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2007-06-21 21:39:20

Acquisto prima casa iva 4%, un incubo


Elettro
login
13 Giugno 2007 ore 11:08 13
Salve, piu' mi informo e piu' mi si confondono le idee riguardo a questo argomento, e anche l'agenzia delle entrate ha le idee poco chiare in quanto spesso si contraddice, ho un paio di domande:

1) ho ricevuto una casa per successione circa 10 anni fa, ora la sto vendendo per costruirne una nuova, ho diritto all'agevolazione IVA 4%? Secondo l'agenzia delle entrate si, tra l'altro indipendentemente dal fatto che io abbia ausufruito o meno in passato dell'agevolazione, perche' dicono che passati 5 anni se uno vende e quindi non possiede un abitazione la puo' riacquistare con IVA agevolata. E' vera questa affermazione?

2) mentre costruisco una nuova casa e' improbabile che io faccia il rogito della vecchia e quindi risulto proprietario di una casa. L'impresa generalmente chiede degli anticipi emettendo delle fatture, e io non ho i requisiti al momento per usufruire dell'agevolazione, che devo fare? Eventualmente un compromesso di vendita vale come garanzia per poter usufruire dell' IVA agevolata?

Nel caso particolare le due case in oggetto sono nello stesso comune in cui ho residenza.

Grazie
  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 13 Giugno 2007, alle ore 11:40
    Ne abbiamo parlato talmente tante volte sul Forum ....... ripetendo sempre le stesse cose.

    Noi siamo abituati a non fornire "solo" risposte "personali", indichiamo sempre i riferimenti "precisi", Circolari, norme, leggi ..... basta cercare nelle precedenti discussioni.

    Comunque ti conviene leggere la Circolare dell'Agenzia delle Entrate così non puoi sbagliare:

    http://www.condomini.altervista.org/PrimaCasa.htm

    Nel tuo caso, l'abbiamo detto decine di volte, non potrai usufruire delle agevolazioni "prima casa" finchè sarai proprietario della precedente, non esistono escamotage.

    Potrai invece beneficiare delle imposte pagate per l'acquisizione della precedente (donazione) per ridurre parte di quella nuova.

    C'è tutto scritto nella circolare che ti ho indicato.

  • elettro
    Elettro Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 13 Giugno 2007, alle ore 11:51
    Grazie avevo gia' letto ma avendo anche telefonato al'agenzia delle entrate per conferma e avendo ricevuto risposte ambigue ho ripostato il caso.

    Un ultima cosa come faccio a risalire alle modalita' di successione, cioe' capire se al tempo ho sfruttato l'agevolazione oppure no?
    Dai documenti (atti) che ho in mano non ho trovato risposta.

    E riguardo al fatto di poter ri-usufruire dell'agevolazoine passati i 5 anni? Di questo ho trovato traccia in una risoluzione scritta.

    saluti

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 13 Giugno 2007, alle ore 13:10
    In sede di "donazione" o successione se l'abitazione è risultata "prima casa", non si è pagata alcuna imposta salvo le quote fisse (minime, poche Lire) catastali e ipotecarie; se invece non era "prima casa" allora anche la donazione è stata soggetta ad un'imposta.

    In conclusione, come sta scritto nella Circolare, puoi alienare il tuo immobile "prima casa" e acquistarne un altro senza nessuna limitazione visto che sono passati 10 anni.
    Godrai quindi nuovamente delle agevolazioni "prima casa" appena venduta l'attuale.

  • elettro
    Elettro Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 13 Giugno 2007, alle ore 15:50
    Per concludere allora mi tocca pagare le fatture al 10% e a fine lavori, dopo la vendita dell'attuale abitazione, chiedo il rimborso della differenza (6%).

    Occorre presentare qualche domanda particolare per il rimborso? O semplicemente si porta in detrazione dalla denuncia dei redditi senza particolari pratiche burocratiche?

    grazie mille comunque e scusa l'ignoranza ma la legislazione a volte e' scritta in un linguaggio sfuggente e un ignorante del settore non riesce a cogliere le "sfumature" (tanto da farmi pensare che la cosa sia a volte voluta).

    saluti

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 13 Giugno 2007, alle ore 17:38
    Ti dai le risposte da solo.... "dopo la vendita dell'attuale abitazione, chiedo il rimborso della differenza (6%)" , non potrai chiedere nessun rimborso, non ti ho parlato assolutamente di questa possibilità!

