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2006-07-06 15:17:00

Detrazione 41% su ristrutturazione casa: installazione pompe


Gitos
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30 Giugno 2006 ore 14:05 10
Ma per poter godere della detrazione del 41% nel caso di sola installazione di pompe di calore, bisogna ugualmente seguire pedissequamente tutta la procedura o si possono eliminare certi passi che secondo me hanno senso solo per le vere e proprie ristrutturazioni?
Altrimenti sarebbe un supplizio...
  • mset
    0
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    Venerdì 30 Giugno 2006, alle ore 19:01
    ... e quando mai le leggi italiane hanno facilitato la vita a noi comuni cittadini!!!

  • gitos
    0
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    Lunedì 3 Luglio 2006, alle ore 09:34
    ... e quando mai le leggi italiane hanno facilitato la vita a noi comuni cittadini!!!

    OK ma l'applicazione pedissequa di tutti i dettagli della procedura standard prevista in caso di lavori di ristrutturazione mi pare oltremodo non necessaria, ad es., a che serve allegare, nella raccomandata da inviare all'Ag. Entrate, copie di concessione/autorizzazione edilizia (di cui non ho bisogno per installare una pompa di calore), della DIA, accatastamento, ricevute ICI, ecc. vabbè che posso fare l'autodichiarazione ai sensi del DPR 445/2000 ma se poi mi fanno un controllo devo essere in possesso di tutti questi documenti ?!
    Poi, nel fac-simile della comunicazione all'ASL suppongo non bisogna indicare alcun cantiere, no?! Ma in questo caso è prevista l'obbligatorietà della comunicazione all'ASL?!
    Poi, dato che effettuerei il bonifico tramite home-banking, ho visto che la mia banca mi chiede n.ro e data della fattura oltre a descrizione dell'intervento. Quindi bisogna farsi dare la fattura prima del pagamento?!?! Mi pare un pò difficile, specialmente per l'acquisto del condizionatore...
    Potresti darmi qualche chiarimento tecnico?

  • dendro
    0
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    Lunedì 3 Luglio 2006, alle ore 13:24
    La procedura si applica per ogni intervento indipendentemente dal costo o dall'estensione dei lavori.
    Comunque, tutto sommato, non mi sembra così complessa la procedura visti i benefici che comporta per il cittadino; in sostanza:
    - occorre una DIA;
    - per instalalre una pompa di calore non ti serve la comunicazione all'ASL (per i casi in cui è prevista vedi il D.Lgs. 494/96 c.d. Direttiva Cantieri);
    - devi inviare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate (con l'autodichiarazione allegata);
    - paga con bonifico (attenzione: le banche hanno una procedura specifica con moduli ad hoc per questo tipo di bonifici; ad. es. Banca Sella non consente l'home banking per questi bonifici ma devono essere fatti al telefono);
    - fatti fare la fattura prima e poi fai il bonifico: io non ho mai avuto problemi (in un caso, per un anticipo sui lavori, non avendo la fattura ho dato un acconto in contanti che mi è stato restituito non appena emessa la fattura e pagato con bonifico)

    Diciamo che il sistema dovrebbe evitare a qualcuno di "approfittarne".

    ciao

  • gitos
    0
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    Lunedì 3 Luglio 2006, alle ore 13:35
    ...in sostanza:
    - occorre una DIA;
    Non sempre, se vai sul sito ariabox.it trovi dettagliate spiegazione ed anche lo scambio di email avuto con gli operatori dell'Ag. Entrate da cui si evince che secondo loro la DIA è obbligatoria solo se è così previsto dal comune di residenza. Ma le precisazioni degli operatori hanno valore ufficiale?!

    - per instalalre una pompa di calore non ti serve la comunicazione all'ASL
    Sì, concordo

    Diciamo che il sistema dovrebbe evitare a qualcuno di "approfittarne".
    ciao

    Mah, se non fanno i controlli non potranno mai esserne sicuri...

  • dendro
    0
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    Martedì 4 Luglio 2006, alle ore 10:18

    Non sempre, se vai sul sito ariabox.it trovi dettagliate spiegazione ed anche lo scambio di email avuto con gli operatori dell'Ag. Entrate da cui si evince che secondo loro la DIA è obbligatoria solo se è così previsto dal comune di residenza. Ma le precisazioni degli operatori hanno valore ufficiale?!

