Buongiorno a tutti, vi spiego il mio problema; nel 2007 ho acquistato da un privato un' appartamento in villetta, nuovo appena costruito, l'aveva fatta realizzare da un' impresa edile per i figli ma poi per motivi suoi ha dovuto vendere l'immobile.
Quest' inverno (il secondo che trascorrevo in quest' abitazione) dopo l'ennesima bolletta del metano bella corposa mi sono insospettito sull' isolamento.
Ho spulciato la legge 10 allegata all' atto notarile e poi ho cercato di verificare in loco; con mia sorpresa ho scoperto quanto segue:
1-nei muri perimetrali (dove è previsto l'isolamento ad intercapedine) ci sono 4 cm di poliuretano espanso anzichè 3+3 tot. 6cm (verificato da un foro che ho nel muro per far passare il tubo di sfiato della caldaia)
2-in un muroi controterra tra il tavolato in forato e il muro in cemento armato c'è un' intercapedine d'aria di 6cm vuota anzichè piena d' isolante
3-sotto la soletta del mio appartamento MANCA completamente l'isolamento di 3cm previsto tra intonaco e travettini (verificato entrando da un tombino d'areazione nelle fondamenta e ho trovato i conci nudi e crudi senza nemmeno l'intonaco!!!)
...ho parlato con chi mi ha venduto l'appartamento ed è emerso che, la legge 10 è stata fatta da un termotecnico quando la casa era oramai finita per poter avere l'abitabilità dal comune e che (sempre la legge 10) è stata firmata dall' ingeniere direttore dei lavori e non dal termotecnico.
Adesso non sò più cosa fare; se rivalermi sul venditore (mi sembra più logico) o su chi altri; voi cosa mi consigliate???
...la mia idea è di richiedere un cappotto esterno per i muri perimetrali, un rivestimento inferiore della soletta (che è accessibile) e l'insuflazione di materiale isolante nell' intercapedine dei muri contro terra, per adeguare l'isolamento a quanto dichiarato nella legge 10 allegata all' atto notarile.