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2010-03-17 18:00:57

400.000euro per 4 muri, come farmi risarcire?


Anonymous
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27 Febbraio 2010 ore 08:28 21
Ciao a tutti, è una storia lunga fatta di bugie, soldi, litigate e tanta forse troppa fiducia nel prossimo.

Gennaio 2008: un amico di famiglia ha un?impresa di costruzioni e abbiamo appaltato a lui i lavori per la costruzioni di una nuova casa, oltre a questo si propone come direttore dei lavori. Viene assunto come entrambe le cose e ci propone un contratto con finiture di lusso. Leggendo il contratto non abbiamo visto ne una data di inizio ne una di fine dei lavori, parlando a voce da vecchi amici che eravamo ci ha assicurato che i lavori sarebbero iniziati entro un mese e che sarebbero stati ultimati in sei. Inoltre mancavano nel capitolato alcune cose che già avevamo richiesto (riscaldamento a pavimento, canna fumaria per il camino...). Lui ci ha rispsoto che lo sapeva ma che per la cifra irrisoria della differenza avremmo sistemato tutto a tempo debito.
Pagato l'anticipo si è reso irreperibile. Dopo numerose telefonate si è fatto vivo lamentandosi che i lavori non partivano perché non avevamo fatto fare i disegni per i cementi armati. Ovviamente non sapevo nemmeno cosa fossero, contattiamo un ingegnere, li faccimao fare e paghiamo di tasca nostra. Finalmente i lavori partono a luglio 2008, ci incontriamo e fissiamo una scaletta di pagamenti con 6 rate l'ultima da consegnare a 30 gioni dalla fine dei lavori.
I lavori procedono a rilento, 1 settimana al mese quando era tanto, nonostante questo le richieste di denaro arrivavano puntuali alla fine del mese. Dopo due rate ci siamo rifiutati di continuare i pagamenti se non vedevamo dei progressi perché dopo 3 mesi di lavori c'erano solo fondamenta e 4 colonne di cemento armato.
Arriva dicembre e con lui neve e acqua, il tetto manca, tutto si allaga e si formano 5cm di ghiaccio sulle fondamenta. I lavori si bloccano e tutto rimane allagato fino a febbraio 2009. Le richieste di pagamento continuano, noi non paghiamo e ci viene detto che non stiamo adenpiendo al contratto poichè sono già 3 mesi che non paghiamo (mesi in cui nessuno si è presentato in cantiere).
Marzo 2009, i lavori ripartono, di corsa vado a scegliere piastrelle e sanitari perché la loro posa sembrava imminente (a loro dire). I lavori riprendono per una settimana, le pistrelle arrivano e vengono stoccate in giardino in balia delle intemperie e ci rimarranno fino a ottobre 2009.
In tutti questi mesi abbiamo chiesto garanzie scritte sul termine dei lavori e sulle variazioni di prezzo per le modifiche non presenti in capitolato ma già comunicate prima della firma del contratto. Non siamo mai riusciti a ottenere nessuna delle due cose.
Settembre 2009, i progressi sono scarsi, ancora non ci sono le piastrelle, assumiano un ingegnere per supervisionare i lavori. Lui chiama i responsabili e le cose si smuovono e garantiscono la fine di tutto entre novembre, anche in questo caso nessuna garanzia scritta. A novembre i lavori sono ancora fermi. Ci viene addossata la colpa, i pagamenti non sono stati fatti quindi la casa è ovvio che non procede. Noi avevamo già pagato tutto il contratto stabilito più altri 20.000 euro. Fatto presente questo il direttore dei lavori/appaltatore/capo di tutto se ne esce fuori con un conto per gli extra di quasi 90.000 euro quindi richiede altri 20.000 come penultima rata. Prende 10.000 euro e di lavori nemmeno uno.
Gennaio 2010. Cominciano a chiamarmi i fornitori dei serramenti che chiedono soldi. Noi chiamiamo il DL e ci dice che i contratti di tutte le forniture sono intestate al capo dell'impresa di costruzioni che lui ha regolarmente pagato quindi il problema è lui. Alla domanda "ma non eri tu il capo dell'impresa?" lui risponde "no, io sono solo il direttore dei lavori, ho subappaltato i lavori ad un'altra impresa". Contattiamo l'impresa che ci dice di non aver più soldi da anticiparci perché fino ad ora ha già anticipato più di 80.000 euro. La cosa è impossibile perché noi avevamo già pagato quasi 400.000 euro per 4 muri intonacati e qualche pistrella posata (le piastrelle erano a carico nostro).
Contattiamo un avvocato, scriviamo una lettera per comunicare vizi dei lavori, problemi di pagamento eccetera eccetera, inoltre comunichiamo che se i lavori non saranno ultimati entro 30 giorni dal ricevimento della lettera tutti i contratti verranno revocati.
La sua risposta sembra una barzelletta: sono offeso perché avete deriso la mia professionalità, se non mi chiedete scusa io non vengo a lavorare. Ci manda in allegato un documento in cui chiede 20.000 euro per rifare i lavori che loro hanno sbagliato o rovinato più 14 comode mensilità per ultimare i pagamenti del contratto.
I 30 giorni sono scaduti, lunedi contatteremo il tribunale per chiedere una perizia. Intanto abbiamo scoperto che lui ha fatto a noi un preventivo di 340.000 euro quando l'impresa a cui ha subappaltato gli ha fatto un preventivo di 120.000 escluse riscaldamento e materiali, comunque ben inferiore al nostro mentre a noi era stato detto che il preventivo presentatoci a gennaio 2008 era un preventivo che lui ci aveva rigirato direttamente dall'impresa di costruzioni. Inoltre abbiamo scoperto come all'impresa non abbia pagato quasi nulla e che abbia intestato tutti i contratti per le forniture all'impresa che si ritrova così a dover pagare senza essere pagata. Siamo anche stati informati che il direttore de lavori non può essere la stessa figura dell'appaltatore mentre lui aveva detto che era la normalità. Abbiamo anche perso tutte le detrazioni fiscali perché ci aveva assicurato che il bonifico serviva solo per chi faceva i lavori in proprio mentre nella nostra situazioni noi dovevamo pagare normalmente lui e che poi lui avrebbe provveduto a farci avere le documentazioni. Inoltre i lavori sono in gran parte viziati (muri storti, materiali di qualità inferiore all'atteso tipo porte che dovevano essere di lusso dovrebbero costare meno di 350 euro... ovviamente non le abbiamo nemmeno mai ordinate).
Oltre a tutto questo i vicini si lamentano per l'impalcatura piantata in strada da più di un anno e mezzo, vicini che sono venuti a sapere anche la colpa è nostra e dei nostri "mancati" pagamenti. Senza contare che quel poco che è stato fatto è danneggiato da freddo e acqua.

