Buon giorno a tutti.
Ho sottoscritto un preliminare di compravendita immobiliare. Sono la parte promissaria venditrice. L'immobile posto in vendita, visto e gradito così com'è dal promissario acquirente, edotto anche sulle superfici e sui volumi esistenti, è stato costruito prima del 1° settembre 1967 (probabilmente nel 1954 se non prima) e non sono state fatte opere che necessitassero di licenza o concessione edilizia e in tal senso la sottoscritta ha reso e sottoscritto dichiarazione nel "compromesso". Ora, allo scadere della data fissata per il rogito, parte promissaria acquirente mi comunica che non è stata reperita alcuna documentazione presso il Comune attestante valida licenza edilizia o quant'altro ma solo un antico progetto del 1954 che presenta delle difformità rispetto allo stato reale. La documentazione catastale invece è corretta e rappresenta pienamente lo stato di fatto. La parte promissaria acquirente chiede una (consistente) revisione del prezzo concordato per la vendita poiché l'immobile non è conforme alle normative in materia edilizia paventando in capo alla sottoscritta la responsabilità per inottemperanza al contratto ...
La domanda è la seguente: ai sensi della legge del 28 febbraio 1985 il notaio può redigere atti di compravendita immobiliare per immobili costruiti antecedentemente al settembre 1967 anche in mancanza di documentazione edilizia purché venga resa dichiarazione sostitutiva di atto notorio dal proprietario circa la data di edificazione dell'immobile. Tuttavia se sussistono mancanze documentali (es. valida licenza edilizia sapendo che fin dal 1942 questa era obbligatoria nei centri abitati) il promissario venditore incorre nelle responsabilità personali previste per l'inottemperanza al contratto?
Grazie a chi mi risponderà!