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2008-04-10 21:58:36

Quesito decreto del 22/gennaio 2008


Glombardo
login
08 Aprile 2008 ore 15:53 9
Buona sera a tutti,e un grazie a tutti che mi risponderanno.
Il mio quesito/dilemma riferito al decreto del 22/gennaio 2008 è il seguente:
Il 30 aprile dovrei fare il rogito per l' acquisto di un appartamento,letto il nuovo decreto vorrei inviare una raccomandata al venditore nel quale gli chiedo di fornirmi copia della documentazione relativa agli impianti,che poi dovrà essere fornita in originale al momento della stipula del' atto definitivo.(1° per verificarne l'autenticità 2° per non trovarmi nella condizione di dover rimandare l'atto nel caso ne fosse sprovvisto)
Secondo me è da richiedere:
- La dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico legge 46/90.
(appartamento e locali condominiali)
- La dichiarazione di conformità riguardante l'impianto termoidraulico.
(appartamento e locali condominiali)
- La dichiarazione di conformità di adduzione del gas.
Per quanto riguarda la caldaia autonoma per il riscaldamento e produzione acqua calda cosa devo chiedere?
Per il cancello elettrico condominiale cosa devo chiedere?
Per il resto degli impianti cosa devo chiedere?
E' corretta tale procedura e ho il diritto di ricevere quanto sto chiedendo?
Ho dimenticato nulla ?
G.Lombardo
  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Martedì 8 Aprile 2008, alle ore 18:24
    Se leggi i chiarimenti ministeriali:

    viewtopic.php?t=19304

    ti renderai conto che non puoi "pretendere" proprio niente; tu chiedi, se i certificati non ci sono ed il proprietario non è in grado di produrli, compri un altro appartamento o accetti così com'è, chiedendo magari lo "sconto", visto che i controlli li dovrai far fare tu stesso dopo (se ne sarai interessato).

    Le cerificazioni da richiedere sono quelle da te elencate, la caldaia privata ha un proprio libretto su cui devono essere riportati i controlli annuali o biennali.

    Gli impianti "condominiali" sono di competenza del condominio nella veste dell'amministratore.

  • glombardo
    Glombardo Ricerca discussioni per utente
    Martedì 8 Aprile 2008, alle ore 21:53
    Prima di tutto grazie per tempestiva risposta,e addentriamoci al caso specifico,che poi tanto specifico non lo è,credo che molti siano nella mia stessa situazione.
    Cmq andiamo per ordine,a giugno 2007 ho fatto il preliminare regolarmente trascritto per l'appartamento in questione,con accordo alla stipula entro il 30 aprile 2008.
    A questo punto ,ormai prossimo all'atto definitivo di acquisto,posso solo pretendere che l'immobile mi sia forntito di tutte le certificazioni di sicurezza necessarie ,e che la parte venditrice sia obbligata a fornirmele,è corretta la mia deduzione?
    Altro punto l'appartamento fa parte di una quadrifamiliare,da quanto ho capito non c'è un vero e proprio amministratore,c'è una persona che è proprietaria di un appartamento che si occupa di pagare la luce condominiale,far cambiare una lampadina e cose del genere. In sostanza alla "volemoce bene",quindi a chi devo o chi mi deve fornire la documentazione tecnica di sicurezza relativa agli impianti condominiali?
    E sono :cancello elettrico per l'accesso ai posti auto,impianto elettrico per l'illuminazione della rampa di accessoe un locale tecnico dove sono istallate le pompe idrauliche per la gista pressione idrica ai piani superiori e le pompe sommerse utilizzate per i locali servizi posti ai piani seminterrati.
    Un saluto G.Lombardo

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 9 Aprile 2008, alle ore 10:57
    Ti ho gia risposto esaurientemente sopra.

    Probabilmente non hai letto con attenzione le risposte del ministero nel link che ti ho proposto.

    Tu puoi chiedere, se il vecchio proprietario non è in possesso delle certificazioni e non è in grado di produrtele, ti devi arrangiare se vuoi a tutti i costi l'immobile.

    Le certificazioni le farai fare tu!

