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2006-09-19 08:55:12

Detrazione 41% - 8215


Anonymous
login
11 Settembre 2006 ore 16:09 17
Salve a tutti,

ho letto un pò di post prima di fare la mia domanda, perché tra iva al 10%, iva al 20%, detrazione del 36% e detrazione del 41% non ci stavo capendo + niente:-(((
Tento di riassumere quello che ho capito:

Esistono 2 possibilità di detrazioni

1. farsi applicare l'iva al 10% e chidere il rimborso del 36% dell'IRPEF

2. farsi applicare l'iva al 20% e chiedere il rimborso del 41% dell'IRPEF

Nel Caso 1 però bisogna considerare che non si può andare nei negozi (da privati) a chiedere l'iva al 10%, ma dovrà essere l'impresa che esegue i lavori a comprare per noi. Inoltre il costo dei materiali non potrà comunque essere superiore al 50% del totale fatturato dall'impresa.

Io sono nella condizione in cui stò comprando da me tutti i materiali (con IVA al 20%) e farò ristrutturare da un'impresa.

Se non ho capito male e se quello che ho scritto sopra ha un senso, a queto punto potrei chiedere il rimborso del 41% su tutti i materiali e sulla fattura dell'impresa (ammesso che paghi con bonifico).

E' corretto ?!?!??!

Inoltre, quale sarebbe la documentazione da spedire a pescara, considerando che ho acquistato la casa 3 mesi fa e che stò facendo una ristrutturazione ordinaria (senza modifiche esterne) ?


Spero la mia domanda possa servire a far chiarezza anche ad altri che come me hanno iniziato con tanto entusiasmo la ristrutturazione senza immaginare a cosa sarebbero andati incontro

saluti a tutti,

Giuseppe
  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Martedì 12 Settembre 2006, alle ore 08:14
    PS: ho i valori che mi cominciano giorno 20 e non so ancora cosa fare di preciso con queste agevolazioni fiscali (((

    qualcuno mi può aiutare per favore?


    grazieeeee!!!!!!!!!!!!

    Giuseppe

  • lollolalla
    Lollolalla Ricerca discussioni per utente
    Martedì 12 Settembre 2006, alle ore 10:27
    Da ottobre sulle fatture sui lavori edili avrai l'IVA al 10%.
    Per la detrazione IRPEF per la manutenzione ordinaria si può fare solo sulle parti comuni, cioè condominiali. Però ci sono un sacco di interventi che, pur essendo manutenzione ordinaria, ricadono nella detrazione (esempio: sistemi di sicurezza, impianti di condizionamento con pompa di calore,...).
    Se vai sul sito dell'agenzia delle entrate, sulla guida sulle ristrutturazioni/casa trovi tutto.
    La comunicazione a Pescara, però, devi farla prima di iniziare i lavori e quindi prima di fare i bonifici.

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Martedì 12 Settembre 2006, alle ore 10:52
    Grazie 1000....andrò a guardare quel sito al + presto!!

    ma quindi non spetta la detrazione del 41% su TUTTO quello che si spende per ristrutturare la propria abitazione?!!?

    e riguardo la documentazione necessaria, cosa dovrei spedire a pescara ?!?


    grazie sempre !

    Giuseppe

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 13 Settembre 2006, alle ore 11:19

    Altra domanda...

    ...se decidessi di avvalermi della possibilità di rimborso del 41%, come dovrei comportarmi con i pagamenti ? mi spiego:
    i pagamenti dovrebbero essere effettuati a mezzo bonifico, ma quando si comprano i materiali (o si da un'anticipo per avanzamento lavori all'impresa) di solito si paga in contanti. Al momento del saldo, quando pagherò con bonifico, risulterà un pagamento di una certa cifra, per una fattura sicuramente + alta (che comprende gli anticipi).
    E' un cosa che potrebbe comportare la non approvazione del rimborso ?!?
    E in tal caso qual'è la strada giusta da percorrere?


    grazie,
    Giuseppe

  • paperina
    Paperina Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 13 Settembre 2006, alle ore 16:44
    Bingo!!!
    qui vi volevo! grande Peppe!
    il problema sta proprio negli anticipi richiesti da qualsiasi fornitore per la conferma dell'ordine.
    Dopo che sei impazzito dietro alle carte (comunicazione a: comune, asl, e centro servizi di pescara) ti accorgi che la maggior parte delle spese non sono deducibili perché è difficile pagare con bonifico tutti i fornitori o tutto l'importo.
    un'altra questione è il recente reinserimento dell'iva al 10%. vi spiego:
    un fornitore il cui acconto è stato pagato anch'esso con bonifico bancario (proprio per non incorrere nei problemi di cui sopra), mi ha detto che non può applicarmi l'iva al 10% perché il rapporto d'acquisto è già iniziato prima del 1 ottobre e quindi deve farmi la fattura dopo il primo ottobre, ma con l'iva al 20%. perché?
    secondo voi è corretto?

