Buongiorno a tutti, ho un problema che non riesco proprio a risolvere. Ho acquistato un terreno a marzo 2012, ho dato subito l'incarico ad un geometra di porre i confini. subito sono sorti dei problemi. Il geometra si è avvalso del suo topografo di fiducia per i rilievi, sono stati usati tre punti per rilevare i confini, mi smebra siano edifici storici presenti da 200 anni. fatti i confini il problema che sorge è questo: i vicini confinanti a nord hanno edificato circa 6 anni fa un'abitazione che però non ha rispettato i classici 5 metri dalla linea di confine ma solamente 2,5, costringendo cosi me a dover costruire la mia futura abitazione a 7,5 metri dal confine, inficiando in parte la metratura (circa 30 mq). Inoltre l'orto dei vicini ha sconfinato di 3 metri, su una lunghezza di 50 metri. Io essendo nuova proprietaria non avevo proprio idea di questi problemi e pare che pure loro fossero all'oscuro. il progettista della casa ha dichiarato di aver preso come punto di rifierimento per i confini dei suoi clienti un sasso che a loro dire sta al limitare effettivo dei terreni. Io mi chiedo, è possibile prendere un sasso che puo essere spostato a piacimento come punto di riferimento?
Mi chiedo inoltre se in tutto questo il comune che ha dato il permesso a costruire non possa essere in qualche modo ritenuto responsabile, almeno in minima parte. Tra l'altro il lotto edificabile non è ancora accessibile tramite nessuna strada, ho quindi fatto domanda al comune per avere un accesso. Il comune rifiuta di darmi l'accesso motivando la loro risposta con quanto segue: non si puo costruire una strada dividendo a metà un'area verde.
Io non so davvero piu cosa fare. I vicini minacciano di chiedere usucapione per la parte di terreno che usano ad orto, anche se mi spetta, il comune non mi da l'accesso. Allora a che mi serve un terreno edificabile se non è raggiungibile?
Grazie