Salve a tutti,
Scusate se ogni tanto mi ritrovo a chiedere consigli.
Tra qualche giorno a casa mia inizieranno i lavori per la realizzazione di un nuovo sistema fognario, quello esistente, vetusto, realizzato con tubature di cemento risulta otturato, scollegato e collassato in diversi punti, oltre a scaricare a cielo aperto a ridosso di una scarpata.
Tale situazione ha comportato infiltrazioni all?interno di locali situati al piano terra di mia proprietà.
Alla realizzazione dell?opera parteciperemo in tre, io e due miei vicini che usufruiscono della stessa fognatura.
Per l'esecuzione dei lavori sono stati presentati dalla ditta appaltatrice due progetti:
Progetto A) comporta il passaggio delle tubature (sia per acque chiare che scure) in esterno all?abitazione sul giardino della casa mia proprietà.
Progetto B) comporta un passaggio delle tubature (sia per acque chiare che scure) per un breve tratto all?interno di un locale di mia proprietà per una lunghezza di circa 4m.
Entrambi progetti prevedono l'istallazione di una Imhoff per 18/20 persone con conseguente dispersione a terra (strutture attualmente inesistenti) su di un terreno adiacente la casa sempre di mia proprietà.
La logica dice... ?via le acque da dentro casa?, ed è una regola sana, in questo caso però subentrano una serie di fattori che incidono sulla realizzazione dell?opera:
1) Il passaggio esterno comporta anche la rivisitazione delle grondaie e del loro incanalamento, problematica che verrebbe a mancare se le suddette tubazioni passero per quel breve tratto all?interno della mia abitazione (andando a sostituire, di fatto, la vecchia tubatura, raccordandosi alla perfezione con i discendenti già esistenti).
2) Il passaggio all?esterno comporterebbe una maggiore quantità di tubi e diramazioni sotto il mio giardino, mentre il passaggio per il breve tratto interno consentirebbe una realizzazione più essenziale e lineare.
Alla luce di ciò io sarei più propenso per la soluzione (B, quella con un minimo passaggio interno). Uno dei vicini però si oppone , minacciando di non partecipare ai lavori perché:
1) Vorrebbe eliminare qualsiasi forma di servitù all?interno della mia abitazione (accollandosi però quelle esterne radenti i muri di casa - dico io!-).
2) Ritiene troppo oneroso il ripristino dei luoghi interessati al passaggio delle tubazioni ( luoghi di fatto già danneggiati delle acque comuni).
3) Non avendo partecipazioni di proprietà sul tetto che ospita le su-dette grondaie si tira fuori dal riallaccio di queste ultime, dichiarando che le problematiche derivanti dal ridisegnare completamente il percorso delle tubazioni non lo riguarda.
Fatta questa?piccola premessa?, posso io "fondo servente" riservarmi (almeno) di scegliere tra le due proposte quella che a mio avviso risulta meno gravante per la mia proprietà?
Vi ringrazio dell?attenzione