    baci, palmi

  • no problem
    No problem Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 13 Settembre 2006, alle ore 21:06
    Premetto che il discorso dei pagamenti in contanti di acconti ai fornitori e delle fatture che sono poi parzialmente pagate con bonifico, per la differenza, non è molto corretto... Il fornitore infatti, al ricevimento dell'acconto deve emettere relativa fattura (normativa IVA) in modo tale che il totale della fattura definitiva, dedotti gli acconti già fatturati, dà l'importo residuo da saldare.. che corrisponde a quello da indicare sul bonifico.
    Per la detrazione del 41% non c'è nulla da fare... si deduce categoricamente l'importo della fattura pagata con bonifico ristrutturazione.

    Per quanto riguarda il passaggio IVA dal 20% al 10%, l'emissione della fattura non deve necessariamente coincidere con la fine dei lavori, ma con il pagamento. Di conseguenza, se questo è effettuato dopo il 1° ottobre, le fatture andranno emesse con l'aliquota ridotta del 10%, non influendo nulla la circostanza che i lavori siano stati realizzati quando operava l'aliquota ordinaria. L'articolo 6 del DPR 633/'72 (normativa IVA) stabilisce infatti che le prestazioni si considerano effettuate (da qui l'obbligo di emissione della fattura) all'atto del pagamento del corrispettivo. Pertanto, se anteriormente al verificarsi di tale evento o indipendentemente da esso sia emessa fattura o sia pagato in tutto o in parte il corrispettivo, l'operazione si considera effettuata, limitatamente all'importo fatturato o pagato, alla data della fattura o a quella del pagamento.
    Se il committente paga tramite bonifico, l'impresa commissionaria dovrà emettere fattura nel giorno in cui viene a conoscenza dell'avvenuto accreditamento sul proprio c/c. In questo caso l'aliquota è quella del giorno in cui l'operazione si considera effettuata e coincidente, nelle prestazioni di servizi, con quello di emissione del documento (informazioni tratte dal Sole 24 Ore)

    Spero di essere stato chiaro (è il mio primo messaggio sul forum..)

  • paperina
    Paperina Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 14 Settembre 2006, alle ore 13:34
    è chiarissimo ed ineccepibile! sei meglio di un consulente! grazie no problem.

    però a questo punto dammi un consiglio:
    io ho ordinato le porte a luglio e fatto un primo bonifico pari al 30% dell'importo totale considerando l'iva al 20
    devrò fare un secondo bonifico pari al saldo a ottobre

    che devo fare: farmi fare una prima fattura con l'iva al 20% pari al primo bonifico e una seconda fattura con l'iva al 10%?

    dovrò sicuramente insistere, per ottenere l'agevolazione, ma se sono sicura delle ragioni a mio favore lo faccio volentieri.

    grazie. ... un saluto

  • no problem
    No problem Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 14 Settembre 2006, alle ore 14:41
    Ci provo..

    Allora, se il tuo caso rientra nelle lettere c) e d) dell'art. 31 Legge 457 del 05/08/1978 (praticamente lavori di ristrutturazione e recupero edilizio), le porte hai diritto ad averle comunque fatturate al 10% (e anche l'acconto al 20% è sbagliato).

    Se rientri invece nelle lettere a) e b) (manutenzioni ordinarie e straordinarie) la cosa si complica: le porte sono considerate dalla normativa IVA beni di significativo valore per cui:

    caso A) hai comprato direttamente tu le porte dal fornitore
    ti si applica l'IVA al 20%

    caso B) chi ti vende le porte te le istalla
    dal 1° ottobre ti si applica l'IVA al 10% per la prestazione e per il valore delle porte che raggiunge quello della prestazione. Il restante valore eccedente viene fatturato al 20%. E' un po' incasinato, ma così ha deciso il ministero...

    Se il tuo caso non sono le lettere c) e d) dovresti essere in grado di risolvere agevolmente il problema.... o tutto al 20% o una parte al 20% e una al 10%...

