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2010-10-03 20:05:14

Problema compravendita


Rustichello
login
02 Ottobre 2010 ore 08:23 8
Buongiorno a tutti, sono nuovo ma ho spesso visitato sia il forum sia il sito che trovo di notevole utilità. Pertanto ringrazio chiunque sappia fornirmi consigli sul mio problema che vado ora a spiegare.

A fine luglio tramite agenzia immobiliare ho siglato il compromesso per l'acquisto di un fabbricato rurale, i cui unici documenti disponibili erano quelli relativi al catasto terreni. Il venditore, che scopro ora spesso irrintracciabile sia via telefono sia via posta, si era promesso di fornirmi tutti i documenti necessari fornendo ampie deleghe sia all'agenzia immobiliare sia ad un geometra del posto affinché si procedesse alla visura catastale e agli altri documenti necessari. Il problema è che il geometra e pure l'agenzia immobiliare dichiarano che se il venditore non fornisce copia dell'atto di provenienza del bene (ossia certificato di morte della madre e atto di successione) non possono andare avanti. Vi è un modo per bypassare il venditore e procurarmi i documenti necessari? Tramite anagrafe ad esempio, pur non avendo idea di quale ufficio di quale provincia potersi rivolgere.

L'agenzia immobiliare dovrebbe avere inviato una lettera di sollecito a riguardo tramite raccomandata, ma a distanza di una settimana non ha ancora la ricevuta di ritorno.

Secondo il legale bisogna inviare altra raccomandata per esplicitare il fatto che se la parte venditrice si prende mesi e mesi per fornire una documentazione che in teoria doveva essere presentata all'atto del compromesso, poi non può pretendere che la data ivi inserita per l'atto vero e proprio (dicembre) venga rispettata. In quanto abbiamo da fare istruttorie con la banca e le procedure notarili del caso.

La parte venditrice è inadempiente per pigrizia (spero) ma dubito di rivedere i 10.000 euro versati con la maggiorazione del doppio, sarebbe forse meglio la casa a questo punto. Ma come fare? Posso procurarmi i documenti necessari (atto di successione e provenienza dell'immobile) o devo basarmi sull'immobilismo del venditore (lesto solo ad incassare l'assegno)?

Vi ringrazio.

PS sono disponibile a qualsiasi chiarimento, ho scritto di getto in preda all'amarezza, ma se qualcosa non è chiaro sono pronto a specificare. Ho bisogno dei vostri consigli
  • nabor
    0
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    Sabato 2 Ottobre 2010, alle ore 13:34
    Buongiorno, letta così, sembra la classica fattispecie in cui è meglio risolvere il contratto, in danno del venditore, che perseguire il perfezionamento della compravendita...

  • rustichello
    0
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    Sabato 2 Ottobre 2010, alle ore 17:32
    Purtroppo lo so, anche se temo che nemmeno una sentenza possa risolvere la questione. Dubito che il venditore mi rifonda 20.000 euro (i 10 miei + la penale) per quello azzardavo nel vagliare l'ipotesi di procedere comunque. Tuttavia il geometra, che ha già ritirato i documenti necessari (relativi alla riunione dell'usufrutto etc), dichiara di non poter procedere senza il certificato di morte e l'atto di successione (provenienza del bene). Quello che mi preme (essendo stato depositato il compromesso) è di potermi procurare quei documenti. Come posso io (acquirente) o il responsabile della mediazione (l'agenzia immobiliare) o lo stesso geometra incaricato entrare in possesso di quei documenti? Di cui probabilmente lo stesso venditore è sprovvisto. In altre parole è possibile rivolgersi ad un ufficio anagrafico (o altro istituto) per ripeto "bypassare" l'immobilismo del venditore? E se si rifiuta al telefono, non ritira le raccomandate, come poi posso procedere?

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 2 Ottobre 2010, alle ore 18:10
    Il bypass mi sembra difficilmente realizzabile, le alternative sono una denuncia penale (per truffa), ma non è semplice documentarla, ed un'azione civile finalizzata al perfezionamento del contratto.

  • rustichello
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 3 Ottobre 2010, alle ore 17:39
    Un'azione civile finalizzata al perfezionamento del contratto.

    Ossia? Cosa comporta? E come devo muovermi?

    Restare in attesa fino a dicembre è inutile e seccante.

    Dopo la raccomandata dell'agenzia immobiliare della settimana scorsa al venditore, è bene inviarne un'altra? Direttamente da acquirente a venditore?

    O come posso buttare giù le basi per l'azione civile sopracitata?

    Grazie

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 3 Ottobre 2010, alle ore 18:03
    è bene che sia il promissario acquirente a scrivere direttamente, assegnando un termine per addivenire al rogito: decorso il termine, si potrà procedere con la citazione in sede civile.

  • rustichello
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 3 Ottobre 2010, alle ore 19:44
    Ho preparato una raccomandata in cui si richiede entro 15 gg la documentazione richiesta. Il termine previsto già dal compromesso per il rogito era entro la seconda settimana di dicembre. Ma fra accatastamento (15 giorni) e istruttoria mutuo (40/60 giorni) siamo già fuori dai tempi e SOLO per pigrizia / inadempienza della parte venditrice. L'azione civile che gentilmente mi consigliavi si può intraprendere solo a dicembre o si può forzare la mano visto che sono passati mesi 2 dalla stipula del compromesso e nulla si muove? Grazie per i consigli

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 3 Ottobre 2010, alle ore 19:57
    La messa in mora è indispensabile, ciò non impedisce, ovviamente, di cominciare a redigere la citazione in giudizio,così sarà pronta all'uso...

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 3 Ottobre 2010, alle ore 20:05
    Aggiungo, non avendolo precisato prima, che l'azione cui faccio riferimento è quella ex art. 2932 c.c.
    Il Tribunale competente è quello dove si trova l'immobile. I costi d'un'azione del genere sono legati al valore della domanda, ma è il classico caso in cui si può concordare il tariffario minimo con il proprio Avvocato, o, addirittura, un patto di quota lite.

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