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2006-09-12 14:02:29

Plusvalenze


Arirobbab
login
07 Settembre 2006 ore 11:07 7
Mio marito ha acquistato un appartamento a maggio 2006 come prima casa.
la parte venditrice ne era proprietaria come seconda casa, senza mai averci trasferito residenza e senza mai averci abitato. Loro avevano acquistato l'immobile circa due anni fa direttamente dall'impresa costruttrice.
Il giorno del rogito la parte venditrice ha consegnato un assegno al notaio per coprire le plusvalenze.
Ora il notaio ha contattato noi (parte acquirente) e la parte venditrice per la restituzione dell'assegno relativo alle plusvalenze.
Secondo voi quest'imposta non era da pagare?
Grazie per la risposta.
  • ma$$imiliano
    Ma$$imiliano Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 7 Settembre 2006, alle ore 11:29
    Certo che era da pagare.
    Chi compra e poi rivende un'abitazione (anche non prima casa) nell'arco di 5 anni deve pagare l'eventuale plusvalenza generata.
    Può optare per il regime di tassazione ordinario, ovvero paga il 20% della plusvalenza nella dichiarazione dei redditi magari optando per la rateazione in 5 anni; oppure la finanziaria 2006 ha introdotto la possibilità di assolvere all'obbligo regolando direttamente col notaio, versando immediatamente il 12,50% della plusvalenza a titolo di imposta sostitutiva.

    Ovviamente soggetto passivo della tassazione sulla plusvalenza è il venditore..... se ha restituito l'assegno probabilmente vuol dire che avete dichiarato lo stesso prezzo di acquisto + oneri. Ciao

  • arirobbab
    Arirobbab Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 7 Settembre 2006, alle ore 12:22
    Grazie per l'informazione.
    Ciao

  • anonimo
    Anonimo Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 7 Settembre 2006, alle ore 15:33
    Attenzione, se avete fatto il compromesso davanti a un agente che avesse partecipato allo scambio di danaro, quest'ultimo è tenuto a tenerne registro e copia del compromesso, da esibire per futuri controlli (10 anni).

    Se ci fossero incongruenze tra quanto dichiarato nel compromesso e quanto dichiarato nel rogito passereste dei guai da non sottovalutare.
    Informatevi.

    Questo per tutte le operazioni dal 20 aprile 2006 in poi.

  • arirobbab
    Arirobbab Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 11 Settembre 2006, alle ore 07:37
    Certo che era da pagare.
    Chi compra e poi rivende un'abitazione (anche non prima casa) nell'arco di 5 anni deve pagare l'eventuale plusvalenza generata.
    Può optare per il regime di tassazione ordinario, ovvero paga il 20% della plusvalenza nella dichiarazione dei redditi magari optando per la rateazione in 5 anni; oppure la finanziaria 2006 ha introdotto la possibilità di assolvere all'obbligo regolando direttamente col notaio, versando immediatamente il 12,50% della plusvalenza a titolo di imposta sostitutiva.

    Ovviamente soggetto passivo della tassazione sulla plusvalenza è il venditore..... se ha restituito l'assegno probabilmente vuol dire che avete dichiarato lo stesso prezzo di acquisto + oneri. Ciao

    domanda, in base a quanto dichirato nell'atto di rogito, a quanto ammontano in percentuale gli oneri? In modo che possiamo calcolare se rientriamo nel caso della restituzione dell'assegno.
    Grazie. Ciao

  • optime
    Optime Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 11 Settembre 2006, alle ore 17:56
    Buongiorno a tutti.
    Chiedo un aiuto per risolvere una situazione che mi riguarda.
    Nel 2003 ho acquistato una casa nel comune X beneficiando della riduzione prevista per la prima casa.
    Non vi ho portato la residenza perche, essendo un militare di carriera e prestando servizio nel comune Y, potevo evitare di portarvela ai sensi dell'articolo 66 della legge 342/2000 dove dice che non è richiesta la condizione della residenza "al personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare, nonché da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile" e perché i regolamenti militari impongono la residenza nel comune nel quale si presta servizio.
    Ora ho appena venduto questa casa e il notaio mi ha detto che, avendo effettuato la vendita prima che fossero trascorsi 5 anni, dovendo acquistare una nuova casa solo alla consegna dell'appartamento attualmente in costruzione (tra circa 3 anni) e non avendo trasferito durante i tre anni di possesso la residenza nella vecchia casa (a causa della predetta possibilità che mi era offerta dalla legge e dal regolamento militare), oltre al recupero d'imposta dal 4% al 10%, dovrò pagare un'imposta sostitutiva del 12,5% sulla plusvalenza tra quanto ho speso per acquistare la vecchia casa e quanto ho conseguito rivendendola perché non era stata destinata per la maggior parte del tempo di possesso ad abitazione principale (dell'art.67, punto b del TUIR).
    Mi chiedo e vi chiedo: sono obbligato a pagare questa tasse del 12.5% sulla plusvalenza anche se NON ho portato la residenza in quanto la mia condizione di militare mi impediva di risiedere nella casa che ho venduto?
    Grazie per quanto mi potrete far sapere!

