto di politiche bancarie in questo caso.

    Bisognerebbe vedere se tale obiezione (ho il mandato ma non ho i soldi) sia efficace legalmente per dichiarare un pagamento non ancora effettuato.

    Se ho capito male scusatemi.

  • cliath
    0
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    Sabato 21 Luglio 2007, alle ore 15:23
    Ti ringrazio per la risposta.

    Avevo già preso in considerazione entrambe le tue ipotesi, ma:
    1) La mia attuale padrona di casa ha subito riaffittato l'appartamento già dal 1° agosto, tant'è che mi aveva anche chiesto la cortesia di poterglielo lasciare libero prima! Quindi, è impossibile chiederle proroghe.
    2) Proprio ieri il notaio mi ha detto che potevo cercarne un altro aperto ad agosto, ma la banca che mi ha rilasciato il mutuo invece ha detto che non è possibile cambiarlo perché ormai loro avevano l'incarico presso il notaio attuale: chi ha ragione?

    Ho anche proposto al venditore di anticipargli, al rogito, una parte in contanti (certo, non eccessiva) così da poter ovviare al ritardo del restante pagamento, ma non ha accettato.

    Comunque il venditore ha tutto il diritto di non consegnarti il bene fino a quando non ha ricevuto il saldo, in questo caso l'inadempiente sei tu che non sarai in grado di pagare in quanto il mutuo "tergiversa".

    Alla luce di quanto sopra ti invito a non entrare in conflitto, vista la tua inadempienza il venditore potrebbe legittimamente recedere dal contratto per giusta causa trattenendo anche l'anticipo da te versato.
    Scusa, ma io non mi considero inadempiente poiché a me il mutuo è stato assegnato regolarmente. Non è il mutuo che tergiversa: se i soldi non arrivano subito in mano al compratore è a fronte di quei tempi tecnici indicati nella clausola di cui ti parlavo (e che riporto in fondo), ma di certo non a causa mia...o no?

    Capisco le ragioni del venditore, che non lascia la casa finché non vede i soldi, ma i diritti del compratore non ci sono? E' vero o no che dopo il rogito la casa è di proprietà del compratore?
    Ho letto da più parti che il giorno del rogito il venditore deve (almeno simbolicamente) consegnare le chiavi di casa all'acquirente perché la casa diventa sua a tutti gli effetti. Io non dico di volere la casa il giorno del rogito, tant'è che già mesi fa mi ero accordata nel lasciarla 1 settimana al venditore per il trasloco, ma da qui a lasciargliela finché non ha la disponibilità dei soldi, quindi anche dopo 1 mese...in fondo la casa dal rogito è già mia. O no?

    Altra domanda.
    Se cambiassi notaio, trovandone uno che non va in ferie ad agosto, a quel punto la somma del mutuo sarebbe liberata nei 12 gg canonici, quindi verso ferragosto. Anche in questo caso, secondo te, dovrei attendere che il venditore riceva materialmente i soldi prima di avere la casa o posso richiederla almeno qualche giorno prima?


    P.S. la clausola del compromesso recita: "La parte promittente venditrice prende atto che, nel caso in cui l'Istituto mutuante dovesse stipulare il mutuo con la formula dell'atto unico, il saldo del prezzo sopra convenuto avverrà, in ogni caso, successivamente alla vendita e trascorsi i tempi tecnici per il consolido dell'ipoteca che verrà iscritta a garanzia il giorno immediatamente successivo a quello della stipula dell'atto definitivo di compravendita."
    L'atto unico è proprio il mio caso.

  • cliath
    0
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    Sabato 21 Luglio 2007, alle ore 15:32
    In effetti, il problema è proprio lì ed il venditore non si fida a lasciare la casa finché non vede i soldi.
    Per questo vorrei capire quanto il venditore ha il diritto di impuntarsi e quanto no. In fondo a lui quei soldi, prima o poi arriveranno: il giorno del rogito io effettuerò un ordine irrevocabile di bonifico a favore del venditore (così recita il compromesso), quindi io i soldi del mutuo non li vedo proprio, ma vanno direttamente al venditore appena la somma sarà resa disponibile dalla banca erogante. La mia banca sostiene che il venditore non avrebbe problemi di valute, lui sì...per questo ho il dubbio che si stia solo impuntando.