    Ho letto lo scambio di e-mail; in particolare il passaggio che richiama il DPR 380/01 (c.d. Testo Unico sull'edilizia) che conferma quanto sapevo: il T.U. ha abolito le "procedure semplificate" e il minimo richiesto ad oggi è la DIA. Poi c'è la "variabile" Comune: sfortunatamente gli Uffici Tecnici, alle volte, non danno informazioni "certe". Io per mia cautela presento sempre almeno la DIA; poi sarà il Comune a rispondermi (in forma scritta) che non la vogliono: c'è il fatto che presentare una DIA ha un costo che però entra nel computo della detrazione !

  • gitos
    0
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    Martedì 4 Luglio 2006, alle ore 18:09
    ... c'è il fatto che presentare una DIA ha un costo che però entra nel computo della detrazione

    Visto che devo comprare solo un 7000 BtU per la camera del bimbo vorrei proprio fare a meno di questa spesa x la DIA, da quello che ho capito leggendo su ariabox.it pare che, casomai facciano il controllo, la si possa presentare anche in seguito, senza perdere il diritto alla detrazione.

    Invece il mio installatore di fiducia mi ha fatto venire un'altro dubbio: secondo lui ci deve essere un'unica fattura (ed unico "bonifico per ristrutturazione") comprensiva di spese di acquisto ed installazione... ma allora non sono libero di comprare le macchine al prezzo conveniente che mi fà la ditta "X" e farmele installare al prezzo migliore che mi fà la ditta "Y"?!?!
    Mi sembrerebbe che io venga privato del mio diritto di scelta... tu hai informazioni certe?
    Grazie per l'attenzione!

  • s77
    0
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    Giovedì 6 Luglio 2006, alle ore 10:36
    Volevo chiede informazioni sulla detrazione spettante per acquisto casa ristrutturata.
    Io a febbraio c.a. ho acquistato un appartamento facente parte di uno stabile ristrutturato, per poter usufruire della detrazione del 41% come devo fare? occorre inviare qualche comunicazione al centro di Pescara o è sufficiente il rogito notarile?

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 6 Luglio 2006, alle ore 13:32

    ...
    Invece il mio installatore di fiducia mi ha fatto venire un'altro dubbio: secondo lui ci deve essere un'unica fattura (ed unico "bonifico per ristrutturazione") comprensiva di spese di acquisto ed installazione... ma allora non sono libero di comprare le macchine al prezzo conveniente che mi fà la ditta "X" e farmele installare al prezzo migliore che mi fà la ditta "Y"?!?!
    Mi sembrerebbe che io venga privato del mio diritto di scelta... tu hai informazioni certe?


    Ti riporto un estratto da Fisco Oggi del 30.12.2005 (è la rivista telematica dell'Agenzia delle Entrate che trovi su ttp://www.fiscooggi.it ) dove si evince che puoi recuperare anche sui materiali:

    Tra le spese che danno diritto alla detrazione, le principali sono quelle relative alla progettazione dei lavori, all'acquisto dei materiali, all'esecuzione dei lavori, alle prestazioni professionali richieste dal tipo d'intervento, a perizie e sopralluoghi, agli oneri di urbanizzazione.
    Deve, in ogni caso, trattarsi di spese effettuate mediante bonifico bancario o postale, da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il numero di codice fiscale o partita Iva del soggetto in favore del quale vengono effettuati i pagamenti; si sottraggono a tale obbligo le spese relative agli oneri di urbanizzazione, le ritenute d'acconto operate sui compensi, l'imposta di bollo, i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunce di inizio lavori.

    La questione che ti pone l'installatore la vedo pertinente per quanto riguarda l'aliquota IVA applicabile.
    In sostanza per interventi di ritrutturazione e restauro si applica l'aliquota ridotta del 10% sui lavori eseguiti con contratto d'appalto (vale a dire fornitura e posa) ma non sui soli materiali acquistati (dove l'aliquota resta al 20%).

    Sulla DIA, anch'io ho letto AIRBOX e ho letto la loro conclusione, però mi sembra veramente strano che sia ammesso presentare una DIA dopo avere eseguito i lavori.
    Riporto di seguito l'estratto da AIRBOX circa l'argomento:

    Vi segnaliamo ancora che, come specificato dall'Agenzia:

