Rescissione contratto - 14060

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Rescissione contratto - 14060

Dada75 Ricerca discussioni per utente

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19 Giugno 2007 ore 11:17 5

Ho un problema urgente da risolvere: per chiudere un armadio a muro volevo acquistare delle porte scorrevoli a soffitto per le quali mi ero fatta fare un preventivo da un negozio, al quale avevo anche lasciato una caparra di 300 Euro. La scorsa settimana sono venuti a prendere le misure per far partire l'ordine e oggi mi mandano il preventivo "aggiornato" e maggiorato di 260 euro, cioè il 13% in più rispetto alla cifra originariamente pattuita. Questo aumento viene da loro giustificato come maggiorazione dei costi di trasporto e montaggio in quanto le pareti non sono perfettamente in squadra e quindi dovranno impiegare più ore di montaggio.
Nel preventivo che ho firmato c'era scritto IL PRESENTE PREVENTIVO POTRA' RITENERSI VALIDO SOLO DOPO UN ACCURATO SOPRALLUOGO METRICO EFFETTUATO DAL NOSTRO PERSONALE SPECIALIZZATO, però c'era anche scritto IL PREZZO DEL TRASPORTO E DELLA POSA IN OPERA ESEGUITA A REGOLA D'ARTE DAL NOSTRO PERSONALE SPECIALIZZATO VERRA' CALCOLATO NELLA PERCENTUALE DEL 3% (che ora invece è nettamente superiore).
Cosa posso fare? Posso richiedere l'annullamento dell'ordine anzichè confermarlo e avere indietro la caparra?
Aiutatemi, vi prego, è urgente!!

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Condominiale Ricerca discussioni per utente

Martedì 19 Giugno 2007, alle ore 11:33

Le due clausole possono essere invocate da entrambi i contraenti in modo diverso.

Vedo un'eventuale controversia difficile da portare a termine con successo.

Ti consiglio di addivenire ad un patteggiamento circa la cifra, anche considerando che se ti dovessi rivolgere ad altri, probabilmente le richieste non sarebbero molto diverse.

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Dada75 Ricerca discussioni per utente

Martedì 19 Giugno 2007, alle ore 13:18

Il problema non è tanto la cifra in sè, che comunque non è irrisoria perché con quella cifra ci comprerei l'attrezzatura interna dell'armadio, ma quello che mi infastidisce è la sensazione di fregatura.
Altri negozianti ci avevano detto chiaramente i costi del montaggio e del trasporto, senza nascondere niente.
Oltretutto la caparra l'abbiamo data proprio per bloccare il prezzo...
Che tu sappia il preventivo ha valore di contratto, anche se non è ordine?
Io pensavo di cercare un accordo e di proporgli la metà della cifra richiesta. Se però non dovessero accettare, non ho intenzione di comprare la porta da loro, anche se dovesse costarmi la stessa cifra altrove. Resta il dilemma della caparra? Se non giungiamo ad un accordo, me la devono rendere o la perdo?

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Nabor Ricerca discussioni per utente

Martedì 19 Giugno 2007, alle ore 15:06

è la classica vertenza da Giudice di Pace. Il G.D.P., decidendo anche in base ad equità, e non solo a diritto, potrebbe darti ragione...in realtà, nella fattispecie, il fornitore in opera può risolvere il contratto senza corrispondere penalità, ma non può pretendere che tu dia esecuzione al contratto...

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Dada75 Ricerca discussioni per utente

Mercoledì 20 Giugno 2007, alle ore 13:37

Abbiamo parlato con il negoziante, il quale si è giustificato dicendo che hanno sbagliato loro a calcolare il costo iniziale dell'installazione e che per questo ci vengono incontro chiedendoci almeno la metà della cifra complessiva per l'installazione e trasporto. Quindi in pratica anzichè 300 euro ce ne chiedono 150 (di cui 40 erano quelli già previsti nel primo preventivo). In pratica dovremo pagare circa 110 euro in più, ma mi sembrano accettabili rispetto alla cifra che ci avevano chiesto ieri.
Quindi abbiamo accettato la proposta e risolto la questione.
Grazie a tutti comunque per i consigli.

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Condominiale Ricerca discussioni per utente

Mercoledì 20 Giugno 2007, alle ore 20:50

Infatti il primo consiglio che ti è stato dato era proprio quello di "patteggiare".