Un saluto a tutti,il mio problema e' questo,nell' aprile del 2007 ho acquistato una villetta,ed alla stipula dell'atto di vendita,in presenza del notaio,nn mi e' stato mostrato il certificato di agibilita' dell'immobile,ma e' stata inserita nell'atto una frase che recitava...certificato richiesto ma nn ancora rilasciato...(la domanda di agibilita' da parte del costruttore,e' stata inoltrata il 7 marzo 2007)al momento nn gli ho dato peso (io ero in buona fede),ma dopo aver scoperto che le acque bianche e nere sono miscelate insieme,ho richiesto un sopralluogo della asl e dell' ufficio tecnico del comune.
Tale sopralluogo ha portato i due organi al rilascio di una relazione che attesta una difformita' a livello progettuale dell'impianto fognario e una violazione della legge sullo smaltimento delle acque!
Morale della favola:attualmente c'e' un processo amministartivo in corso e l'immobile nn e' vendibiile/commerciale..questo e' cio' che mi hanno detto al comune!
Ora mi chiedo posso annullare l'atto di vendita (risoluzione) e chiedere la restituzione della somma+un risarcimento danni,dato che io preferirei restituire l'immobile al costruttore e togliermi questa gatta da pelare?
A cosa vado in contro con l'annullamento dell'atto di vendita,premesso che la cifra riportata sull'atto e' (es.163.000 ?) ma in realta' ce ne sono da aggiungere altri xxxx a nero!!!!
Poteva il notaio stipulare l'atto nonostante il certificato di agibilita'nn fosse stato ancora rilasciato?Non doveva mettermi in guardia?Non devono trascorrere 60gg,dalla domanda di agibilita',prima di vendere un immobile?
E' vero che l'immobile di mia proprieta' e' invendibile in quanto soggetto a vincolo?
E' possibile quantificare il danno?
Posso chiedere una permuta,anche con un immobile di futura costruzione?
Scusate se mi sono dilungato,ma la questione e' delicata!
Confido in un vostro aiuto e ne approfitto per porgere distinti saluti.
Grazie MG69