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2006-02-21 08:37:47

Parenti serpenti: come la casa puಠdiventare una via crucis


Massetto
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18 Febbraio 2006 ore 18:49 13
Ciao a tutti.
Vi chiedo un aiuto perché non so più cosa fare.

Ognuno di noi credo che veda nella casa una sorta di rifugio in cui, una volta chiusa la porta alle proprie spalle, lascia fuori i problemi lavorativi e relazionali e cerca quel minimo di serenità fondamentale per ricaricarsi ed affrontare la vita; Nel mio caso la casa sta diventando una ?via crucis?, ?un problema? e non la soluzione di un problema. Vi chiedo un consiglio e qualche informazione che mi potrà essere utile per capire quale decisione devo prendere. Vi chiedo scusa per la lunghezza del messaggio ma la situazione è complicata. Grazie di cuore fin d'ora a chi vorrà rispondermi.

Si tratta di una casa su tre livelli ancora da completare intestata a mio padre ed a mio zio; dovrebbe essere un?unica unità immobiliare (dico ?dovrebbe? perché mio padre è refrattario a parlare di queste cose e a mostrare documenti); è stata suddivisa nel senso dell?altezza in modo tale che guardandola frontalmente il lato sinistro è di proprietà di mio zio mentre il lato destro è di proprietà di mio padre. Per ogni lato sono stati ricavati tre piccoli appartamenti (uno per ogni figlio: siamo tre fratelli e tre cugini).

