Ho bisogno di un parere in un linguaggio a me comprensibile (come sapete fare voi) e non in avvocatesco....spero possiate aiutarmi...
A febbraio ho firmato un contratto per un pozzo che diceva che l'azienda poteva NON TERMINARE il lavoro, ed essere cmq pagata, nel caso in cui "si trovasse in una situazione in cui non avesse le possibilità tecniche per andare avanti" o nel caso in cui "caratteristiche di tipo geologico gli avessero impedito di proseguire coi lavori".
Ad un certo punto l'azienda, sostenendo (verbalmente) che ci fosse un problema geologico, ci ha comunicato che voleva interrompere il lavoro (e voleva essere pagata).
Noi, sicuri che l'azienda avesse combinato un casino e che quindi stesse dichiarando il falso, gli abbiamo richiesto, tramite telegramma registrato e documentato, di rilasciarci una dichiarazione in cui affermava che "caratteristiche di tipo geologico gli avevano impedito di lavorare" e poi se ne sarebbe potuto andare, lasciando intatto il lavoro fatto in modo che noi potessimo chiamare un tecnico a verificare la veridicità della sua affermazione...nel caso in cui avesse detto la verità l'avremmo pagato.
In mancanza di tale dichiarazione lo invitavamo a proseguire coi lavori.
L'azienda, in possesso delle chiavi del cancello, non solo non ha presentato nessuna dichiarazione e se n'è quindi andata senza motivo (quindi inadempiente al contratto(?)), ma se n'è andata smontando il cantiere E DISTRUGGENDO TUTTO IL LAVORO FATTO PER IMPEDIRCI DI CONTROLLARE!!
Da quel giorno non l'abbiamo più sentito ed abbiamo pensato che forse non ci avrebbe chiesto niente e si sarebbe accontentato dei 1000 euro di caparra che si era giù preso.
Ora abbiamo saputo, per vie traverse, che ci vuole presentare fattura (non si sa per quale importo ma insomma vuole essere pagato).
Ovviamente io non ho intenzione di farlo, il lavoro è stato interrotto e distrutto senza una motivazione e per me è inadempiente....anzi....gli chiederei anche i danni!!
Secondo voi che devo fare?