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2013-04-13 22:50:17

Sostituzione pavimenti per umidità


Stef9089
login
11 Aprile 2013 ore 08:20 10
Salve, sono nuovo per quanto riguarda i forum quindi scusatemi se sto sbagliando qualcosa. cmq ho un problema di umidità di risalita per tutta la casa, interna ed esterna, 130mq, internamente interessando i muri sino a 1,5 di altezza e i pavimenti sempre bagnati, premetto che è situata in campagna e l'età della casa è di circa 20 anni, costruzione della casa con mattoni di tufo, muri portanti. Per risolvere questo problema un costruttore mi ha consigliato di smantellara l'intero pavimento, mettere uno strato di cupolette per l'intera casa (che dovrebbero far disperdere l'umidità di risalita, in quanto quete cupole comunicano con l'esterno e quindi c'è ricambio di aria al di sotto di tale cupole e l'umidità si asciugherebbe) posare poi il nuovo pavimento su queste cupole.
Voi che ne dite? è una soluzione efficace? che consiglio mi date? Aiutatemi vi prego..
  • toplevel
    0
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    Giovedì 11 Aprile 2013, alle ore 08:51
    Stef,
    è una bella gatta da pelare.
    smantellare tutto il pavimento, portarlo in discarica, scavare almeno 15 cm per posare le cupolette, rigettare la soletta e ripavimentare ti costerà moltissimo in termini economici.
    per quel che concerne l'umidità risolvi parzialmente in quanto le murature perimetrali, solitamente in appoggio sul terrapieno, attingerebbero l'acqua di risalita, per cui risolvi a metà: avresti pavimenti asciutti e muri portanti bagnati come adesso.
    qual'è lo spessore delle murature in tufo?
    in quale zona climatica è situato il manufatto?
    hai qualche foto da postare/inviare?

  • nabor
    0
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    Giovedì 11 Aprile 2013, alle ore 11:50
    Il costruttore è disposto a garantire, e come, l'efficacia dell'intervento proposto?

  • ilmedicodellacasa
    0
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    Giovedì 11 Aprile 2013, alle ore 22:20
    La realizzazione del vespaio ventilato, da sola non risolve la risalita dei muri. E' però improbabile che tutto il pavimento sia interessato da intensi fenomeni di capillarità tali da renderlo bagnato. Per inciso, la capillarità non da MAI luogo alla formazione di liquido. Potrebbero però esistere delle situazioni, dove altre cause possono determinare gli effetti lamentati, e cito solo a titolo di esempio, la condensazione superficiale, quella interstiziale, l'osmosi, l'adsorbimento, l'assorbimento igroscopico, nonché altri fenomeni di natura ciclica a questi correlati. Ritengo più probabile l'esistenza di un concorso di effetti, ad esempio dovuti al ponte termico della muratura a contatto col terreno, o ad assimetrie radianti, facilmente e frequentemente confusi con la risalita capillare. Direi che la prima cosa da fare, è una diagnosi accurata dello stato di fatto, raccogliendo possibilmente dei dati sulla storia della manifestazione.
    Il vespaio ventilato ha comunque degli effetti vantaggiosi sia sulla dispersione in ambiente del radon, che su un piccolo aumento della temperatura superficiale del pavimento. In numerose zone d'Italia è addirittura obbligatorio.
    Saluti

  • toplevel
    0
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    Venerdì 12 Aprile 2013, alle ore 05:14
    Un plauso a ilmedicodellacasa
    i complimenti quando ci vogliono ci vogliono.
    sei davvero un ottimo professionista, te lo aveva mai detto nessuno?
    concordo con te sulle concause e relativi fenomeni "visivi"
    l'umidità che intride i materiali, per i fenomeni che hai citato, ne altera la trasmittanza convogliando su di sè la condensazione.
    è per questo che spesso ho verificato la presenza di velature di acqua ai piani alti...spesso scambiata per umidità di risalita!
    mi forniresti ulteriori info sulle asimmetrie radianti. ne sento parlare qui per la prima volta.
    studi, articoli, approfondimenti, report, ecc...qualsiasi documento è ben accetto.
    p.s.: hai cambiato numeri e mail ???