Letta tutta questa triste storia a qualcuno viene in mente qualche modo per rivalersi?
Più consigli ho più possibilità di successo avrò.
Ciao
  • nabor
    0
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    Martedì 2 Marzo 2010, alle ore 11:40
    Ciao, se avete già contattato un Avvocato, e mi sembra di capire che stiate per depositare un ricorso ex art. 696 cpc, la strada è quella giusta. Siete stati un pò imprudenti, mi duole dirlo...comunque, il ruolo del D.L. è piuttosto ambiguo.

  • anonymous
    0
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    Venerdì 5 Marzo 2010, alle ore 12:21
    Si, abbiamo contattato un avvocato. So che siamo stati "imprudenti", virgoletto il termine perché forse è più appropriato dire fessi. Quello che non capisco e per cui chiedo consiglio è che nessuno ci da per vincenti, o meglio vincenti sulla carta ma tra una legge e l'altra la nostra "vittoria" diventerebbe parziale se non addirittura inconcludente e cioè senza risarcimenti.
    Noi tiriamo avanti, spero vivamente che questo non accada.
    Anche perché la storia continua, ci hanno chiesto i danni per la risoluzione immotivata dei contratti. Non capisco perché immotivata, abbiamo dato 30 giorni invece che 15 e non c'è stato un giono in cui qualcuno sia andato a lavorare.
    Ma una domanda, c'è modo di chiedere un risarcimento per la differenza del preventivo presentatoci come rigirato direttamente dall'impresa e quello reale? Non dico chissà cosa, solo la differenza tra i due!

  • nabor
    0
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    Venerdì 5 Marzo 2010, alle ore 13:11
    La differenza tra preventivo ed esborso finale va motivata, non c'è dubbio. Avete pensato di rivalervi sul direttore dei lavori?

  • anonymous
    0
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    Venerdì 5 Marzo 2010, alle ore 14:01
    Si proprio così. Il direttore dei lavori ci aveva presentato il preventivo della sua impresa di costruzioni e poi solo ora siamo venuti a sapere che il preventivo che ci ha fatto lui in verità non era dell?impresa di costruzioni che ha effettivamente lavorato con la quale aveva invece un preventivo di un terzo. Noi non sapevamo nemmeno di questo subappalto. In questo modo ha avuto la sua parcella come direttore dei lavori più la differenza tra quanto chiesto a noi e quanto lui ha pagato l?impresa.

  • nabor
    0
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    Lunedì 8 Marzo 2010, alle ore 16:41
    Due osservazioni basilari:
    1) il D.L. lo deve nominare il committente, per evitare conflitti d'interesse
    2) il subappalto dev'essere autorizzato dal committente.
    Il VS. Avvocato saprà come agire, comunque, di questi tempi, cercherei di far leva, tra l'altro, sulla regolarità contributiva.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 10 Marzo 2010, alle ore 10:25
    Grazie mille, gentilissimo.
    Speriamo bene, noi del subappalto non sapevamo nulla e per le fatture... adesso ha convertito parte del versato in iva e ci ha mandato un mega fatturone, ovviamente non utilizzabile per le detrazioni fiscali.
    Mi auguro che gli capiti di incontrare un tipo come lui!
    Grazie ancora.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 11 Marzo 2010, alle ore 14:16
    Mi viene semplicemente da dire "che bello amico". Si merita come minimo una bella mazzata in testa. Sono sempre più convinto che amici e parenti meglio lasciarli fuori.

