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2007-03-23 16:04:26

Compravendita: spese per chi compra e per chi vende.


Oscartcf
login
21 Marzo 2007 ore 20:34 8
Se acquisto la prima casa da un privato (che vale circa 100.000 euro), quali spese devo sostenere per pratiche, notaio, tasse, ecc. (insomma: tutto quello che non rientra nel valore pattuito per l'acquisto dell'immobile)? Immagino che, specie per il notaio, le spese saranno variabili ma mi piacerebbe capire almeno l'ordine di grandezza, se sono prestabilite o variano in base al valore dell'immobile, ecc.). Se contemporaneamente accendo un mutuo per l'acquisto della casa, quali ulteriori spese devo sostenere (mi hanno detto che il notaio fa uno "sconto" se si fanno due atti contemporaneamente, è vero?)?

E invece quali oneri spettano a chi vende l'immobile, se ce ne sono, e cosa comporta in termini di dichiarazione dei redditi ricevere 100.000 euro per la vendita di una casa? (che tasse si devono pagare?).

C'è differenza se la casa è già finita (abitabile) o ancora "grezza" (pareti esterne senza tamponatura, pavimento e soffitto)?

Grazie in anticipo per le indicazioni che potrete darmi.
  • uto
    0
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    Giovedì 22 Marzo 2007, alle ore 15:02
    Ciao.

    Se non ci sono agenzie di mezzo affronterai un costo aggiuntivo per il solo acquisto del 5% (che verserai al notaio - ma non credere non se li tiene tutti lui in gran parte si tratta di tasse ed imposte).

    Per il mutuo le spese dipendono dalla banca, ma non più di 500 euri (son tutte spese che le banche s'imbertano facendo finta di fare ricerche/stime costosissime...) di spese d'istruttoria per poterti concedere il mutuo.

    Comunque, su alcune spese (notaio per la parte rogito/interessi passivi per il mutuo) puoi usufruire di detrazione d'imposta (19%) in sede di dichiarazione dei redditi, visto che si tratta di prima casa.

    Al venditore non spettano oneri pecuniari (ma quello di assicurare che la casa sia vendibile sì - per esempio la casa non è vendibile se vi sono degli illeciti edilizi!). Queste dichiarazioni le fa nell'atto del rogito, ma puoi anche farti rilasciare documenti che lui chiede all'ufficio del comune in cui si trova la casa che lo attestano.
    Alcuni notai fanno lo sconto rogito+mutuo. Gira un po' e chiedi dei preventivi!
    Sulle imposte che andrà a pagare, beh; dipende dal titolo secondo cui possiede la casa (abitazione principale/secondaria, in tal caso quanto tempo prima l'ha comprata). Insomma, fatti suoi!

    Una casa al grezzo vale circa la metà (nel senso che grossomodo spendi altrettanto per finirla).

    Cerca un po' su internet; troverai un sacco di info.

    Uto.

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 22 Marzo 2007, alle ore 16:42
    Uto, astieniti dal fornire cifre e percentuali "evasive", tipo 5% o detrazioni del 19% per le spese sostenute per il rogito.

    Sul Forum siamo abituati a fornire solo risposte "certe" e documentate.

  • oscartcf
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 22 Marzo 2007, alle ore 23:32
    Quindi non è possibile (chiedo a condominiale) dare una risposta, almeno in parte, alla mia domanda?

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Marzo 2007, alle ore 06:54
    Sarebbe possibilissimo, quasi alla"lira":

    Si dovrebbe conoscere le rendite catastali e le categorie degli immobili in oggetto.

    Si dovrebbe poi conoscere il notaio, chiedendo il suo compenso.

    Le spese dei bolli

    Intanto ti do una dritta:
    Moltiplica la rendita catastale della casa (cat A/numero) per 110 e avrai il valore sul quale calcolare il 3% di imposta di registro.
    Poi somma 168 euro due volte.
    Questa cifra sarà quella "imponibile" anche se risulterà inferiore a quanto pagato: sull'atto verrà indicato sia il prezzo pagato che la cifra che deriva dal calcolo su esosto (valore automatico).
    Queste sono le imposte.
    Ti manca i bolli, il notaio, le spese della pratica di mutuo e di perizia.. e altre due o tre cosine.

    NOn ci sono differenze che tengano conto dello stato dell'immobile.

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Marzo 2007, alle ore 07:21
    Ecco la risposta precisa di Oris, professionista del settore che ogni giorno si confronta con queste problematiche.

  • nibbio100
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Marzo 2007, alle ore 08:36
    Approfitto della discussione per avere delucidazioni da CONDOMINIALE e ORIS, approfittando della loro competenza:

    allora appartamento al piano terra di 57 mq con una rendita catastale di 382 euro, costo dell'immobile 60000 euro.
    Il mutuo che eventualmente dovrei chiedere e' di 75000 euro ( che comprendono spese e ristrutturazione).
    La casa dovrei usarla come investimento, cioe' fittarla e poi magari se dopo un annetto c'è qualcuno che la vuole ad un buon prezzo, la rivendo.
    una cosa pero' non mi e' chiara, riguardo le agevolazioni prima casa. Ho letto la circolare dell'agenzia delle entrate, pero' forse o non e' chiara, o forse l'ho interpretata male, comunque vi spiego in dettaglio la mia posizione.
    Sino a tre anni fa lavoravo in un paese della calabria, successivamente sono stato trasferito nella mia citta', dove attualmente lavoro e vivo con mia madre in un appartamento intestato a lei e mia zia al 50%. La residenza anagrafica pero', l'ho conservata ancora in calabria.Premetto che non sono possessore di nessun bene, usufrutto, immobile ecc ecc. Ditemi se posso usufruire delle agevolazioni prima casa.
    Il mio dubbio è, se devo trasferire la mia residenza nell'appartamento che sono in procinto di acquistare, insomma datemi delle delucidazioni chiare, in quanto sto in confusione totale.
    grazie per l'aiuto

  • oscartcf
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Marzo 2007, alle ore 13:29
    Grazie a tutti per le rispsote!

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Marzo 2007, alle ore 16:04
    ....Il mio dubbio è, se devo trasferire la mia residenza nell'appartamento che sono in procinto di acquistare, insomma .....

    L'originaria Circolare imponeva di porre la residena nell'abitazione stessa (prima casa) entro 18 mesi.

    Il ministero ha confermato invece che l'immobile da acquistare deve trovarsi nel Comune ove l'acquirente ha la residenza (o si impegni a stabilirla entro 18 mesi dall'acquisto) oppure, in alternativa, nel Comune ove l'acquirente svolge la propria attivita' lavorativa, ma non è necessario domiciliarsi nell'abitazione stessa.

    Puoi quindi acquistare e affittare.

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