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2009-11-20 15:31:31

Relazione geologica


Aleroggy
login
19 Novembre 2009 ore 08:54 8
Buongiorno a tutti,

spero qualcuno mi possa aiutare a risolvere qst dubbi... Prima di iniziare la costruzione di una villa bifamiliare, abbiamo preso appuntamento, a seguito richiesta del progettista, con il geologo di modo che potesse verificare la qualità del terreno.
La relazione inviataci poi da quest'ultimo, classifica il terreno in base alle prove effettuate e fa delle considerazioni in base anche agli scavi di fondazione che l'ingegnere aveva riferito sarebbero dovuti essere a quota -3.
Nel frattempo il progetto esecutivo viene portato in comune, la casa risulta fuori quota, e il progetto non passa di conseguenza viene rivisto e riportato in comune con la variazione delle quote.
In fase di scavo si scende di 5,5 mt e il terreno essendo di pessima qualità frana portando disagi oltre all'aumento dei costi...
Di chi è la responsabilità? Dell'ingegnere che non ha avvisato il geologo oppure del geologo stesso? insomma io credo che dovevamo essere avvisati di questa possibilità di modo da attuare forme di prevenzione ancor prima di iniziare....
  • lollolalla
    Lollolalla Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Novembre 2009, alle ore 09:15
    Il terreno frana per colpa ... del terreno!!!
    Il geologo ha fatto relazione idrogeologica sul terreno. Su questa il progettista basa i cementi armati e l'analisi degli scavi.
    Ovviamente il geologo avrà fatto un'analisi puntuale trasferendola a tutto il terreno. Il problema è che magari 5 metri dopo il terreno è diverso... questi sono gli inconvenienti dei lavori in sotterraneo, e non è colpa di nessuno. Tu ti saresti sobbarcato il costo di scavare tutto il terreno per valutarlo? Avresti pagato gli scavi due volte.
    Comunque se intorno/vicino alla tua area non c'è niente e c'è lo spazio per fare una giusta scarpa (pendenza della parete di scavo) allo scavo in funzione del terreno che si trova, allora non vedo problemi. Se invece ci sono altre abitazioni vicino e non c'è possibilità di fare la scarpa, si sarebbero dovuti prevedere altri sistemi di tenuta dello scavo (palancole, pali, ecc.), ma a questi si avrebbe già dovuto pensare in fase di progettazione delle opere della sicurezza (quindi coordinatore della sicurezza), direi indipendentemente dal terreno rilevato in relazione geologica (mi baso sul fatto che in genere in Italia dove si costruisce sotto non c'è roccia, ma sabbia, ghiaia, argilla, ecc.). Quindi se il problema del cedimento dello scavo è grande si potrebbe ipotizzare la colpa al coordinatore dell asicurezza in progettazione e al progettista, ma ti assicuro che dimostrare

  • lollolalla
    Lollolalla Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Novembre 2009, alle ore 09:16
    Ma ti assicuro che dimostrane la colpa non è nè facile nè tantomeno scontato, proprio per i problemi che ti ho detto prima sulla variabilità del terreno.

  • aleroggy
    Aleroggy Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Novembre 2009, alle ore 10:57
    Ok grazie,

    Di spazio non ce n'è, dietro c'è un'altra casa e gli scavi con conseguente frana, sono arrivati al muro del vicino che rischia di cadere xè sotto si è formato un vuoto... Per questo ipotizzo danni abbastanza consistenti. Credo solo che non essendo io competente in materia qualcuno avrebbe dovuto avvisare e prendere precauzioni adatte... Inoltre la ditta che ha eseguito gli scavi dice che i primi tre metri scavati sono consistenti, sono gli ultimi a non esserlo xè troppo argillosi.......forse anche l'ingegnere se avesse avvisato il geologo che scendeva ancora 2-3 metri con gli scavi, avremmo avuto una diversa valutazione....