    Mi spiace della vostra sventura. Spero che riusciate a risolvere la questione nel miglior modo possibile.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 13 Marzo 2010, alle ore 16:56
    Il DURC ve lo ha consegnato, per inciso?

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 13 Marzo 2010, alle ore 19:17
    No, quando i fornitori ci hanno chiamati lo abbiamo richiesto più volte ma lui ce lo ha sempre negato. Adesso credo farà tutto l'avvocato.
    Ma certa gente come può continuare ad essere iscritta all'albo degli architetti?

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 15 Marzo 2010, alle ore 15:31
    Mi permetto di dare un consiglio al Collega Avvocato che vi assiste, nel caso ricordateglielo voi, la richiesta del DURC è un'arma molto efficace...

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 16 Marzo 2010, alle ore 15:26
    Grazie mille, riferirò!

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 16 Marzo 2010, alle ore 16:25
    Salve
    Tutto questo accade, perché nel nostro Paese non si tiene nella giusta considerazione la figura del progettista, il quale dovrebbe essere l'unico interlucutore affidabile, l'unico arbitro tra le parti.
    Io scelsi di operare all' estero per questioni legate al mio territorio e vi posso garantire che mai un caso del genere evrebbe potuto degenerare cosi' tanto...

    Saluti

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 16 Marzo 2010, alle ore 17:00
    Caro Caravaggio, parliamo di un paese in cui, spesso e volentieri, il direttore dei lavori opera nell'interesse dell'appaltatore...

  • grilu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 16 Marzo 2010, alle ore 17:19
    Caro Caravaggio, parliamo di un paese in cui, spesso e volentieri, il direttore dei lavori opera nell'interesse dell'appaltatore...

    significa che ...
    io committente appalto il lavoro alla ditta consigliatami dal mio DL, e quest'ultimo probabilmente sarà propenso a curare gli interessi della ditta piuttosto che i miei???

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Marzo 2010, alle ore 09:20
    Esatto, vedo che hai compreso. Il DL deve curare gli interessi del committente.

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Marzo 2010, alle ore 10:57
    Caro Caravaggio, parliamo di un paese in cui, spesso e volentieri, il direttore dei lavori opera nell'interesse dell'appaltatore...

    Caro Nabur
    Nel 1980, mi sono trasferito all'estero. Ho acquisito una formazione in cui il cliente è il soggetto da salvaguardare da ogni rischio, fino al punto di pagare di persona qualora non svolgessi correttamente il mio incarico.
    Certe leggerezze mi lasciano basito...

  • grilu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Marzo 2010, alle ore 11:24
    Salve
    Tutto questo accade, perché nel nostro Paese non si tiene nella giusta considerazione la figura del progettista, il quale dovrebbe essere l'unico interlucutore affidabile, l'unico arbitro tra le parti.
    Io scelsi di operare all' estero per questioni legate al mio territorio e vi posso garantire che mai un caso del genere evrebbe potuto degenerare cosi' tanto...

    Saluti

    Caro Caravaggio,
    purtroppo io sto pagando sulle mie spalle l'operato "maldestro" dei professionisti, non una, ma due volte per la stessa costruzione...
    e sai una cosa mi sono rassegnata
    mi sono resa conto che è difficilissimo trovare l'affidabilità negli operatori del settore, anche se inizialmente ponevo la massima fiducia.
    ora cerco di stare con gli occhi e le orecchie bene aperti e di informarmi il più possibile ... naturalmente nel frattempo pagando le parcelle ai "cari" tecnici!

    anche per questo GRAZIE FORUM, molte cose si imparano dalle esperienze degli altri.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Marzo 2010, alle ore 11:38
    Cara Grilu, non so se è il tuo caso, ma la garanzia decennale, ex art. 1669 c.c., in favore dell'acquirente/committente, opera anche a carico dei professionisti (DL, progettista ecc.)

  • grilu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Marzo 2010, alle ore 16:29
    Grazie Nabor,

    un'altra cosa da leggere!

    per caso, non avresti un link al testo della norma

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Marzo 2010, alle ore 17:08
    Grazie ancora.
    Secondo me il vero problema è che purtroppo ci sono in giro tante "persone" disoneste. Io che mi fido degli altri va a finire che ci rimetto.
    E' brutto da dire ma non ci si deve mai fidare di nessuno.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Marzo 2010, alle ore 18:00
    Non vorrei concludere in termini troppo pessimisti...direi che la fiducia va guadagnata ogni giorno, soprattutto in certi ambiti professionali. Anche a me piacerebbe vedere realizzata una società in cui il fondamento dell'etica, e, quindi, del vivere civile, si basi sull'assunzione di responsabilità individuale.

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