Nel '94 ho restaurato l'appartamento (3°p) disattivando lo scarico delle "acque bianche" ed utilizzando esclusivamente la colonna di scarico fecale molto più sicura per diametro. Accade ora che la colonna delle "acque bianche" all'altezza del manto stradale si sia completamente ostruita causando continue fuoriuscite d'acqua dal muro all'altezza dei raccordi. Preciso che non c'è un pozzetto di ispezione o una fossa biologica. I lavori per ripristinare la funzionalità della colonna hanno accertato che non si trattava di rotture, bensì di una ostruzione della stessa sotto il manto stradale, nella parte in cui il tubo è orizzontale e si collega alla rete fognaria comunale. Si è provveduto percio alla sostituzione di quel tratto di tubo ( circa m. 1,5). Faccio notare che questo era l'unico modo per pulire lo scarico in quanto, ripeto, non è presente nè un pozzetto di ispezione nè una fossa biologica. Ritengo plausibile il mio coinvolgimento nella ripartizione delle spese in caso di manutenzione straordinaria, come la rottura della colonna per vetustà o altre cause accidentali in quanto sono sempre comproprietario della colonna condominiale e, potenzialmente, ne potrei trarre una utilità. Ritengo viceversa di non dover assolutamente contribuire alla manutenzione ordinaria anche se questa consiste nella sostituzione di un pezzo di tubo, precisamente quello sotto il manto stradale, tra l'edificio e la rete fognaria cittadina che più facilmente si ostruisce in quanto - di fatto - svolge la funzione di fossa biologica, che non esiste, ed ha una pendenza inadeguata ad evitare il ristagno e l'accumulo di materiale. Ritengo, infine, che questa mia convinzione sia coerente anche con quanto è previsto nel caso di ripartizione delle spese tra locatore ed affittuario o tra nudo proprietario ed usufruttuario. Infatti, al primo spettano le spese straordinarie mentre al secondo quelle ordinarie relative all'affettivo godimento del bene.