Pagamento lavori
Buongiorno a tutti, io ho necessità di avere un consiglio in merito ad un problema che mi è stato esposto da una mia cliente.
La mia cliente è proprietaria, insieme ad altre due persone, di uno stabile dei primi dell'ottocento. Nel 2007 tutti i proprietari hanno presentato una DIA per alcuni interventi di sistemazione del fabbricato (tetto, murature ecc....). A seguito di questa DIA, i condomini hanno fatto un regolare contratto d'appalto con una impresa locale per eseguire le opere in progetto; tale contratto è stato stipulato per le opere previste nel progetto e per un importo di circa 90.000,00 ?.
Con l'avanzare dei lavori, il D.L. redige due varianti al progetto iniziale (inserendo nuove lavorazioni); dal momento che le varianti riguardavano interventi alle struttre portanti (murature ecc...), ma che interessavano esclusivamente l'appartamento di uno dei condomini, alla mia cliente è stata richiesta la firma per la DIA, ma in realtà non le è mai stato detto che gli ulteriori oneri sarebbero stati addebitati proporzionalmente anche a lei..... inoltre, non è mai stato aggiornato il contratto d'appalto con l'inserimento delle nuove opere.
Una volta conclusi i lavori, l'impresa esecutrice trasmette alla mia cliente la fattura per il pagamento dei lavori extra derivanti dalle varianti... la mia cliente non ha pagato tali somme, forte del fatto che non ha mai sottoscritto alcun contratto aggiuntivo con l'impresa stessa (ma ha solamente firmato la DIA per l'esecuzione delle opere di variante).
Oggi, il D.L. chiede alla mia cliente di sottoscrivere la comunicazione di fine lavori per chiudere l'iter amministrativo della DIA.
La mia domanda è questa:
se la mia cliente firma la fine lavori della DIA, asseverando insieme al D.L. ed ai condomini che i lavori sono ultimati (compresi quelli di variante), può essere inteso questo come una forma di accettazione delle opere che l'impresa ha eseguito extra-contratto? può, quindi, l'impresa muoversi contro la mia cliente per pretendere le somme richieste?
Spero che sia riuscito a far comprendere il mio dubbio e confido nel vostro aiuto.
Grazie.
La mia cliente è proprietaria, insieme ad altre due persone, di uno stabile dei primi dell'ottocento. Nel 2007 tutti i proprietari hanno presentato una DIA per alcuni interventi di sistemazione del fabbricato (tetto, murature ecc....). A seguito di questa DIA, i condomini hanno fatto un regolare contratto d'appalto con una impresa locale per eseguire le opere in progetto; tale contratto è stato stipulato per le opere previste nel progetto e per un importo di circa 90.000,00 ?.
Con l'avanzare dei lavori, il D.L. redige due varianti al progetto iniziale (inserendo nuove lavorazioni); dal momento che le varianti riguardavano interventi alle struttre portanti (murature ecc...), ma che interessavano esclusivamente l'appartamento di uno dei condomini, alla mia cliente è stata richiesta la firma per la DIA, ma in realtà non le è mai stato detto che gli ulteriori oneri sarebbero stati addebitati proporzionalmente anche a lei..... inoltre, non è mai stato aggiornato il contratto d'appalto con l'inserimento delle nuove opere.
Una volta conclusi i lavori, l'impresa esecutrice trasmette alla mia cliente la fattura per il pagamento dei lavori extra derivanti dalle varianti... la mia cliente non ha pagato tali somme, forte del fatto che non ha mai sottoscritto alcun contratto aggiuntivo con l'impresa stessa (ma ha solamente firmato la DIA per l'esecuzione delle opere di variante).
Oggi, il D.L. chiede alla mia cliente di sottoscrivere la comunicazione di fine lavori per chiudere l'iter amministrativo della DIA.
La mia domanda è questa:
se la mia cliente firma la fine lavori della DIA, asseverando insieme al D.L. ed ai condomini che i lavori sono ultimati (compresi quelli di variante), può essere inteso questo come una forma di accettazione delle opere che l'impresa ha eseguito extra-contratto? può, quindi, l'impresa muoversi contro la mia cliente per pretendere le somme richieste?
Spero che sia riuscito a far comprendere il mio dubbio e confido nel vostro aiuto.
Grazie.
Da quel che si evince, i lavori riguardavano esclusivamente parti comuni dell'edificio tali da far sì che la DIA sia stata presentata da tutti tre i condomini e non separatamente.
Se le varianti sono state congolbate nella suddetta DIA c'é altrettanto da presupporre che continuassero a riguardare parti comuni e che sia stato necessario apportarle per il bene di tutti, a prescindere dal fatto che siano state realizzate all'interno di un solo appartamento.
Se é così la faccenda, allora trovo personalmente giusto che anche la tua cliente contribuisca a queste nuove spese.
Se invece la variante non fosse stata necessaria alla "causa comune" ma fosse stata realizzata per espresso desiderio di un altro condomino seppur su strutture portanti comuni (esempio: apertura di passaggio in un muro portante tra un locale all'altro per collegare gli stessi) allora la cosa é a mio parere differente, perché si é approfittato di una DIA aperta per apportare/regolarizzare varianti private.
In merito alla firma ed alla implicita accettazione delle varianti eseguite, ritengo che la tua cliente si sia già "compromessa" firmando la variante DIA e cioé di fatto autorizzando l'esecuzione delle stesse.
La firma di fine lavori rappresenta l'avallo al fatto che l'impresa ha finito i lavori, come detto già accettati però in sede di precedente firma.
La leggerezza sta nel fatto di non aver chiesto un preventivo per le varianti ma la scorrettezza sta nel DL e nell'impresa che non hanno sottoposto un preventivo per i lavori di variante.
Questo é ovviamente un mio parere, che vorrei però fosse supportato soprattutto da Nabor, avvocato in Milano!
Ciao, io non ritengo che l'aver sottoscritto la DIA per la varianti avalli automaticamente i lavori extra svolti, ma penso che si debba guardare anche al contenuto formale e sostanziale del contratto d'appalto. I singoli lavori extra dovevano essere specificamente autorizzati dai singoli condomini committenti?
Innanzitutto voglio ringraziarvi per le risposte.... l'efficienza di questi mezzi di comunicazione è data principalmente dalla gente come voi!!!!!!!
@nabor: il contratto di appalto prevedeva che eventuali lavori da effettuare che non fossero già previsti nel contratto stesso, dovevano essere oggetto di approvazione da parte dei committenti... penso sia una descrizione un pò generica e che lascia adito a più interpretazioni............- Ringrazio vick e ribadisco che, a mio modesto avviso, è un po' dura sostenere che la signora in questione abbia firmato la DIA pur essendo contraria all'esecuzione dei lavori !
Potrebbe aver firmato per non ostacolare la prosecuzione della pratica, ma allora avrebbe dovuto manifestare subito le sue perplessità in previsione di un incremento di spesa.
Magari sapere quali sono stati nello specifico i lavori di variante, potrebbe aiutare a capire la giusta attribuzione economica delle nuove opere...ciao - Ritengo che ci siano margini per formulare eccezioni di fatto e diritto, almeno parziali, alle pretese di controparte...nella consapevolezza che l'obiettivo è quello di conciliare, evidentemente. Le contestazioni suggerisco di sollevarle subito, e formalmente, di questi tempi un Decreto Ingiuntivo immediatamente esecutivo è sin troppo facile subirlo....
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