Parlo ora del lato appartenente a mio padre, quello in cui dovrei vivere.
Dopo una serie di tentennamenti da parte di mio padre perché non sembrava molto ben disposto a donarcela, si è proceduto ad una estrazione molto informale: in un ristorante durante una cena tra di noi utilizzando stuzzicadenti di lunghezze diverse. Il risultato è stato questo: a me sarebbe spettata la mansarda (non abitabile e condonata come servizi) di 50 mq circa, a mio fratello intermedio il piano primo (abitabile ma anch?esso condonato come servizi) di 60 mq circa. Era già stato deciso che a mio fratello più piccolo sarebbe toccato il piano terra (il più grande dei tre appartamenti) per una serie di motivi che vi risparmio. Si trattava allora di un rustico coi soli muri perimetrali. Tutto è stato scritto alla buona con una biro su un foglio di carta (che non so dove sia finito). Ma si sa, quando si tratta dei propri genitori e fratelli basta la parola no? O meglio dovrebbe bastare!
Qualche giorno dopo gli chiesi se era disposto a donarcele ma non si dimostrò disponibile (in realtà non disse chiaramente di NO ma lo lasciò supporre), gli dissi che ero disposto a chiedere un mutuo od un prestito per finirla in tempi rapidi (sono grande ho ed ho una certa urgenza di risolvere ? insieme alla mia compagna ? il problema casa) cosicché potevo affidare i lavori a muratori che si vi dedicassero a tempo pieno ma mi rispose che non era d?accordo, che quella casa (così come era stata iniziata più di venti anni fa) la voleva finire lui anche se questo avrebbe allungato un po? i tempi. Gli offrii il mio aiuto dedicandomi ai lavori più pesanti (ad esempio le tracce sui muri per far passare gli impianti idraulico ed elettrico) senza dimostrare il minimo apprezzamento ma, al contrario, dicendomi che lo ostacolavo nei lavori. Promise che ci si sarebbe dedicato e che ci avrebbe pensato lui all?acquisto del materiale. Non avevo altra scelta che iniziare i lavori con lui e così feci. Da allora la mia ?Via Crucis?: mi sono trovato nella condizione di dover concordare con lui tutto, anche se avessi dovuto piantare un chiodo nel muro. Dedicava alla casa solo i ritagli di tempo e pur godendo di una buona pensione non rinunciava neanche a quei lavoretti in nero che gli fruttavano 15 euro in una intera giornata. I lavori voleva farli in modo approssimativo (per risparmiare un euro rinunciava ad una presa) e quando io spendevo dei soldi per acquistare qualcosa, per lui, ovviamente, erano soldi buttati. Come Water ha preferito utilizzare un tazza usata procurata sul ciglio di una strada; pur avendo io dedicato alla casa tanto tempo ed energie mi accusa di non aver fatto nulla. E nelle discussioni snervanti che avevo per convincerlo a mettere un rubinetto generale all?ingresso dell?impianto idraulico piuttosto che una presa in più accadeva questo: un giorno la casa sembrava mia, il giorno dopo era anche un po? sua, il giorno dopo ancora era più sua che mia, il giorno dopo avrei dovuto cercarmi un'altra casa, il giorno dopo ridiventava di nuovo tutta mia.
Un autentico strazio, al punto da preferire che in passato mi avesse detto chiaramente che non era minimamente disposto a darmela. Ma questo a parole non me lo ha mai detto chiaramente, anzi, messo alle strette non esitava a dire che non c?erano dubbi sul fatto che la mansarda fosse mia. Mi ricordavo che in passato mi aveva fatto firmare il CONDONO (era una casa abusiva) per ottenere degli sgravi fiscali e che da tanti anni lui e mio zio ne parlavano come di una casa costruita per i figli. Cosa potevo fare? Attribuivo a questo atteggiamento una buona dose di arterosclerosi e cercavo delle spiegazioni che lo giustificassero (è difficile parlare così del proprio padre) ma nel tempo mi sono reso conto che nel suo atteggiamento c?era ingenerosità, scarso affetto, mancanza di chiarezza e trasparenza; avvolte ho pensato che volesse mettermi nella condizione di andarmene senza che si assumesse la responsabilità di un gesto che lo avrebbe messo in cattiva luce. Insomma, uno schifo. Forse proprio questo mi ha ferito ed esasperato dippiù: la scarsa trasparenza!
Vi dico questo, e scusate di nuovo per la lunghezza di questa e-mail, non per parlare male di mio padre (non mi interessa farlo e lo trovo anche avvilente) ma solo per farvi della situazione un quadro più chiaro.
In quella casa i lavori sono ancora da finire, manca il pavimento, gli infissi (ce ne sono alcuni provvisori che mi hanno permesso di trascorrerci l?estate scorsa) e tanto ancora; si tratta insomma di lavori abbastanza costosi, comunque più costosi rispetto a quelli fatti insieme fin d?ora. Sarei ben felice di chiedere un prestito e finirli ma non so se ne vale la pena.
In occasione dell?ultima litigata sono arrivato a dirgli che quella casa poteva tenersela, che se era davvero disposto a darmela volevo la sua firma su un pezzo di carta e avrei pensato io a finire i lavori esonerandolo da qualsiasi impegno o spesa (che spesso mi rinfacciava).
Su pressioni di mia madre (che non ha un gran potere decisionale ma, questa volta, credo si sia imposta) si è offerto di firmarmi qualsiasi documento che potesse rassicurarmi. Potrei coglierla come una novità positiva, come una buona opportunità, ma ho paura che sia solo una momentanea resa e che il gioco al massacro continuerà.

Vi chiedo:
- Chi devo contattare? Un avvocato, un geometra?

- Starei al riparo da minacce del tipo ?Se non fai come io ti dico, così e cosà, te ne vai da questa casa??

- Se la situazione generale non dovesse venire chiarita, i miei cugini (coi quali non ho un rapporto idilliaco e che vivono col loro padre una situazione analoga alla mia) potrebbero avanzare pretese anche sulla mia mansarda visto che non sono state create (ne so se legalmente è possibile) 6 unità immobiliari? I miei fratelli non sono al momento molto interessati: uno è troppo piccolo, l?altro si è sistemato a casa della compagna.

- Potete dirmi se avete sentito parlare di casi simili al mio?

Ciao e grazie di cuore a chi vorrà aiutarmi rispondendomi.

PS: Se avessi i soldi o un buono stipendio sicuro, ovviamente, mi sarei già tolto dalle palle.

PS2: Se non esistesse un modo per risolvere questa situazione io e la mia compagna dovremmo fare salti mortali per poterci permettere un buco (rischiando di rinunciare quindi alla idea di avere un figlio). Ovviamente anche questa ultima decisione sarebbe preferibile se non ci sono possibilità di chiarimento.

