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2012-04-30 14:00:21

Professionista negligente e doppi progetti


Imprevisto
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19 Aprile 2012 ore 09:23 5
Buongiorno a tutti, riporto il mio problema in altra sezione del forum, come consigliatomi in altro post aperto.

Nel settembre 2010 ho dato l'incarico ad un geometra seguire il progetto e tutta la pratica per una concessione edilizia per ristrutturazione, ampliamento e abbattimento barriere architettoniche.

Alla data del dicembre 2011 nulla era ancora concluso se non una serie di incontri con l'ufficio tenico comunale e una lettera del comune riportante
tutti gli errori presenti nel progetto e nella domanda.

Riporto, per corretteza e per meglio spiegare l'accaduto, il contenuto della lettera inviata dal comune:

- la relazione tecnica non specifica in base a quali norme l'intervento può essere attuato;
- Specificare e vedere se l'intervento è fattibile alla luce dell'articolo 27.9 delle NTA trattandosi di edificio in zona agricola;
- Pianta copertura errata, prospetti errati ovvero i dati riportati nelle planimetrie e sezioni sono incongruenti;
- Calcolo volumi errato;
- Sezione D-D incompleta, rivedere direzione visiva delle sezioni;
- Mancano distanze forometrice nelle facciate;
- Gli sporti di linda superiori a 150 cm costituiscono volume;
- La distanza dai confini e la minor distanza tra la figura costituente superficie coperta ed i limiti di proprietà, la distanza va condotta a partire dal confine in modo perpendicolare allo stesso. Le distanze riportate sono incomplete ed errate;
- Quote stato di fatto, stato di progetto dell'area di pertinenza fondiaria, riportate P.00 in modo conforme all'art. 3.3 delle nta;
- Riportare nelle sezioni l'altezza urbanistica dell'edificio calcolata nel rispetto Art. 3.6 delle NTA;
- Nella planimetria generale mancano viabilità, indicazione confini di proprietà indicazione edifici limitrofi con le relative altezze, essenza arboree e quelle eventualmente da piantumare, indicazione su sistemazione aree esterne;
- Considerato che l'intervento è in parte realizzato ai fini del superamento delle barriere architettoniche presentare elaborati e relazioni Legge 13/89 e smi;

Nel complesso, il geometra ha avuto un comportamento poco serio e poco corretto. Dalla data dell'incarico, che come detto era settembre 2010, ha presentato gli elaborati in comune a settembre 2011. Non è stato quasi mai reperibile, non rispondeva a telefonate, messaggi, mail etc. Non ha svolto con correttezza il suo lavoro e per questo è stato sollevato dall'incarico con lettera A/R.

A gennaio 2012 ho nominato un nuovo professionista che, dopo aver consultato l'ordine dei geometri ed essersi confrontato con il vecchio professionista, a preso l'incarico. Con il vecchio professionista ho fatto fare progetto elettrico, progetto termoidraulico, progetto strutturale e relazione geologica perché richiesti dal comune.

Il nuovo progettista ha dovuto sanare e correggere tutti gli errori del vecchio geometra. Uno degli errori rilevati riguarda le misure della struttura esistente, dei perimetri e dei confini, rilevando una differenza di 40 cm nella sagoma e circa 20 cm nelle quote.

Mi trovo quindi a dover far rifare il progetto strutturale, il progetto termotecnico e il progetto elettrico dovendo pagare il doppio di tutto. In totale sono 4500 euro di progetto strutturale, 2100 euro di progetto termotecnico e 800 euro di progetto elettrico.

Le mie domande sono:

- L'ingegnere doveva effettuare la misurazione dello stabile esistente e delle relative quote o poteva rifarsi a quelle prese dal geometra?

- Posso far rivalsa sul vecchi professionista e far pagare a lui il progetto collegato ai suoi errori? Mi è stato parlato di una legge che obbliga i progessionisti a tutelarsi. Come posso agire?