    Non c'è decadenza, precisa la circolare n. 57/E del 24 febbraio 1998, nel caso di opere edilizie non rientranti nella corretta categoria di intervento, per le quali sarebbe stato necessario un titolo abilitativo diverso da quello in possesso, quali, ad esempio, opere soggette a concessione edilizia erroneamente considerate in una dichiarazione di inizio attività, ma tuttavia, conformi agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi. In tal caso l'interessato deve provvedere a sanare il procedimento chiedendo, anche successivamente all'invio della comunicazione al Centro Operativo di Pescara, il giusto titolo abilitativo. Ad esempio, un contribuente ritiene erroneamente che per il tipo di intervento da effettuare sia sufficiente una dichiarazione di inizio attività (D.I.A.) e pertanto provvede all'invio di tale dichiarazione al Comune e successivamente alla spedizione della Comunicazione di inizio lavori al Centro Operativo di Pescara con allegata la fotocopia della D.I.A.. Quindi, inizia i lavori. L'autorità comunale comunicherà che per le opere da realizzare è necessario un titolo abilitativo diverso da quello supposto dal contribuente, per esempio un'autorizzazione edilizia. In tal caso l'interessato, anche se i lavori sono già iniziati, potrà concludere il diverso iter procedurale senza decadere dal beneficio, sempre che gli interventi siano conformi alle prescrizioni di legge in materia edilizia.

    e di seguito riporto la loro conclusione:

    Insomma in caso di controllo, il titolo abilitativo per i lavori da effettuare (in questo caso la DIA) per sanare la propria posizione e non decadere dal beneficio, può essere presentato anche dopo l'accertamento negativo.

    Per quanto mi riguarda io ho tratto una conclusione diversa rispetto a quella di AIRBOX: secondo il mio parere l'Agenzia dice che non si decade dal beneficio fiscale se SI E' IN POSSESSO di un titolo abilitativo diverso da quello espressamente richiesto dal Comune: questo presuppone che tu sia in possesso di un titolo; però non mi pare che valga la stessa cosa se NON HAI nessun titolo.

    ciao

  • lollolalla
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 6 Luglio 2006, alle ore 14:18
    Occhio che presentare la DIA dopo vuol dire presentare un DIA in sanatoria, in cui il tecnico dovrà asseverare che le opere costruite siano conformi alle normative sia nel momento della costruzione sia nel momento di presentazione della DIA, accompagnate dalla multa che di solito è il minimo 516 euro.

    Per il condizionatore, poi, non ti so dire se è necessaria la DIA o meno: dovresti chiedere in Comune, perché se il Comune ti dice che non è necessaria, non ti dovrebbe nemmeno accetarne la presentazione. Alcuni Comuni richiedono la DIA (in genere tutti se sei in zona vincolata o centro storico) perché il motore modifica la facciata esterna, alcuni Comuni non richiedono nulla, e anche tra gli installatori ho trovato i pareri più disparati.

  • gitos
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 6 Luglio 2006, alle ore 15:17
    Dovresti chiedere in Comune, perché se il Comune ti dice che non è necessaria, non ti dovrebbe nemmeno accetarne la presentazione.

    Ieri sono andato a parlare con il Geometra dell'Uff. Tecnico Comunale e sapete com'è andata a finire??
    Che lui mi ha chiesto tutti i dettagli di questa procedura per le detrazioni, che lui non conosceva, dato che stà comprando 2 climatizzatori!!
    Altro che presentazione DIA
    Per sicurezza domani presento all'Uff. Protocollo una richiesta in cui annuncio che prossimamente installerò la pompa di calore (Ho scelto un Samsung "Premium SH07AP") per la quale chiederò le detrazioni ex l. 449/97 e chiedo se vogliono presentata la DIA o meno. Tanto per avere una carta protocollata in mano (che la risposta la sò già) in caso di controlli dell'Ag. Entrate. Più tardi spedisco la comunicazione di inizio lavori a Pescara, dichiarando il solo possesso delle ricevute ICI, che l'immobile è intestato a mia moglie.

    Alcuni Comuni richiedono la DIA (in genere tutti se sei in zona vincolata o centro storico) perché il motore modifica la facciata esterna...
    E questo ritengo essere l'unico motivo sensato per chiedere la DIA.
    Ma io abito in una zona residenziale periferica, villetta a schiera di categoria C2 (mi pare) e quindi... ha ragione il Geom. dell'Uff. Tecn.

    Nota per Deandro:
    non capisco cosa intendi quando dici "l'Agenzia dice che non si decade dal beneficio fiscale se SI E' IN POSSESSO di un titolo abilitativo diverso da quello espressamente richiesto dal Comune: questo presuppone che tu sia in possesso di un titolo; però non mi pare che valga la stessa cosa se NON HAI nessun titolo."
    Ma se il Comune non mi richiede la DIA, quale altro titolo abilitativo dovrei possedere?!?! mI pare ovvio che posso procedere liberamente, anche parlando con gli operatori dell'Ag. Entrate (848800444) mi hanno confermato che a loro non è che importi molto fare accertamenti sulla DIA, anzi ...
    A loro importa soprattutto che il bonifico sia eseguito correttamente.

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