  • stef9089
    0
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    Venerdì 12 Aprile 2013, alle ore 07:32
    Innanzitutto grazie infinite per la rapidità nelle risposte e la chiarezza, mi state facendo fare un'idea sul da farsi per capire bene questo problema. Cmq i muri essendo portanti (quindi non c'è una struttura in cemento armato con i pilastri a sorreggere i solai) sono di spessore doppio, cioè c'è il primo mattone poi uno spazio al centro vuoto e poi il secondo mattone, in media lo spessore è di 50cm. Tutta la casa è sollevata dal terreno di 50cm, costruita su un terreno al quanto ricco di argilla, ai tempi della costruzione è stato fatto uno zoccolo ci cemento a livello terreno su tutte le fondamenta della casa per evitare la risolita dell'umidità...ma non è servito a nulla..
    Io abito in provincia di lecce quindi le temperature sono abbastanza miti ovviamente l'inverno, in campagna si raggiungono anche i 6-7 gradi di notte.
    Cmq avevi ragione perché non in tutta la casa si crea il liquido a terra ma una strana muffa.

  • stef9089
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 12 Aprile 2013, alle ore 07:36
    Un altro architetto consultato da me mi ha anche proposto una soluzione un pò strana a mio parere ma che secondo lui potrebbe funzionare..cioè quella di forare (con un macchinario che ora si usa per far passare i tubi al di sotto di case già costruite, fognatura, acquedotto ecc.) a livello sottostante alla pavimentazione dove è presente una strato di 'breccione'(pietre grosse quanto un pugno) e far passare un tubo forato in più parti per poi farlo uscire dall'atra parte della casa, fare questa operazione in diverse parti. Secondo lui questo dovrebbe far areare lo spazio sotto il pavimento e quindi asciugare l'umidità del pavimento e anche quella dei muri....

  • toplevel
    0
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    Sabato 13 Aprile 2013, alle ore 14:53
    Si chiamano carotatrici.
    in teoria "dovrebbe" funzionare, in pratica non funziona o asciuga solo localmente.
    in teoria non c'è differenza tra teoria e pratica; ma in pratica c'è.
    per asciugare dovrebbero generarsi correnti d'aria asciutta (e soprattutto costanti) che entrerebbero da una parte della casa per fuoriuscire dall'altra: questa la teoria.
    in pratica: secondo quale principio l'aria in entrata da un lato dovrebbe uscirne dall'altro?
    l'aria si muove se c'è un "effetto camino" ossia un delta barometrico il che presuppone differenze di quota almeno di qualche metro.
    un'altra cosa: dov'è scritto che l'aria in entrata è necessariamente asciutta?
    l'aria entra, esce e circola indipendentemente dalle temperature e dai tenori di umidità, quindi anche nelle giornate di pioggia o comunque fortemente umide; in sostanza se da una parte ti asciugherebbe nelle giornate secche, dall'altra te le riumidirebbe nelle giornate piovose.
    l'architetto è disposto a garantirti dei risultati o vuol fare esperimenti a tue spese?

  • stef9089
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 13 Aprile 2013, alle ore 19:33
    L'architetto ha già premesso che non è sicuro al 100% che funzioni....quindi non mi garantisce la risoluzione del problema...io ho solo chiesto un po in giro per la risoluzione di questo gran problema che sembra proprio che non mi porta a nessuna soluzione..
    Avreste altre idee di come risolverlo? O consigli da darmi per rivolgermi a qualche esperto?Esperienze passate simili e come le avete risolte?

  • stef9089
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 13 Aprile 2013, alle ore 19:37
    Avete mai provato il sistema della harsistem "LIFE" kit 352 contro l'umidità di risalita, andrebbe bene per risolvere il mio problema?

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Sabato 13 Aprile 2013, alle ore 22:50
    Per quanto si possa immaginare la situazione non si possono conoscete tutte le variabili del caso, è per tanto impossibile dare un consiglio basato su supposizioni, la cosa più sensata sarebbe interpellare direttamente delle ditte specializzate che possano elaborare una proposta di intervento dopo un sopralluogo e analisi

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