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2010-02-24 17:40:42

Lavori non a regola d'arte:devo pagare tutto?


Fedem80
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16 Febbraio 2010 ore 16:18 19
Si tratta di lavori inerenti la ristrutturazione di un immobile, riguardanti la copertura di un tetto. I lavori effettuati non sono stati ritenuti a regola d'arte da parte del direttore dei lavori, il quale lo ha fatto presente alla ditta esecutrice, a mezzo di una relazione fotografica dettagliata minuziosamente, anche sulle modifiche da farsi.In sostanza il percorso dell'acqua piovana non porta quest'ultima direttamente in gronda per l'espulsione, ma passa dalla guaina(sotto termomanto e tegole) che, montata in maniera errata, in taluni punti, favorisce la penetrazione dell'acqua proprio sotto la guaina, visibile anche ad occhio nudo.Risultato ottenuto? A dire del costruttore i lavori andavano fatti così perché lui è un professionista del mestiere, io no. Purtroppo non abbiamo fatto nessun contratto ne scrittura privata in merito, come posso far vantare i miei diritti? Ho provato anche a contestare sui tempi di costruzione, che da 2 sono arrivati a 10mesi, ancora da terminare. Come posso io dimostrare ciò se non abbiamo nessun contratto scritto? Ovviamente è stato tutto un accordo verbale, ma il grande professionista s'è negato tutto, asserendo che nulla è scritto. Dal canto mio gli ho imputato il danno quantificandolo, a seguito di preventivo con altra ditta, nella restante somma che, a saldo lavori, avrei dovuto dargli, ma non ho intenzione di fare.
C?è qualcosa che mi permetterebbe di avere ragione? o noi consumatori siamo bravi solo ad accontentarci dei pasticci degli altri,mettendo le mani al portafogli? Non vorrei oltre al danno dei lavori fatti male anche la beffa di doverli pagare!!!
aiutatemi...
  • nabor
    0
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    Martedì 16 Febbraio 2010, alle ore 17:07
    Ciao, atteso che non esiste un contratto d'appalto (male!), controparte quale documentazione esibisce per essere pagato?

  • archibagno.it
    0
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    Mercoledì 17 Febbraio 2010, alle ore 08:49
    Chiedo scusa,

    ma com'è possibile il rifacimento di un tetto, con di mezzo un direttore lavori ed addirittura un'impresa, senza evr stipulato un contratto?


    Spero che la DIA sia almeno stata presentata...

  • fedem80
    0
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    Mercoledì 17 Febbraio 2010, alle ore 14:37
    Per quanto concerne a DIA è tutto a posto,.
    Non vi è nulla di scritto con il costruttore perché prima dei lavori era un mio amico...!!
    ho preferito lui ad altri proprio per questo..
    Ovviamente neppure lui potrà rivendicare nulla, ma se poi si finisce in giudizio, non è pure peggio?Verra un perito a valutare i lavori che sicuramente se si osserveranno tutte le norme e tutti i computi volumetrici risulterà superiore alla cifra pattuita in partenza anche se non mi ha regalato certo nulla, anzi addirittura dei lavoretti, tipo mettere piastrelle in 3x1.5 metri e realizzare 1 muretto di un metro, materiale a mie spese, mi ha chiesto dei soldi in più!!-Vuole fare il furbo, infinocchiandomi caratteristiche di lavori e materialia cui io ovviamente non posso controbattere.Addirittura voleva pavimentare i balconi su quelli vecchi, senza prima smantellarli, dicendomi che sarebbe stato un lavoro migliore poichè non si andava a toccare la vecchia impermeabilizzazione, efficiente da 30 anni. ha provato a minacciarmi menzionando avvocati e tribunali pur di riavere i soldi che non gli spettano, io ho l'impermezbilizzazione del tetto che fa acqua dentro!!Comunque volevo sapere a cosa andrò in contro se mi rifiuto di pagarlo. So bene che non essendoci accordi scritti (contratti) posso giocare duro anch'io ma cosa devo fare?

  • archibagno.it
    0
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    Mercoledì 17 Febbraio 2010, alle ore 16:41
    Guarda qui si tratta di un problema di carattere LEGISLATIVO, provo a spostarti in quella sezione.

    A parte tutto, se lui non ha in mano nulla di firmato, in teoria non potrebbe nemmeno rivalersi in alcun modo per i soldi.

    Qundi sempre teoricamente potresti dire che tu non hai mai chiesto a lui di effettuare certi interventi...

    A parte che, se poi lui emette fattura a tuo carico, credo che la prassi poi, sia quella che tu sei obbligato a pagare (ma credo solo se c'è qualcosa di firmato prima), poi chiedi i danni legalmente, quindi perito e poi tribunale, ma ci sono dei professionisti molto più ferrati di me in materia, che sicuramente ti daranno le giuste dritte, le mie sono solo congetture...

    BUONA FORTUNA...

  • nabor
    0
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    Mercoledì 17 Febbraio 2010, alle ore 16:45
    Direi che, in assenza d'un contratto e/o d'un capitolato, anche lui ha seri problemi d'onere della prova...potreste chiedere un ATP (accertamento tecnico preventivo), demandando al CTU la conciliazione tra le parti.