Alla luce di tutto ciò trovo molto difficile dare fiducia a professionsti in futuro e a portare avanti la mia volontà di ristrutturare, i costi, con questi imprevisti, si stanno rilevando maggori rispetto alle mie previsioni. Se non effettuo i lavori di ristrutturazione ne va a danno delle imprese che avevo consultato per i lavori e, soprattutto, per mia suocere che, vivendo in carrozzina, non ha possibilità di vivere decentemente e muoversi per le barriere architettoniche presenti per l'accesso al bagno e in camera sua.
  • consulente
    0
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    Giovedì 19 Aprile 2012, alle ore 14:19
    Avevo risposto al post precedente e prima di questa ulteriore specifica.
    Per rispondere brevemente alle domande posso dire:

    1) L'ingegnere doveva effettuare la misurazione dello stabile esistente e delle relative quote o poteva rifarsi a quelle prese dal geometra?
    E' corretto che il professionista incaricato riveda interamente la pratica edilizie e con essa tutto ciò riportato i precedenza.

    2) Posso far rivalsa sul vecchi professionista e far pagare a lui il progetto collegato ai suoi errori.....
    In evidenza a errori palesi e accertati, qualunque legale può determinare un eventuale danno.

  • lollolalla
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 20 Aprile 2012, alle ore 09:33
    Posso chiederti perché hai già fatto fare tutti i progetti specialistici? Normalmente, quando si presenta una pratica edilizia importante, ci si accorda col tecnico comunale sul fatto che i progetti specialistici obbligatori verranno consegnati dopo. Mi spiego meglio: siccome è normale che il comune richieda cambiamenti, il tecnico nella lettera di richiesta integrazioni richiederà anche i progetti specialistici che si devono allegare. Questo perché così saranno fatti una sola volta. Basta spiegarlo al committente e non vedo grossi problemi, visto che i soldi sono i suoi.
    Secondo punto: il progetto strutturale va presentato con pratica separata dei cementi armati prima dell'inizio degli stessi. Quindi perché l'hai consegnato? Il progetto elettrico nel tuo caso non credo vada consegnato (impianto residenziale sotto i 6Kw), a meno che non hai un ascensore...
    Dalla lettera del Comune, direi che salta all'occhio l'incompetenza del tecnico precedente da vari punti che non sto qui a spiegare. Perciò hai fatto benissimo a cambiarlo.
    Comunque, direi che i progetti non sono proprio da rifare, ma da adeguare, per cui senti i tecnici che li hanno effettivamente redatti e vedrai che ti chiederanno meno. Ovvio che se il nuovo progetto è totalmente cambiato... beh, allora vanno completamente rifatti.

  • imprevisto
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 20 Aprile 2012, alle ore 20:33
    Buonasera,

    ringrazio intanto per la cortese risposta. Proverò a rivolgermi ad un legale per capire cosa posso fare in merito e per la richiesta danni.

    Per "lollolalla" grazie per le utili informazioni. I progetti specialistici mi sono stati richiesti direttametne dal vecchio professionista che sosteneva fossero necessari per la presentazione della pratica edilizia in comune. Mi hanno detto di scegliere i professionisti e farli fare i progetti.

    Per il progetto strutturale, l'ingegnere ha fatto ciò che ha detto andava fatto. Putroppo sono estranea a questo mondo. Non ho competenze in materia e mi sono fidata (purtroppo un professionista non negligente e professionisti che non mi hanno avvertita del tutto).

    Per il progetto elettrico mi hanno detto essere necessario, forse perché ho installato un impianto fotovoltaico da 7,20 Kw?

    Relativamente al progetto strutturale, il professionista mi ha detto che deve rifare tutto il progetto perché siccome è stata variata la tipologia del tetto (da cemento a legno), il progetto deve essere completamente rifatto. Per il progetto termotecnico stesso discorso in quanto, mi è stato detto, deve rifare i calcoli in base alla dispersione perché cambia la stratigrafia del tetto.

    Spero che in qualche modo io possa tutelarmi in qualche modo. Grazie per ogni ulteriore aiuto e/o informazione.

  • lollolalla
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Aprile 2012, alle ore 13:39
    Il progetto strutturale e termotecnico vanno cambiati ma non rifatti ex novo. E' ovvio che cambia il risultato, ma il tecnico che ha già modellato, cambierà il modello fatto, non va a ristudiarselo completamente. Ecco perché non è giusto che ti chiedano esattamente lo stesso importo precedentemente pagato. Se lo fanno, cambia tecnici.
    E anche se tu dovessi ottenere un risarcimento dal primo tecnico, non sarà certo l'intero importo dei progetti.
    E poi perché devi rifare anche il progetto elettrico? Questo non cambia di sicuro cambiando la tipologia del tetto

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Aprile 2012, alle ore 14:00
    Buongiorno, la Legge cui fa riferimento, da quanto leggo, non è altro che il Codice Civile.

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