  • ma$$imiliano
    Ma$$imiliano Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 11 Settembre 2006, alle ore 22:52
    Certo che era da pagare.
    Chi compra e poi rivende un'abitazione (anche non prima casa) nell'arco di 5 anni deve pagare l'eventuale plusvalenza generata.
    Può optare per il regime di tassazione ordinario, ovvero paga il 20% della plusvalenza nella dichiarazione dei redditi magari optando per la rateazione in 5 anni; oppure la finanziaria 2006 ha introdotto la possibilità di assolvere all'obbligo regolando direttamente col notaio, versando immediatamente il 12,50% della plusvalenza a titolo di imposta sostitutiva.

    Ovviamente soggetto passivo della tassazione sulla plusvalenza è il venditore..... se ha restituito l'assegno probabilmente vuol dire che avete dichiarato lo stesso prezzo di acquisto + oneri. Ciao

    domanda, in base a quanto dichirato nell'atto di rogito, a quanto ammontano in percentuale gli oneri? In modo che possiamo calcolare se rientriamo nel caso della restituzione dell'assegno.
    Grazie. Ciao

    Ciao, per "oneri" ai fini del calcolo della plusvalenza intendo tutte le spese direttamente connesse alla casa medesima che hai sostenuto per acquistarla e metterla a posto (il che di certo ne aumenta il valore).
    Quindi per il calcolo della plusvalenza dovrai sottrarre al valore di vendita non solo il valore di acquisto ma anche le spese del notaio per l'atto di acquisto, eventuali lavori che hai effettuato..... Non so se sono stato chiaro...
    N.B. Anche se la casa viene rivenduta entro 5 anni dall'acquisto, non detto che si debba pagare la plusvalenza. Infatti se per la maggior parte del periodo tra la data di acquisto e la data di vendita stata adibita ad abitazione principale, le plusvalenze non sono dovute. Ciao

  • optime
    Optime Ricerca discussioni per utente
    Martedì 12 Settembre 2006, alle ore 14:02
    Buongiorno a tutti.
    Chiedo un aiuto per risolvere una situazione che mi riguarda.
    Nel 2003 ho acquistato una casa nel comune X beneficiando della riduzione prevista per la prima casa.
    Non vi ho portato la residenza perche, essendo un militare di carriera e prestando servizio nel comune Y, potevo evitare di portarvela ai sensi dell'articolo 66 della legge 342/2000 dove dice che non è richiesta la condizione della residenza "al personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare, nonché da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile" e perché i regolamenti militari impongono la residenza nel comune nel quale si presta servizio.
    Ora ho appena venduto questa casa e il notaio mi ha detto che, avendo effettuato la vendita prima che fossero trascorsi 5 anni, dovendo acquistare una nuova casa solo alla consegna dell'appartamento attualmente in costruzione (tra circa 3 anni) e non avendo trasferito durante i tre anni di possesso la residenza nella vecchia casa (a causa della predetta possibilità che mi era offerta dalla legge e dal regolamento militare), oltre al recupero d'imposta dal 4% al 10%, dovrò pagare un'imposta sostitutiva del 12,5% sulla plusvalenza tra quanto ho speso per acquistare la vecchia casa e quanto ho conseguito rivendendola perché non era stata destinata per la maggior parte del tempo di possesso ad abitazione principale (dell'art.67, punto b del TUIR).
    Mi chiedo e vi chiedo: sono obbligato a pagare questa tasse del 12.5% sulla plusvalenza anche se NON ho portato la residenza in quanto la mia condizione di militare mi impediva di risiedere nella casa che ho venduto?
    Grazie per quanto mi potrete far sapere!

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