    Per poter godere di tutte le agevolazioni "prima casa", non devi essere in possesso di un'altra .... se avessi letto la circolare che ti ho indicato, non saresti giunto alla conclusione che hai citato sopra.

  • elettro
    Elettro Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 14 Giugno 2007, alle ore 00:52
    "Ti dai le risposte da solo.... "dopo la vendita dell'attuale abitazione, chiedo il rimborso della differenza (6%)" , non potrai chiedere nessun rimborso, non ti ho parlato assolutamente di questa possibilità!"

    condominiale, non mi rispondevo da solo, citavo solamente la risposta datami dall'ufficio delle entrate, purtroppo non ho registrato la telefonatama se vuoi li richiamo, registro e ti mando per mail la registrazione.

    ciao

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 14 Giugno 2007, alle ore 08:33
    Quando farai il rogito della "seconda casa" sarà il notaio stesso che ti indicherà le imposte da pagare e la loro percentuale.
    Basterà fare una visura presso l'ufficio dei registri immobiliari, constatare che sei ancora in possesso della "prima casa" e non potrai godere di una seconda agevolazione finchè rimarrai in possesso della precedente.

    Per evitare future problematiche ti consiglio a questo punto di fare un "interpello" scritto o via email o anche via SMS affinché rimanga una risposta "scritta": http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/con ... ll+center/

    oppure recati direttamente presso l'ufficio imposte periferico della tua città.

    Come sai su questo Forum siamo abituati a rispondere con le "norme" in mano e non solo per cognizioni o esperienza personale:

    Credito di imposta per il riacquisto della prima casa
    L?articolo 7, della legge n. 448 del 23.12.1998 prevede un credito d?imposta per le persone che hanno ceduto l?abitazione a suo tempo acquistata fruendo dei benefici previsti per la prima casa ai fini dell?imposta di registro e dell?Iva, ed entro un anno dalla vendita acquista un?altra abitazione non di lusso costituente prima casa.
    Il credito di imposta è pari all?ammontare dell?imposta di registro, o dell?Iva, corrisposta in relazione al primo acquisto agevolato; in ogni caso non può essere superiore all?imposta di registro o all?Iva dovuta in relazione al secondo acquisto.
    L?Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 192/E del 2003, afferma che la condizione per evitare la decadenza delle agevolazioni è l?acquisto (entro un anno) di un immobile da adibire a propria abitazione principale, con ciò intendendo che il medesimo deve essere concretamente utilizzato come abitazione propria.

    In conclusione, se hai usufruito dei benefici "prima casa" in sede di acquisizione dell'attuale immobile, la situazione risulta essere quella esposta sopra.

  • elettro
    Elettro Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 14 Giugno 2007, alle ore 09:48
    Fermo restando che abbiamo gia' chiarito che essendo passati 10 anni se io vendessi la casa che attualmente possiedo potrei chiedere l'agevolazione per l'acquisto della nuova, indipendentemente dal fatto che io in passato abbia gia' goduto o no dell'agevolazione (e su questo mi pareva fossi d'accordo anche tu e anche l'agenzie delle entrate).

    IO non faro' il rogito della seconda (nuova) casa "ora" nel senso che io a breve iniziero' a costruirla e alla fine dei lavori direi (anche un giorno prima della fine) farei il rogito della vecchia...forse mi ero spiegato male?
    Sinceramente non ho capito se dovro' fare un rogito anche della nuova a fine lavori.

    Il problema sono le fatture degli acconti che l'impresa di costruzioni emettera' nel corso dei lavori di costruzione, durante questo periodo io formalmente possiedo gia' una prima casa per cui immagino io debba pagare il 10%, l'ufficio delle entrate dice che a lavori ultimati e in condizioni di possesso esclusivamente di questa nuova casa io posso chiedere il rimborso della differenza.

    P.S.
    Non voglio sembrare insistente ma ritengo che sia una caso che possa servire ad altri utenti del forum perche' in fondo non e' una caso cosi' particolare, e' c'e' molta confusione e a riguardo.

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 14 Giugno 2007, alle ore 11:11
    All'impresa darai dei semplici acconti e riceverai delle ricevute degli aticipi versati.