    Se sei nel caso lettere c) e d), e il fornitore non installa nulla, ma semplicemente vende le porte, dovrebbe applicarsi l'art. 6 del decreto IVA dove si dice che le cessioni si considerano effettuate nel momento della consegna o della spedizione se riguardano beni mobili..
    Probabilmente per casi del genere, l'Agenzia delle Entrate produrrà qualche circolare, ma dovrebbe essere che il fornitore, dietro tua dichiarazione di aver diritto all'IVA agevolata, ti accredita la parte di IVA indebitamente trattenuta, in quanto l'operazione si conclude con la consegna delle porte ad ottobre.

  • paperina
    Paperina Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 15 Settembre 2006, alle ore 10:05
    Ovviamente io rientro nella situazione più complicata. ma la cosa non mi stupisce. ...forse non sono neanche la sola.
    ovvero caso B.
    sei stato molto chiaro sulle varie fattispecie e ti ringrazio.. ma che vuol dire:
    "ti si applica l'IVA al 10% per la prestazione e per il valore delle porte che raggiunge quello della prestazione"
    cioè se la prestazione è= 100 e il valore delle porte uguale a 200 e il totale 300.
    io applico l'iva al 10% su 100(della prestazione) + 100 delle porte?

    cmq è più curiosità ormai che altro... spero di non importunarti con tutte queste domande.

    un saluto

  • no problem
    No problem Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 15 Settembre 2006, alle ore 12:52
    Precisamente. Sembra un giochino della settimana enigmistica...

    Il D.M. 29.12.1999 individua i beni considerati significativi nelle prestazioni di recupero edilizio con: ascensori e montacarichi, INFISSI INTERNI ED ESTERNI, caldaie, video citofoni, apparecchiature di condizionamento e ricircolo dell'aria, sanitari e rubinetterie da bagno, impianti di sicurezza.

    Qualora nei lavori siano stati utilizzati beni significativi, l'impresa deve indicare in fattura il corrispettivo del servizio al netto dei predetti beni e distintamente la parte di questi ultimi cui è applicabile l'aliquota ridotta, nonché l'eventuale parte residua soggetta all'aliquota ordinaria del 20%. In fattura devono essere distintamente indicati il valore complessivo dell'operazione e i seguenti elementi con le relative aliquote:

    esempio: costo manodopera 100; costo infissi 150

    - 100 valore della prestazione al netto di quello dei beni significativi (10%)
    - 100 valore dei beni significativi fino alla concorrenza del valore della prestazione al netto dei beni stessi (10%)
    - 50 relativa parte rimanente (20%)

    Io fortunatamente sto effettuando una ristrutturazione caso c) per cui ho richiesto tutto (beni e materiale) al 10%. La differenza di trattamento è dovuta al fatto che i casi c) e d) son previsti ALL'ORIGINE dalla normativa IVA, mentre le agevolazioni per a) e b) vengono previste di volta in volta da leggi apposite...

    Ciau!

  • paperina
    Paperina Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 15 Settembre 2006, alle ore 14:35

    chissà perché devono rendere tutto più complicato del necessario.

    Non voglio fare del qualunquismo, però sembra proprio che vogliano dare i benefici solo a chi, estenuato, arriva a conoscere e a comprendere il modo per ottenerlo... ovviamente tutto in salita!
    bisogna conquistarselo!


    comunque, nel mio caso tu sei stato prezioso:
    più che consulente...una guida spirituale.
    grazie

  • no problem
    No problem Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 15 Settembre 2006, alle ore 16:12
    Figurati... effettivamente avere a che fare col fisco è un po' come un'iniziazione per entrare in una setta segreta... e il peggio e che quando finalmente hai capito qualcosa... con una nuova legge spazzano via tutto e bisogna ripartire da capo.. sigh!

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 10:04
    Grazie 100,

    sei stato preziosissimo anche per me

    Un'ultimo chiarimento.

    potresti postare un esempio di causale di bonifico di acconto e una di saldo?
    in questo modo riduco al minimo il rischio di errori )


    grazie ancora,
    Giuseppe

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 10:11
    ....dimenticavo....

    si è parlato anche di una comunicazione alla ASL...

    ....ma per dei lavori di ristrutturazione straordinaria (di un appartamento di 60 mq) è una cosa necessaria !??!

    Giuseppe

  • no problem
    No problem Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Settembre 2006, alle ore 13:46
    Il bonifico ristrutturazione sarebbe meglio fosse eseguito indicando nella causale gli estremi del documento a cui fa riferimento (così il CAF che compila/controlla il mod. 730 o Unico è facilitato nel lavoro e non fa storie...).
    Inoltre il fornitore ha l'obbligo (normativa IVA) di emettere fattura per le somme ricevute a titolo d'acconto...
    Può anche esserci il caso in cui venga effettuato il bonifico prima dell'emissione del documento di acconto (che comunque dovrà essere emesso dal fornitore non appena vedrà sul suo estratto conto l'accredito della somma). In questo caso ti consiglio di essere il più dettagliato possibile...