PS3: Non ho letto neanche i vostri post al momento ma ero troppo preso ad esporre il mio problema, scusate.
  • charlie.41
    0
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    Domenica 19 Febbraio 2006, alle ore 13:12
    Ho letto il tuo "lungo post". Ti assicuro che la tua situazione non è affatto rara. L'unica cosa da fare è convincere fermamente tuo padre a procedere alla Donazione della casa e mi pare che da quanto ho capito, ora è disponibile. Per tranquillizzarlo ulteriormente gli puoi dire di donarti solo la nuda proprietà e non l'usufrutto. Portalo dal Notaio!
    Da quanto hai raccontato,non vedo alternative.
    Ciao.

  • tartarugae
    0
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    Lunedì 20 Febbraio 2006, alle ore 07:59
    Ciao io ti sconsiglio la donazione, in quanto alla fine tutte le donazioni finiscono sempre nel compendio ereditario, quindi in pratica è come se non ti avesse donato nulla. Rischi di spendere tanti soldi dietro ad una casa che poi potrebbe andare in mano ai tuoi fratelli. Diverso sarebbe il caso in cui andaste tutti e 4 dal notaio e tuo padre facesse una scritta dove dice che lascia tot a te, tot a x e tot a y e dove voi controfirmate che accettate e che rinunciate anche in futuro alla parte donata ai vostri fratelli. Però non credo che tuo padre accetterà. Sinceramente col carattere che ho io avrei già trovato un buco da un'altra parte, meglio un buco tranquillo, dove puoi fare i lavori come vuoi te (in fondo è casa tua!!!), tanto poi un domani la tua parte la erediterai comunque. Prova piuttosto a metterti d'accordo coi tuoi fratelli, siete 3 contro 1, fate ragionare vostro padre!

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 20 Febbraio 2006, alle ore 09:14
    Hai provato a pensare in che situazione vi troverete a vivere tu e la tua compagna anche se la spunti sulla mansarda?
    Proprio non ce la fate con un affitto? Secondo me ci guadagnereste in tranquillità. E comunque un terzo di quella casa te lo ritroverai un domani....

    Ciao
    Monia

  • charlie.41
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 20 Febbraio 2006, alle ore 09:52
    Che tutte le donazioni siano inutili perché finiscono nell'asse ereditario ed è come se non ti "avesse donato nulla" non è vero.
    Se il il valore della donazione non intacca la legittima spettante agli altri eredi (come risulta dal post), la donazione è valida eccome! Nessuno mai ti potrà espropriare della mansarda di cui sei donatario. Nel caso invece il valore fosse maggiore, al limite si dovrà operare un conguaglio monetario a favore degli altri eredi sempre ferma restando la tua proprietà del bene donato.

  • giacuratolo
    0
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    Lunedì 20 Febbraio 2006, alle ore 17:32
    Se questa casa non ci fosse come avresti fatto? in un qualche altro modo, di sicuro non saresti finito per questo.
    sono d'accordo sulla precarietà del lavoro, oggi non abbiamo le opportunità, e per il figlio ti consiglierei di aspettare il + possibile.
    io sono andato via di casa e non avevo con me praticamente nulla di nulla, a casa avrei potuto, forse, un giorno avere qualcosa di analogo al tuo, ma senza chiarezza, senza trasparenza, in una continua situazione di tensione, dove tu sei lì che aspetti di avere qualcosa e te ne viene chiesto in cambio sempre di +, economicamente e di salute. ora, quel poco che ho, mi basta e sono tranquillo.
    ora tu dici che potresti chiedere un prestito, ma sulla base di cosa ti verrebbe concesso? voglio dire che se hai i requisiti per prenderlo li li hai anche per prenderlo in un'altra situazione.
    è difficile giudicare o consigliare in queste situazioni ma cercherei davvero una strada per fare senza di lui. pensa: e se tuo padre non ne fosse il proprietario ma solo affittuario?

  • massetto
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 20 Febbraio 2006, alle ore 21:37
    Ciao a tutti. Grazie di cuore per le risposte, cercherò di leggerle con attenzione e di fare tesoro dei vostri suggerimenti, come avrete capito non sono affatto esperto in questioni legati? ne avrei mai pensato di dovermene occupare per una questione del genere.

