Ciao!
Mi affaccio da neofita al mondo delle ristrutturazioni e se solo avessi navigato un po' su questo sito avrei commesso qualche errore in meno. Ma sono ancora in tempo. Ho un problema con un architetto. All'inzio di febbraio l'ho contattato fornendogli le tavole con tutti i rilievi già eseguiti di una casa da ristrutturare (via mail). Ci siamo incontrati diverse volte (4 di cui una volta è venuto con la mamma è una volta da solo portandosi un collaboratore non autorizzato da me) Gli ho dettagliato cosa avrei voluto via mail circa due mesi fa (marzo). Ho ricevuto solo una risposta per iscritto nella quale si scusa per il ritardo e mi spiega la legge sui sotto tetti ed il piano casa. Passa dell'altro tempo, gli inoltro le tavole anche in formato autocad, finche all'inzio di maggio gli ho telefonato dicendogli che non ero più interessata. Mi ha convinto per un nuovo incontro e mi presenta una tavola con un progetto per me irrealizzabile (scompare una parte della casa oggi locale cucina annesso condonato e in più mi prospetta una scala per cui per accedere al piano inferiore devo per forza passare in una delle due camere da letto). Per tale non-lavoro (i.e i quattro accesso e il progetto di massima massimamente irrealizzabile) mi chiede 1200-1.500 euro. Senza lettera di incarico, senza preventivo, nulla. sono rimasta interdetta: il lavoro va pagato ed io avrei senz'altro riconosciuto un pagamento per vacazione cioè per gli accessi (anche quello con sua mamma) ma una somma del genere mi sembrava esorbitante. In tutta risposta mi ha mandato una parcella di ca 4.000 euro applicando le tariffe, calcolando anche il 10 percento di un ammontare di ristrutturazione di cui io non ne so niente visto che in definitiva manca pure un progetto di massima.
Premesso che vorrei pagare ma in maniera congrua c'è un modo per stabilire l'entità o per avere un parere dal Consiglio dell'ordine? Mi date una mano?
Grazie!