    Ad esempio, se hai firmato un contratto di fornitura, un modulo d'ordine o qualcosa del genere fai riferimento ad esso: "ACCONTO SU FORNITURA DI XXXX COME DA CONTRATTO DEL XX/XX/XXXX", "ACCONTO SU LAVORI DI XXXX COME DA ORDINE N. XX DEL XX/XX/XXXX"
    Per il saldo basterà indicare i riferimenti della fattura di vendita a saldo visto che, come avevo già spiegato in una risposta precedente, la fattura di saldo riporta un totale già al netto degli acconti (se comunque non è chiaro fammi sapere..).

    Giusto per essere precisi: il bonifico ristrutturazione utilizza procedure diverse dai bonifici normali, sia che tu lo effettui presso uno sportello bancario sia che tu lo trasmetta tramite internet. Presso la banca devi comunicare che è un bonifico ristrutturazione in quanto l'istituto immette nella causale gli estremi della Legge a cui fa riferimento e riporta i codici fiscali dell'emittente e del beneficiario. Inoltre il bonifico viene segnalato all'amministrazione finanziaria. Se utilizzi i servizi di home/remote banking (io mi avvalgo di questi ultimi) dovresti poter selezionare il "bonifico ristrutturazione". Se non è presente tra i servizi remoti della tua banca, chiedi prima alla tua banca se puoi utilizzare la procedura dei bonifici standard per effettuare il pagamento...

    Riguardo alla seconda domanda ti riporto quanto dice l'Agenzia delle Entrate al proposito:

    Comunicazione alla Azienda Sanitaria Locale.
    Contestualmente alla comunicazione al Centro Operativo di Pescara, a cura dei soggetti interessati alla detrazione, deve essere inviata all?Azienda sanitaria locale competente per territorio una comunicazione con raccomandata A.R. con le seguenti informazioni:
    - generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi;
    - natura dell?intervento da realizzare;
    - dati identificativi dell?impresa esecutrice dei lavori con esplicita assunzione di responsabilità, da parte della medesima, in ordine al rispetto degli obblighi posti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione;
    - data di inizio dell?intervento di recupero.
    La comunicazione non deve essere effettuata in tutti i casi in cui i decreti legislativi relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l?obbligo della notifica preliminare alla ASL.

    Io nel dubbio l'ho inviata lo stesso... (tieni però presente che ho effettuato lavori di ristrutturazione e non di manutenzione...) Se ti avvali di un'impresa per i lavori, dovresti chiedere che si informi se è necessaria... dipende dal tipo di intervento...

  • schwarz
    Schwarz Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Settembre 2006, alle ore 07:34
    Altra domanda:

    -con l'iva al 41% posso chiedere il rimborso su 48000+48000 = 96000(per me e per mio marito);

    -con l'iva al 36% il rimborso è per il solo immobile e quindi solo su 48000.

    Per poter usufruire delle agevolazioni su 96000 euro potrei pagare tutto quello che posso entro il 30/09 (mai nessuno nella storia) oppure, ma non penso proprio si possa fare, chiedere di emettere le fatture entro il 30/09 e poi pagare successivamente al 1/10.
    Che ne dite?

  • no problem
    No problem Ricerca discussioni per utente
    Martedì 19 Settembre 2006, alle ore 08:55
    C'è un po' di confusione nella domanda....

    Il 36% e 41% sono le percentuali deducibili dai redditi delle spese sostenute. L'IVA può invece essere al 10% o al 20% a seconda dei casi.

    Per dedurre le spese al 41% i bonifici devono essere effettuati entro il 30 settembre 2006 (vale il principio di cassa). Non ha importanza la data del documento. Quindi, se ad ottobre si pagano lavori di settembre si fruirà comunque di una detrazione del 36%.

    La detrazione spetta a tutti i soggetti passivi IRPEF e compete anche al familiare convivente a condizione che le spese dei lavori siano a carico del familiare già all'avvio della procedura, coincidente con l'invio all'amministrazione finanziaria della dichiarazione di inizio lavori e che le fatture e i bonifici siano intestati al familiare convivente.

    Il limite di spesa su cui applicare la percentuale del 41% o 36% è di ? 48.000 e va riferito alla persona fisica E ad ogni singola unità immobiliare sulla quale sono stati effettuati gli interventi di recupero. Per cui se due persone detraggono spese per la medesima unità abitativa non potranno superare, insieme, i 48.000 euro.

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