  • massetto
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 20 Febbraio 2006, alle ore 21:44
    Ho letto il tuo "lungo post". Ti assicuro che la tua situazione non è affatto rara. L'unica cosa da fare è convincere fermamente tuo padre a procedere alla Donazione della casa e mi pare che da quanto ho capito, ora è disponibile. Per tranquillizzarlo ulteriormente gli puoi dire di donarti solo la nuda proprietà e non l'usufrutto. Portalo dal Notaio!
    Da quanto hai raccontato,non vedo alternative.
    Ciao.

    Ciao Charlie, grazie per aver pazientato nella lettura e per il consiglio che mi hai dato. Che un problema come il mio sia capitato anche ad altri mi è almeno in parte di conforto: non mi fa sentire un marziano.
    Una cosa non colgo del tuo suggerimento. A me non interessa tanto il ?possesso? in se della casa, ma la possibilità di poterci stare tranquillamente senza essere potenzialmente a rischio di ripicche o ricatti. Forse non sarebbe meglio ottenere, al contrario, l?usufrutto e lasciargli invece la nuda proprietà?
    Se non sbaglio con l?usufrutto viene riconosciuto legalmente il totale godimento del bene. Che ne pensi? Grazie di nuovo.

  • massetto
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 20 Febbraio 2006, alle ore 22:18
    Sinceramente col carattere che ho io avrei già trovato un buco da un'altra parte, meglio un buco tranquillo, dove puoi fare i lavori come vuoi te (in fondo è casa tua!!!), tanto poi un domani la tua parte la erediterai comunque.


    Grazie molte per la tua risposta. E? vero quello che dici, ma per andarmene devo essere sicuro che non ci siano più reali possibilità. Mio padre ha voluto parlarmi proprio ieri, sembrava sinceramente dispiaciuto dei miei dubbi e mi ha scongiurato di togliermeli dalla testa ribadendomi che è disposto a firmarmi qualsiasi documento che possa tranquillizzarmi. Non posso pensare che mi stia prendendo per il culo. Almeno voglio provarci.

    io ti sconsiglio la donazione, in quanto alla fine tutte le donazioni finiscono sempre nel compendio ereditario, quindi in pratica è come se non ti avesse donato nulla. Rischi di spendere tanti soldi dietro ad una casa che poi potrebbe andare in mano ai tuoi fratelli.

    Come potrebbe accadere una cosa del genere; ad un singolo figlio non vengono riconosciuti diritti ereditari?


    Diverso sarebbe il caso in cui andaste tutti e 4 dal notaio e tuo padre facesse una scritta dove dice che lascia tot a te, tot a x e tot a y e dove voi controfirmate che accettate e che rinunciate anche in futuro alla parte donata ai vostri fratelli.
    Non è anche questa una donazione? Il fatto che si firmi in quattro da maggior valore alla donazione. Se ? riguardo la mansarda - firmasse solo lui, ciò non avrebbe valore legale?

    Però non credo che tuo padre accetterà?
    Ho anche io questo presentimento, vedremo. Tu parli per esperienza più o meno diretta?


    Ciao e grazie di nuovo.

  • massetto
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 20 Febbraio 2006, alle ore 22:35
    Hai provato a pensare in che situazione vi troverete a vivere tu e la tua compagna anche se la spunti sulla mansarda?
    Proprio non ce la fate con un affitto? Secondo me ci guadagnereste in tranquillità. E comunque un terzo di quella casa te lo ritroverai un domani....

    Ciao
    Monia

    Ciao Monia, tu pensi che neanche qualora avessi in mano il documento giusto riuscirei a stare al riparo da possibili ingiustizie o prevaricazioni? Dovrebbe essere sicuramente più imbarazzante e difficile per mio padre invadere la mia sfera privata? Anche perché il documento non avrebbe solo un valore legale ma testimonierebbe il suo impegno a garantirmi in quella casa una serena esistenza. Alle brutte potrei affittarla e, con il ricavato dell?affitto, contribuire al pagamento di un mutuo o di un altro affitto.
    Che ne pensi?
    Grazie tante.