  • minivip2001
    0
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    Mercoledì 17 Febbraio 2010, alle ore 17:06
    Ciao... sono nuovo del forum.... ma non del mestiere....... ho letto che nel lavoro eseguito non c'è nessun contratto firmato..... bene... visto questo... io procedere così....... Si prende l'imprenditore... e gli si fa notare semplicemente.. che il lavoro non è eseguito a regola d'arte..... per questo motivo non si paga...... fine.... la soluzione è " ho si chiama un'impresa a sistemare il tutto.... e il costo verra scalato dal conto del lavoro precedenremente eseguito.... chiaramente indicando anche il disagio e i danni eventualmente ottenuti con infiltrazioni d'acqua...... oppure si continua di comune accordo: cioè l'imprenditore aggiusta e voi pagate....... P.S. è una causa indifendibile.... se piove dentro il lavoro è fatto male.... non ci sono balle...
    Ciao.........

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Febbraio 2010, alle ore 17:33
    Il consiglio può essere efficace, ma espone a dei rischi: la consapevolezza dell'esistenza del vizio/difetto, infatti, fa decorrere prescrizione e decadenza, ai sensi degli artt. 1667 e 1669 c.c.

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Febbraio 2010, alle ore 18:22
    Intanto esiste un preventivo di spesa e dovra giustificare il perché dell'aumento,poi esistono anche contratti verbali e hanno lo stesso valore di quelli scritti,poi la legge impone che il costruttore esegua il lavoro richiesto se si il committente deve pagare,se no il committente deve chiedere i danni,qui si muove bene un avvocato ..........spero..........

  • fedem80
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Febbraio 2010, alle ore 18:43
    Attenzione, forse sono stato poco chiaro in precedenza...è tutto realizzao con fatture e bonifici dimostrabilissimi !!!è quanto non fatto che si dovrà dimostrare, ciò che è stato fatto si può provare, eccome!!!comunque vi ringrazio tutti per l'aiuto che mi state offrendo...

  • fedem80
    0
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    Giovedì 18 Febbraio 2010, alle ore 15:10
    Io pensavo a non pagare nulla al costruttore, ma per chiudere la DIA il geometra direttore dei lavori mi ha consigliato di realizzare una "liberatoria"per garanzia assoluta del consumatore per ciò che attiene ai pagamenti, per il costruttore per ciò che inerisce i lavori.Ovviamente se io non volessi pagarlo più, come faccio a fargli firmare ciò? Sarebbe utile fotografare lo stato dei luoghi/lavori fino a questo momento?non vorrerei successivamente il costruttore rivendichi lavori non da lui fatti. Interessante invece è la mia posizione, lui non potrà dimostrare il debito non avendo prove scritte..ma mi potrtà portare in tribunale?dicendo che il prezzo iniziale pattuito è diverso da quello che risulta dalle fatture...che vi assicuro non è poco,ma 5/6 del totale!!!!

  • nabor
    0
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    Giovedì 18 Febbraio 2010, alle ore 16:04
    Più tecnicamente, tu sei il committente, e dovreste sottoscrivere una quietanza a saldo, con rinuncia ai reciproci diritti..sull'aspetto probatorio, ribadisco quanto già scritto.

  • fedem80
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 18 Febbraio 2010, alle ore 16:55
    Sottoscrivere quietanza a saldo, con rinuncia ai reciproci diritti...esattamente....Ma lui vuole rinunciare solo ad i suoi doveri, vantando diritti..anzi minacciando con discorsi di tribunali ed avvocati!!

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 19 Febbraio 2010, alle ore 18:09
    Alllora, vale la pena tenere duro...chiedigli di esibire il DURC.

  • fedem80
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 22 Febbraio 2010, alle ore 11:45
    Ma cosa è questo DURC??

  • nabor
    0
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    Lunedì 22 Febbraio 2010, alle ore 16:38
    Il DURC è il documento unico di regolarità contributiva, che attesta, come dice il nome, la 'fedina' dell'impresa in tema di contributi previdenziali e assicurativi. Se aveste depositato una DIA, avresti dovuto produrre il DURC dell'impresa appaltatrice.

  • fedem80
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 22 Febbraio 2010, alle ore 17:41
    Non sapevo che si chiamasse così, cmq sì, ha prodotto un'autocertificazione attestante regolarità contributive/assicurative del personale operante. ma questo che c'entra con quanto prima detto?Lui è in regola...purtroppo!!solo che non vi è alcun accordo scritto...

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 23 Febbraio 2010, alle ore 17:09
    Scusa, ma come fai ad affermare che l'appaltatore è in regola, se ti ha prodotto un'autocertificazione? il DURC è rilasciato da un'Autorità terza..

  • fedem80
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 24 Febbraio 2010, alle ore 16:39
    Allora non ho inteso bene cosa volevi dirmi.
    Questo DURc sinceramente non credo di averlo visto passare tra le mani, me lo sarei ricordato..A questo punto, qualora lo richiedessi alla ditta appaltatrice, cosa dovrei fare nelle entrambe ipotesi, sia positive che negative??Posso evitare di andare a pagare la restante?oppure addirittura dovrei richiedere un risarcimento di qcsa?Mi sento con le mani legate e per giunta in balia delle sue celate arroganti volontà.
    Avrei tanta voglia di conoscere se sono nel ruolo giusto e se vi è qche stratagemma per concludere tutto senza dovergli nulla...anzi, magari farmi risarcire tutto quanto, danno compreso!!

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 24 Febbraio 2010, alle ore 17:40
    Per essere sintetici, chiedere all'impresa se è in regola con il DURC (ossia, con INPS, INAIL e Cassa Edile) serve a bloccare eventuali richieste di pagamento.

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