  • glombardo
    Glombardo Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 9 Aprile 2008, alle ore 18:41
    Ti ringrazio per la pazienza,ma sulle certificazione di sicurezza c'è una confusione totale,almeno per chi non è addetto ai lavori.
    Purtoppo con quello che costano gli immobili,si cerca di avere un immobile che sia in regola sia catastalmente sia per quanto concerne le certificazioni,per non dover mettere mano al portafoglio e regolalizzare l'appartamento.
    C'è da dire che per la richiesta delle utenze luce e gas ,la prima cosa che ti chiedono sono le certificazioni.
    Tornando al mio caso non è che voglio a tutti i costi quell' appartamento ho già fatto un preliminare regolarmente trascritto ,con l'impegno di rogitare praticamente tra 20 giorni.
    Il prezzo offerto è stato per un appartamento ristrutturato,quindi a norma,non per uno da ristrutturare.
    Dal link che mi hai inviato,che dice testualmente :

    Infatti i documenti da consegnare in caso di trasferimento dell?immobile, sono solo quelli obbligatori secondo le norme applicabili all?epoca della costruzione o modifica dell?impianto e cioè:

    - la dichiarazione di conformità, se già prevista, dalla legge n. 46/1990 per gli edifici adibiti ad uso civile e - finora- per i soli impianti elettrici degli altri edifici, salvo che le parti si accordino ai sensi dell?art. 13 per non allegarla;

    - il progetto ed il collaudo dell?impianto, solo ove imposti dalle norme vigenti all?epoca della realizzazione o della modifica. Per gli impianti la cui realizzazione inizierà dopo l?entrata in vigore del decreto, in molti casi l? art. 5, comma 1, chiede non il progetto ma il più semplice elaborato tecnico previsto dall?art. 7, comma 2, del decreto che andrà consegnato;

    - il libretto d?uso e manutenzione solo ove obbligatorio: nelle abitazioni civili è obbligatorio solo per l?eventuale impianto di riscaldamento autonomo;

    - la dichiarazione di rispondenza per gli impianti realizzati prima dell?entrata in vigore del decreto e che non hanno la dichiarazione di conformità, ma solo se le parti non si accordino per escluderla. La possibilità del proprietario di ricorrere a tale dichiarazione costituisce una novità e può anche riguardare l?intero edificio."

    "Al momento del rogito infatti i venditori dovranno fornire all'acquirente una dichiarazione di conformità di tutti gli impianti esistenti.
    La mancata garanzia e denuncia nell'atto in compravendita potrà comportare una sanzione amministrativa per il venditore pari a 10 mila euro ed una deontologica per il notaio.
    I nuovi atti di compravendita dunque dovranno essere corredati da una analisi attenta da parte di un tecnico sullo stato degli impianti presenti nell'immobile da vendere."


    da questi stralcii deduco che le certificazioni mi si dovrebbero consegnare,ameno che le parti non si accordino diversamente .
    E se non sbaglio si configurerebbe l'ipotesi di un vizio occulto,dato che è stato tenuto nascoto un "vizio "sul bene alienato.
    Stesso discorso varrebbe per le parti condominiali,che sono di uso anche a terze persone,postini,corrieri,artigiani ecc ecc. gli dovesse succedere qualcosa l'autorità giudiziaria la prima cosa che chiederebbe sono proprio le certificazioni di conformità<degli impianti.
    Quindi a fronte di queste riflessioni "a voce alta",dalle campagne di sensibilizzazione per la sicurezza,a l'ultimo decreto emanato,ritengo che sia obbligato a consegnarmi un appartamento in regola con gli impianti.
    Grazie in nticipo

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 9 Aprile 2008, alle ore 19:12
    Se l'appartamento in questione è stato "ristrutturato" dal precedente proprietario, non ci saranno problemi ad avere tutte le certificazioni (.... obbligatorie .... quasi).

    Per gli impianti condominiali, il responsabile è l'amministratore al quale ti dovrai rivolgere.

  • glombardo
    Glombardo Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 10 Aprile 2008, alle ore 19:18
    Io intanto sensa leggere ne scrivere gli ho mandato una raccomandata citando il decreto di riferimento,qualcosa mi dovrà rispondere !!!
    Per quanto riguarda la richiesta all'amministratore della documentazione relativa agli impianti condominiali il problema che formalmente non esiste un amministratore,stiamo parlando di un complesso immobiliare di 4 appartamenti e quindi a chi chiedo?

    Grazie

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 10 Aprile 2008, alle ore 19:41
    In questo caso, non essendo "obbligatorio" l'amministratore, la responsabilità per gli impianti comuni ricade in solido su tutti i proprietari.

    Non conoscendo se ci sono impianti "comuni" non posso aiutarti oltre.

  • glombardo
    Glombardo Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 10 Aprile 2008, alle ore 21:29
    Le parti comuni sono un cancello elettrico per l'accesso dei 4 posti auto,un locale tecnico dove sono installate sia le pompe idrauliche per la pressione dell' acqua sia le pompe idrauliche per il sollevamento delle acque nere per i servizi posti al piano seminterrato,e poi un impianto elettrico di illuminazione esterna.

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 10 Aprile 2008, alle ore 21:58
    Sicuramente le certificazioni degli impianti comuni sono a posto.

    Potrai accertartene presso colui tra i proprietari che detiene la documentazione condominale.

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