  • lollolalla
    Lollolalla Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Novembre 2009, alle ore 14:27
    La relazione geologica è andata ben al di sotto dei 3 metri, perché occorre valutare la resistenza del terreno alle sollecitazioni delle fondazioni, che non arrivano alla quota delle fondazioni, ma molto al di sotto.
    Qui la colpa è del progettista, del coordinatore alla sicurezza in fase di progettazione e di quello in fase di esecuzione e dell'impresa stessa!
    Non si aspetta che crolli il terreno e che caschi la casa di fianco per utilizzare sostegni alle pareti di scavo. La consistenza del terreno si è vista sicuramente appena si è iniziato a scavare, e che è cambiata non si è vista a scavo completamente aperto, ma appena si è arrivati al cambio di terreno.
    Ma nel tuo cantiere non c'è nessuno che vigila sulla sicurezza? Se casca la casa di fianco, l'impresa avrà l'assicurazione, ma se ci sono dei cedimenti dello scavo e un operaio o qualcuno della casa di fianco ci resta sotto, lo sai che ci vai di mezzo anche tu? Si chiama colpa in eligendo. Ma il coordinatore alla sicurezza ce l'hai? E che dice? Sta muto ad aspettare di vedere il mondo a strisce?
    Quindi non cercare solo di chi è la colpa: cerca d'ora in poi di far andare avanti il cantiere in sicurezza! Non sei tu che vuoi spendere il meno possibile e fare i lavori il più in fretta possibile? Scusa la domanda, ma c'è anche questa possibilità, cui tutti si attaccheranno...

  • nabor
    Nabor Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Novembre 2009, alle ore 17:26
    Pare emergano vari profili di responsabilità, ma occorrerebbero vari accertamenti in merito.

  • aleroggy
    Aleroggy Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 20 Novembre 2009, alle ore 14:23
    Ciao! Scusatemi ma forse c'è un po di confusione in merito ai diversi ruoli. Il coordinatore alla sicurezza c è, infatti abbiamo creato dei sostegni ecc. Abbiamo fatto il reinterro e la situazione è sotto controllo ora. Quello che voglio capire è se era prevedibile, nel senso che si poteva evitare già al principio, so benissimo che se fosse capitato qualcosa ci saremmo andati di mezzo tutti io compresa. Per questo voglio far pesare la cosa a chi era di competenza. Il geologo ha fatto la valutazione pensando che l ingegnere scendesse di 3 metri invece poi è sceso di 5,5. Forse lo avrebbe almeno dovuto avvisare no?!

  • lollolalla
    Lollolalla Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 20 Novembre 2009, alle ore 15:18
    Scusami, ma vuoi proprio trovare un responsabile unico? Se in caso di incidente ci andate di mezzo tutti, non trovi che la responsabilità sia di tutti?
    Allora, il comportamento del terreno non è prevedibile. Cioè, si può prevedere in fase di progettazione in base all'esperienza, e computando in progetto idonei mezzi di sostegno. Poi al massimo in fase di realizzazione si cambia sistema di sostegno. Quindi qui sorge la responsabilità del progettista e soprattutto del coordinatore della sicurezza che, sapendo di dover scendere a 5,5 metri di profondità vicino ad una casa, avrebbero dovuto prevedere mezzi di sostegno idonei, almeno le palancole (sai che se te l'avessero detto ti saresti spaventata per il costo?). Quindi c'è la responsabilità del DL e del Coordinatore della sicurezza che avrebbe dovuto obbligare all'uso di mezzi di sostegno o a pendenze delle pareti di scavo idonee al terreno trovato, prima di iniziare a scavare e che non ha fermato i lavori non appena ci sono state le prime avvisaglie di cedimento dello scavo (più o meno a 1,5/2 metri di profondità). Poi c'è la tua colpa in quanto sei stata a guardare tecnici che non avevano le pal.le per bloccare i lavori, quindi non idonei all'incarico. L'unico poveraccio che non dovrebbe c'entrare nulla è il geologo, le cui indagini saranno andate almeno a 15/20 metri di profondità, a meno che non abbia fatto le indagini e si sia basato solo sulal sua esperienza...

  • aleroggy
    Aleroggy Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 20 Novembre 2009, alle ore 15:31
    So benissimo quali sono i costi..non mi sarei spaventata anzi, semplicemente non avrei fatto l'interrato! il geologo è sceso 6 metri come previsto dalla relazione geologica... cmq grazie per i tuoi pareri.....buona giornata!

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