Buongiorno a tutti!
Devo creare un cappotto interno ad un edificio in classe energetica D, e prevedere di far correre i nuovi impianti elettrici a norma all'interno del cartongesso che "chiuderà" verso l'interno il cappotto. Specifico che si tratta di ristrutturazione di un edificio del 1968 in mattone pieno doppia fila con mattone faccia a vista (non è prevista nè possibile intonacatura o cappotto esterno) e con prevista sostituzione di tutti gli infissi esterni con infissi ad alto rendimento. Il riscaldamento sarà a termosifone e la casa è sita a Padova (temp. invernale minima -2; media di gennaio sullo 0; max estiva 30 gradi, media di luglio 25 gradi; alta umidità esterna; la casa attualmente non presenta segni di umidità interna nemmeno al seminterrato - ultima dipintura 1980, e i muri interni sono attualmente rifiniti a gesso).
Il mio architetto mi propone la seguente soluzione per il cappotto interno in cui far correre anche il nuovo impianto elettrico: dall'esterno all'interno metterebbe 4 cm di poliuretano (tipo Styrodur, per intenderci), poi lana di roccia e infine il cartongesso, con uno spessore finale totale di 10 cm.. Vorremmo chiedere la legge 55%. Questa soluzione è adeguata? Non è che mi trovo con condensa e muffe? L'architetto dice infatti che con Styrodur e con lana di roccia non è necessaria barriera al vapore perché è già presente, ma dai post che leggo non mi pare che sia così... Perdonate ma comincio ad avere i miei dubbi su quel che mi dice l'architetto e ho urgenza di capire cosa fare. Inoltre, dovrei prevedere che il cartongesso arrivasse fino al massello del pavimento (che poserò a seconda delle stanze un parquet o pietra naturale), o che si fermasse prima dell'altezza prevista del pavimento dopo la posa? Ci sono altre cose che dovrei tenere in conto? Specifico anche che sto cercando di svolgere i lavori il più possibile in economia... Grazie per l'aiuto, non so più dove sbattere la testa!