    Comunque, grazie per la risposta, oris.

    Credo che il problema si riferisca ai tempi bancari per la disponibilità di denaro avuto con mandato irrevocabile.
    Molta gente tende a non fidarsi di tali pagamenti, e vuole i soldi subito.

    Credo che la valuta rimanga quella del giorno di emissione del mandato, quindi in teoria non ci sono perdite.

    Certo è che i soldi possno arrivare anche 60 giorni dopo l'emissione del mandato.

    Alcuni istituti pagano con circolari.

    Non è tanto un problema di Notaio, quanto di politiche bancarie in questo caso.

    Bisognerebbe vedere se tale obiezione (ho il mandato ma non ho i soldi) sia efficace legalmente per dichiarare un pagamento non ancora effettuato.

    Se ho capito male scusatemi.

  • condominiale
    0
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    Sabato 21 Luglio 2007, alle ore 18:36
    Questi sono solo problemi "burocratici" che non dovrebbero comunque inficiare il contratto per entrambe le parti.

    Fai valere quanto ha detto Oris: il venditore dovrebbe avere comunque la valuta il giorno del rogito .... se non si fida neanche di una banca ....

  • cliath
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 28 Luglio 2007, alle ore 17:46
    Salve a tutti, vi aggiorno su quanto accaduto nei giorni passati...sempre peggio direi!

    Allora, ieri c'è stato il rogito, in quanto ero riuscita a stabilire un accordo col venditore, lasciandogli la casa finché non avrebbe avuto materialmente i soldi della vendita, ossia tra fine agosto ed inizio settembre.
    Beh, ieri pomeriggio eravamo tutti presenti presso lo studio notarile, il notaio ha fatto la visura ipotecaria aggiornata sull'immobile in vendita (l'ultima era stata fatta 3 mesi fa)...e viene fuori che il venditore ha un'insolvenza da giugno di circa 10mila euro!
    Lui pare cadere dalle nuvole, fatto sta che il rogito è saltato ed ora sono in attesa che il venditore risolva la pendenza.

    Mettiamo da parte il fatto che il notaio poteva fare la visura qualche giorno fa o almeno la mattina di ieri, anziché all'ultimo momento, giusto per evitare di far partire un mutuo che lunedì sarà da annullare, e cose del genere...mi chiedo: tenuto conto che la scadenza del compromesso era fissata per il 31 luglio, nel caso in cui il venditore non riuscisse (o non potesse) chiudere l'insolvenza in tempi brevi (che so, un mese...), posso richiedere l'annullamento dell'acquisto e chiedere indietro al venditore l'acconto versatogli al compromesso (circa 15%)?
    E che tempi sono previsti per riavere i soldi?

    Grazie per le risposte.

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 28 Luglio 2007, alle ore 18:52
    La cosa migliore sarebbe controllare se il venditore è un individuo fallibile, controllare la sua condizione e pagare con il mandato irrevocabile, che garantisce che i soldi gli arrivino solo se sia possibile iscrivere ipoteca di 1 grado.

    Poi contattare i creditori e pagare di propria mano contestualmente, togliendone il corrispondente dal prezzo.

    Il notaio garantisce la validità dell'atto, non la sicurezza dell'afare, quella te la devi controllare da te

  • cliath
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 29 Luglio 2007, alle ore 14:29
    Grazie oris,
    ma che sistemi ho per controllare se il venditore è un individuo fallibile e la sua condizione: devo richiedere direttamente io le visure e fare altri controlli oppure le fa il notaio o un'agenzia specializzata?

    Comunque i suoi creditori risultano essere la Monte Paschi di Siena, quindi credo sia qualcosa a che fare con l'ICI o simile, nonostante il venditore sostenga di averlo sempre pagato...certo che 10mila euro di debito solo per l'ICI sembra un pò troppo. In ogni caso, credi che posso rivolgermi direttamente io ai creditori, sebbene si tratti di un ente?

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