Buonasera,
avrei bisogno di un consiglio per un problema legato a compravendita di immobili.
In breve mi è accaduto questo.
Sono un maresciallo dei Carabinieri in servizio a Roma, mia città di origine, dove sono stato trasferito dalla Calabria dopo 11 anni di servizio. Lì abitavo e li avevo acquistato un immobile nel 2000, contraendo un mutuo con la BNL di Cosenza. Ottenuto il trrasferimento, ho messo in vendita l?immobile e mi sono messo alla ricerca di un immobile a Roma e provincia, trovandone uno di gradimento e alla mia portata (diciamo così...!) a Bracciano. Con l?aiuto di un agenzia e del compratore, riesco ad ottenere un anticipo al compromesso fatto a dicembre 2006 di ? 20.000, pari alla porzione di mutuo che dovevo ancora estinguere con la promessa di mantenere la possibilità di occupare l?alloggio fino al Giugno 2007. Dopo aver chiesto alla BNL più vicina alla mia residenza, il conteggio della rimanenza e delle spese per l?estinzione del mutuo e la cancellazione dell?ipoteca, provvedevo al pagamento di quanto richiestomi in data 2 febbraio 2007, con l?assicurazione da parte della banca che tutto ciò che io avevo il dovere di fare per ottenere il fine prefissatomi, era sufficiente e che, per le pratiche successive, loro avrebbero avuto rapporti direttamente con il notaio incaricato dal compratore per il rogito. Nel frattempo procedo a stilare un compromesso per la casa di Bracciano e a guardarmi intorno per la stipula del mutuo per l?acquisto. I primi giorni di marzo 2007 vengo contattato dalla parte acquirente l?immobile , la quale mi comunicava che il giorno 15 marzo aveva fissato la data del rogito. In questo periodo mi contattava ripetutamente il notaio che doveva rogitare in Calabria dicendomi che non risultava che io avessi estinto il mutuo alla BNL e, solo dopo mie insistenze, si procurava di contattare il direttore della BNL , il quale gli forniva tutta la documentazione necessaria (almeno a suo dire). Intanto io decidevo di contrarre il mutuo con la Fineco, un po? per la convenienza, e parecchio per la serietà che questa banca on-line aveva sempre palesato, e non mi sbagliavo. L?incaricato di questa banca, essendo ormai il 10 marzo 2007, mi diceva che se io riuscivo a portare tutta la documentazione necessaria entro un paio di giorni, egli si sarebbe impegnato a farmi fare il rogito per l?acquisto entro il mese di marzo, così da conservare il tasso d?interesse corrente, in quanto, l?8 marzo 2007, vi era stato un aumento dello 0,25% che la Fineco avrebbe adottato solo allo scattare del mese successivo a quello dell?aumento (in poche parole ad aprile 2007). Fiducioso dell?impegno dell?impiegato Fineco e del fatto che il giorno 15 marzo, o giù di lì, avrei incassato i soldi della vendita, accettavo "la sfida". Porto in fretta tutta la documentazione e "sistemavo" Fineco. Andavo in Calabria e, all?atto della stipula del rogito, l?impiegato della "Unicredit" di Cosenza, mi dice che il bonifico a mio favore non può essere fatto in quanto dalla relazione del Notaio risulta che l?ipoteca precedente non è stata ancora cancellata e che avrei dovuto aspettare l?iscrizione dell?ipoteca di 2°grado sull?immobile, vale a dire minimo 11 giorni lavorativi e, in pratica, la perdita dei vantaggi offertimi dalla Fineco. Ho chiesto cosa avrei potuto fare, spiegando il mio problema. La risposta è stata che avrei dovuto presentare la documentazione notarile dell?avvenuta cancellazione dell?ipoteca. Con la collaborazione di conoscenti riesco a contattare la BNL di Roma e a far pervenire loro la documentazione necessaria, in quanto avevano problemi di archivio. Sollecitando tutti i giorni riesco ad ottenere che la lettera dalla BNL parta per il notaio che deve procedere, in data 19 marzo 2006. Il notaio fino al giorno 22 marzo 2007 mi diceva che non aveva ricevuto niente, ma prometteva di dare priorità alla mia pratica vista l?urgenza. Entro in possesso della documentazione notarile in data odierna dove si evince il timbro di entrata delle "Entrate" (scusi il gioco di parole). Contatto la Unicredit ed il notaio in Calabria e mando loro il fax, ma la Unicredit dice che non basta e che deve esserci il timbro della "conservatoria" da cui si evince che l?ipoteca è effettivamente stata cancellata. Ormai non c?è più nulla da fare, dovrò effettuare il rogito in Aprile 2007, con l?aumento. E pensare che in data 20 marzo 2007, l?impiegato della Fineco mi telefonava dicendomi che il mutuo era stato deliberato e che ora stava a me decidere la data!
Mi piacerebbe sapere se posso chiedere i danni a qualcuno per quanto avvenuto, alla luce del recente decreto "Bersani". O era semplicemente una "Missione Impossibile" quella che mi proponevo di realizzare!