Foro per espulsione fumi cottura (cappa aspirante)

Dovresti informarti meglio con il progettista della tua "nuova" abitazione.

Le norme sono cambiate.

Ad esempio, quando la cucina (i fuochi) è dotata di controllo e spegnimento automatico della fiamma (termocoppia), non dovrebbe più essere obbligatorio il foro sulla parete in basso (o quantomeno più piccolo), anche ai fini del risparmio energetico e della classificazione energetica dell'immobile (recente obbligo).

Per ciò che riguarda la cappa, in commercio esistono delle cappe "filtranti" (a norma) che non necessitano nemmeno del tubo di evaquazione nelle particolari condizioni accennate sopra.
Tant'è vero che in molte nuove costruzioni non è nemmeno previsto il tubo di evaquazione fumi in quanto vengono previsti piani di cottura ad induzione anziché a fiamma.

Il consiglio è quello di informarti meglio sulle norme in vigore e soprattutto chiedere al progettista o D.L. della vostra abitazione.

Grazie per la risposta,

non è che avete qualche riferimento normativo a questo proposito? Era per questo che domandavo...

Mi stai dicendo che con fuochi a gas dotati di termocoppia non serve né il foro di entrata aria né quello di uscita? Mi sembra quantomeno improbabile (come si elimina il monossido prodotto dalla combustione, e come si sostituisce l'ossigeno consumato?). Se poi non servisse necessariamente un foro di uscita, e ne hanno provvisto uno, possono darmene uno di diametro a loro piacimento, anche una cannuccia?

Quanto a domandare al venditore (o progettista) se ha fatto le cose per bene, posso anche farlo, ma mi sembra un tantino superfluo (acquaiolo l'acqua è fresca??).

Saluti,
Paolo

Volendo fare riferimento alle norme UNI 7129, esse riportano testualmente le seguenti prescrizioni inerenti una lo scarico dei prodotti della combustione e l'altra la ventilazione dei locali:
1- (pag 9 - punto 2.5.1.1- Ubicazione) "Gli apparecchi di cottura devono sempre scaricare i prodotti di combustione in apposite cappe, che devono essere collegate a camini, canne fumarie, o direttamente all'esterno.
In caso non esista la possibilita' di applicazione della cappa e' consentito ecc. ecc................"
2- (pag 13 - punto 3.2.1 - aperture su pareti esterne del locale da ventilare) " Tali aperture devono rispondere ai seguenti requisiti (vedere esempio di realizzazione in fig. 4 nella stessa pagina):
a) avere sezione libera toatale netta di passaggio di almeno 6 cmq per ogni Kw di portata termica installata, con un minimo di 100 cmq;
b) essere realizzata in modo che le bocche di apertura, sia all'interno che all'esterno della parete, non possano venire ostruite.
c) essere protette con griglie , reti metalliche, ecc. in modo peraltro da non ridurre la sezione utile (di passaggio dell'aria) sopra indicata;
d) essere situate ad una quota prossima al livello del pavimento e tali da non provocare disturbo al corretto funzionamento dei dispositivi di scarico dei prodotti della combustione; ove questa posizione non sia possibile si dovra' aumentare almeno del 50% la sezione delle aperture di ventilazione.

Visto che nel tuo caso il tubo di evaquazione è presente con un diametro di circa 9 cm che ha una superficie di circa 64 cmq, risulta perciò insufficiente poiche' inferiore a 100 cmq stabilito dalla norma Uni.

Prima di iniziare una controversia informati presso il progettista, come ti ho detto sopra.

Salve,
per caso ha avuto poi modo di confrontarsi con il progettista?
Consideri che io mi sono ritrovato dopo la ristrutturazione con un buco al muro per la cappa di 6 cm....