Buongiorno,
vi ringrazio molto in anticipo se potrete risolvermi un dubbio atroce. Ho acquistato casa nel 2007, il venditore mi disse che essendo l'immobile ante '67 non era richiesto il certificato di abitabilita'. Al rogito il notaio non ha fatto alcuna obiezione su questo punto e si e' limitato a registrare la dichiarazione del venditore che l'immobile era ante '67 come se questo automaticamente significasse che non era ne' ottenibile ne' richiesto alcun certificato. Nel rogito c'era anche il numero di protocollo di una domanda di concessione in sanatoria richiesta nel 1986. La perizia tecnico estimativa eseguita nel 2007 non ha rilevato alcun problema.Siccome ora vorrei venderlo, ho scoperto che il fatto che sia ante '67 non esclude l'obbligo del certificato di agibilita' e che per quanto la compravendita sia fattibile anche senza, ma con un chiaro accordo tra le parti, e detto accordo deve essere chiaramente indicato nel rogito pena annullamento dell'atto, ma comunque questo comporta una drastica diminuzione del valore. Ho chiesto in comune come fare ad avere il certificato ma siccome l'immobile non e' a norma secondo il regolamento edilizio del comune (del 1999) ne' secondo il DPR 380 del 2001 mi e' stato detto che tale certificato non e' possibile ottenerlo e che l'immobile non e' abitabile !!!Non si capisce allora perche' ne' il perito ne' il notaio nel 2007 (quando gia' erano in vigore sia il DPR 380/2001 che il regolamento edilizio del comune) abbiano manifestato il minimo dubbio (tra l'altro sia nella perizia che nel rogito si fa riferimento a immobile a uso abitativo acquistato come prima casa). Poi pero' ho scoperto che il certificato di abitabilita' era stato richiesto dall'allora amministratore e concesso nel 2002 (quando comunque erano gia' in vigore sia il DPR 380 che il regolamento edilizio comunale …), per cui l'ufficio visure del catasto me ne ha rilasciato una copia senza alcun problema. Nel certificato sono elencati gli "immobili a uso abitativo" tra cui il mio. A questo punto pensavo che la questione fosse chiusa, nonostante non ci abbia capito niente (almeno meta' degli appartamenti a uso abitativo elencati nel certificato sarebbero fuori legge secondo il DPR 380), e all'acquirente ho detto che il certificato c'era e che gliene avrei fornito copia.Ora pero' rileggendo bene, ho trovato questa frase scritta piu' in piccolo in fondo al certificato:"Tutto quanto realizzato abusivamente e condonato non rientra nel certificato di abitabilita', ma e' oggetto di agibilita' speciale, per il cui rilascio va presentata apposita istanza". Quindi cosa significa? Visto che nel rogito si fa riferimento a una concessione in sanatoria, questo certificato e' valido o no? E se devo chiedere un altro certificato il comune mi dira', come detto in precedenza, che non e' ottenibile perche' l'immobile non e' a norma con le leggi attuali? E allora come e' possibile che nel 2007 andasse bene nonostante le norme fossero le stesse?Vi ringrazio molto se potrete risolvermi un dubbio atroce. Ho acquistato casa nel 2007, il venditore mi disse che essendo l'immobile ante '67 non era richiesto il certificato di abitabilita'. Al rogito il notaio non ha fatto alcuna obiezione su questo punto e si e' limitato a registrare la dichiarazione del venditore che l'immobile era ante '67 come se questo automaticamente significasse che non era ne' ottenibile ne' richiesto alcun certificato. Nel rogito c'era anche il numero di protocollo di una domanda di concessione in sanatoria richiesta nel 1986. La perizia tecnico estimativa eseguita nel 2007 non ha rilevato alcun problema.Siccome ora vorrei venderlo, ho scoperto che il fatto che sia ante '67 non esclude l'obbligo del certificato di agibilita' e che per quanto la compravendita sia fattibile anche senza, ma con un chiaro accordo tra le parti, e detto accordo deve essere chiaramente indicato nel rogito pena annullamento dell'atto, ma comunque questo comporta una drastica diminuzione del valore. Ho chiesto in comune come fare ad avere il certificato ma siccome l'immobile non e' a norma secondo il regolamento edilizio del comune (del 1999) ne' secondo il DPR 380 del 2001 mi e' stato detto che tale certificato non e' possibile ottenerlo e che l'immobile non e' abitabile !!!Non si capisce allora perche' ne' il perito ne' il notaio nel 2007 (quando gia' erano in vigore sia il DPR 380/2001 che il regolamento edilizio del comune) abbiano manifestato il minimo dubbio (tra l'altro sia nella perizia che nel rogito si fa riferimento a immobile a uso abitativo acquistato come prima casa). Poi pero' ho scoperto che il certificato di abitabilita' era stato richiesto dall'allora amministratore e concesso nel 2002 (quando comunque erano gia' in vigore sia il DPR 380 che il regolamento edilizio comunale …), per cui l'ufficio visure del catasto me ne ha rilasciato una copia senza alcun problema. Nel certificato sono elencati gli "immobili a uso abitativo" tra cui il mio. A questo punto pensavo che la questione fosse chiusa, nonostante non ci abbia capito niente (almeno meta' degli appartamenti a uso abitativo elencati nel certificato sarebbero fuori legge secondo il DPR 380), e all'acquirente ho detto che il certificato c'era e che gliene avrei fornito copia.Ora pero' rileggendo bene, ho trovato questa frase scritta piu' in piccolo in fondo al certificato:"Tutto quanto realizzato abusivamente e condonato non rientra nel certificato di abitabilita', ma e' oggetto di agibilita' speciale, per il cui rilascio va presentata apposita istanza". Quindi cosa significa? Visto che nel rogito si fa riferimento a una concessione in sanatoria, questo certificato e' valido o no? E se devo chiedere un altro certificato il comune mi dira', come detto in precedenza, che non e' ottenibile perche' l'immobile non e' a norma con le leggi attuali? E allora come e' possibile che nel 2007 andasse bene nonostante le norme fossero le stesse?