A settembre 2012 io e mio marito abbiamo acquistato una porzione di villetta bifamiliare direttamente da costruttore. Circa un mese fa abbiamo pensato di verificare la conformità della costruzione con il progetto effettivamente depositato in Comune e abbiamo scoperto che la costruzione prevedeva una tettoia per il cancello esterno principale, che non è mai stata costruita. Sul progetto iniziale della casa (anno 2010) e su tutte le varianti, compresa quella finale (giugno 2012), la tettoia era presente e, a fine lavori (agosto 2012), la D.L., alla richiesta di agibilità, ha, come previsto, allegato la propria dichiarazione di conformità delle opere eseguite con quanto previsto in progetto, presentando pertanto una dichiarazione falsa. A settembre 2012 acquistiamo la casa con regolare rogito notarile e seguiamo i vari lavori che erano rimasti in sospeso e, in quanto tali indicato su un verbale di consegna, allegato all?atto notarile. Su questo documento la tettoia in questione non compare in quanto non ne eravamo al corrente.
Un mese fa, in Comune, oltre ad aver scoperto di aver pagato un prezzo di acquisto che comprendeva anche una parte che, però, in concreto non è stata costruita, abbiamo anche scoperto che a gennaio 2013 la D.L. ha presentato al Comune stesso una dichiarazione con la quale attestava di aver indicato la tettoia su tutti i documenti di progetto poichè aveva semplicemente dimenticato di cancellarla.
Mi chiedo: siamo nella posizione di pretendere che la tettoia ci venga costruita? E? normale che un professionista presenti una dichiarazione che annulla una sua precedente dichiarazione nonostante nel frattempo sia stato fatto un atto notarile? (di fatto la proprietà della casa nel frattempo è cambiata). La dichiarazione della D.L. di conformità costruttiva delle opere è perseguibile in quanto falsa (manca la tettoia)?
Vi ringrazio anticipatamente per il riscontro
Annina