    La fattura con l'IVA al 4% verrà emessa solo quando tu sarai a posto con la situazione nei contronti del fisco, cioè quando non sarai più in possesso dell'attuale "prima casa".

    Di questa problematica ne abbiamo parlato più di una decina di volte sul Forum, inserendo precisi riferimenti normativi.

  • elettro
    Elettro Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 21 Giugno 2007, alle ore 10:43
    Caro condominiale ecco la risposta dellagenzia delle entrate, pare che quello che avevo prospettato si possa fare alla fine:

    Testo richiesta informazioni:
    Contribuente;14/06/07 14:24:08;IVA agevolata al 4% per l'acquisto della prima casa: possiedo un immobile ricevuto 12 anni fa per successione ora adibito a prima casa, vorrei costruire una nuova casa nel medesimo comune. ..L?impresa di costruzioni emetterà delle fatture durante questa fase transitoria di costruzione della nuova casa mentre io risulto proprietario di un altro immobile nello stesso comune...Esistono i requisiti per disporre dell'IVA agevolata al 4%?..Vale ai fini legali il compromesso di vendita, stipulato tramite agenzia, della mia attuale casa, per poter pagare l'IVA al 4% nelle fatture di acconto?..Nel caso io sia tenuto a pagare al momento l'IVA al 10% è poi possibile chiedere un rimborso della differenza (6%) al termine dei lavori di costruzione della nuova casa previo rogito della vecchia?



    Testo risposta:
    Gentile contribuente,
    la Circolare del 02/03/1994 n. 1 del Ministero delle finanze, ha chiarito che: "il privato committente deve possedere i requisiti previsti per fruire dell'agevolazione sia nei momenti in cui si considerano effettuate, ai sensi dell'art. 6 del DPR n. 633 del 1972, le singole prestazioni rese dall'impresa, sia all'atto della consegna del bene realizzato.
    Pertanto il committente dovrà, a tal fine, rendere noto all'appaltatore, al momento di effettuazione di ciascuna prestazione, se possieda o meno i requisiti per usufruire dell'aliquota del 4 per cento.
    Qualora i requisiti sopra evidenziati non siano posseduti nel momento dell'effettuazione delle singole prestazioni, ma vengono a esistenza all'atto della consegna del bene realizzato, l'appaltatore potrà effettuare le rettifiche previste dall'articolo 26 del DPR n. 633 del 1972".
    Cordiali saluti.

    Posso solo constatare che siamo in molti a non avere le idee chiare a riguardo.

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 21 Giugno 2007, alle ore 13:52
    Se rileggi attentamente le tue domande ed i miei interventi, noterai che non c'è contrasto, anzi .... con quanto esposto dall'Agenzia.

    Infatti ti ho detto: La fattura con l'IVA al 4% verrà emessa solo quando tu sarai a posto con la situazione nei contronti del fisco, cioè quando non sarai più in possesso dell'attuale "prima casa".

    (c'è proprio bisogno di farsi fare fatture anticipate .... anticipando IVA non dovuta?)

    Il momento cruciale è sempre: ..... all'atto della consegna del bene realizzato.

  • elettro
    Elettro Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 21 Giugno 2007, alle ore 19:14
    Si hai ragione sarebbe meglio farmi fare delle fatture post datate, e ci avevo gia' pensato, il problema e' che non ho a che fare con italiani (con cui si puo' fare tutto) ma con austriaci, che come puoi immaginare sono un tantino piu' "precisi".

    Ho notato pero' che sull'ordine di acquisto da me stipulato c'e' scritto chiaramente:"tutte le forniture e le prestazioni rimangono di proprieta' della ditta tizio e caio fino alla completa risoluzione di tutte le pretese nei confronti del committente"
    Di fato quindi le fatture che pago non mi danno diritto di possessione dell'immobile in costruzione per cui e' come se per me non esistesse fino al pagamento dell'ultima fattura ma a quel momento io avro' gia' fatto il rogito della vecchia casa.
    Dici che questo mi autorizza a pagare l'IVA al 4%?

    saluti

  • condominiale
    Condominiale Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 21 Giugno 2007, alle ore 21:39
    Sono sempre stato chiaro fin dall'inizio.

    Tu pagherai l'IVA al 4% sulla fattura complessiva nel momento in cui non sarai più in possesso di un'altra "prima casa".

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