  • massetto
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 20 Febbraio 2006, alle ore 22:48
    Che tutte le donazioni siano inutili perché finiscono nell'asse ereditario ed è come se non ti "avesse donato nulla" non è vero.
    Se il il valore della donazione non intacca la legittima spettante agli altri eredi (come risulta dal post), la donazione è valida eccome! Nessuno mai ti potrà espropriare della mansarda di cui sei donatario. Nel caso invece il valore fosse maggiore, al limite si dovrà operare un conguaglio monetario a favore degli altri eredi sempre ferma restando la tua proprietà del bene donato.

    Se, come credo, si tratta di una unica unità immobiliare, questo potrebbe invalidare la donazione di una singola parte (la mansarda appunto) dell'intera casa? E' necessario procedere, prima della donazione della mansarda, alla suddivisione in tre unità immobiliari?
    Ciao e Grazie

  • massetto
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 20 Febbraio 2006, alle ore 23:04
    Ora tu dici che potresti chiedere un prestito, ma sulla base di cosa ti verrebbe concesso? voglio dire che se hai i requisiti per prenderlo li li hai anche per prenderlo in un'altra situazione.
    Pagare delle rate per far fronte ad un prestito di 15.000 euro (credo che potrebbe essere sufficiente) non è come avere un mutuo sulle spalle di 150.000 euro

    è difficile giudicare o consigliare in queste situazioni ma cercherei davvero una strada per fare senza di lui. pensa: e se tuo padre non ne fosse il proprietario ma solo affittuario?
    In che senso "affittuario"?

    ...avrei potuto, forse, un giorno avere qualcosa di analogo al tuo, ma senza chiarezza, senza trasparenza, in una continua situazione di tensione, dove tu sei lì che aspetti di avere qualcosa e te ne viene chiesto in cambio sempre di +, economicamente e di salute
    Quelli di cui parli sono proprio i miei timori. Se i miei tentativi di definire la situazione dovessero fallire, l'alternativa (un'altra casa) sarebbe obbligata ed io mi impegnerei a realizzarla senza tentennamenti, con la consapevolezza di fare la cosa giusta.

    Ciao e grazie

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 21 Febbraio 2006, alle ore 08:14
    Buongiorno,
    quello che voglio dire è che se all'interno di una famiglia si creano delle tensioni, specialmente se per questioni di proprietà o economiche, secondo me poi è difficile vivere fianco a fianco serenamente....ignorandosi.
    Non voglio offendere nessuno, ma il comportamento attuale di tuo padre sinceramente non mi fa escludere qualche ripicca in futuro o quache atteggiamento non proprio limpido. Comunque se pensi che sia la cosa giusta, parlo da un punto di vista morale ed emotivo e non legale, vai avanti nella tua battaglia e poi al limite come dici tu l'affitti.
    In ogni caso tieni presente che anche affittare un appartamento non è cosa facile e non è poi neanche chissà quale guadagno. Ma questo è un altro discorso.
    In bocca al lupo...
    Monia

  • tartarugae
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 21 Febbraio 2006, alle ore 08:37
    Scusami ma io non ho ben capito, l'immobile non è ancora suddiviso in 3 unità separate??

    "Se, come credo, si tratta di una unica unità immobiliare, questo potrebbe invalidare la donazione di una singola parte (la mansarda appunto) dell'intera casa? E' necessario procedere, prima della donazione della mansarda, alla suddivisione in tre unità immobiliari?
    Ciao e Grazie"

    Praticamente la parte di tuo padre risulta essere un'unica soluzione abitativa? E come fa a intestarti solo la mansarda? Inoltre, se anche tuo padre accettasse, come monialele mi sento di dirti che non sempre la proprietà ti garantisce la tranquillità. Mi spiego meglio: non è detto che tuo padre dandoti la casa ti lasci anche in pace, sai certi discorsi tipo "se non era x me erano in mezzo alla strada..." oppure "la casa era la mia gliel'ho data io..." come se fosse stato un regalo... sono discorsi guarda che ho già sentito, e che non ti consentono di vivere la tua casa come TUA, anche se è intestata a te e anche se sai di averci messo i tuoi soldi e il tuo sudore. Poi è ovvio, se pensi che lui si sia rasserenato e che mai potrebbe fare certi smaroni allora vai tranquillo...

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