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2006-11-02 10:59:27

SOS!!! impianto a pavimento integrato con pannelli solari


Elecost
login
24 Ottobre 2006 ore 10:16 16
Buongiorno, e' il mio primo login sul forum, anche se ho letto molti interventi (peraltro interessantissimi) che mi hanno dato un'idea riguardo il riscaldamento a pavimento; Sto costruendo la mia prima casa (una porzione di trifamiliare) disposta su 3 livelli di circa 65 mq. ognuno + sottotetto (seminterratto, piano giorno, piano notte) e vorrei far installare un impianto di riscaldamento a pavimento, possibilmente integrando il tutto con un pannello solare da posizionare sul tetto con la funzione di preriscaldare l'acqua in ingresso alla caldaia d'inverno e produrre ACS d'estate, prevedendo di diramare l'acqua calda alla lavastoviglie e (forse) alla lavatrice. Essendo del tutto profano, a cosa devo porre attenzione? Quali controindicazioni potrebbero presentarsi? Quanto potrebbe costare il tutto? Inoltre, qualcuno puo' farmi un preventivo di spesa "All inclusive" o indicarmi un serio e competente professionista nella provincia AQ al quale possso rivolgermi?
Grazie anticipatamente a chiunque possa darmi informazioni utili.
Cordiali saluti
  • vinziga
    Vinziga Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 26 Ottobre 2006, alle ore 09:12
    Ciao, allora ottima scelta l'impianto radiante integrato con un pannello solare.
    Le cose a cui devi porre attenzione sono poche e semplici, il pannello solare deve essere un sottovuoto a circolazione forzata, soddisfarre in primis il fabisogno di acqua calda sanitari e poi il surplus va inserito nell'impianto, ottima soluzione quella di voler collegare lavastoviglie e lavatrice, hai un grande risparmio enrgetico in quanto non devi fornire molta energia elettrica per riscaldare l'acqua.
    Per quanto riguarda un preventivo i materiali etc scrivimi a [email protected] sara' a tua disposizione per qualsiasi delucidazione tu voglia a riguardo.

  • emanet
    Emanet Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 26 Ottobre 2006, alle ore 16:05
    Scusa se mi permetto.......
    prima di pensare all'impianto di riscaldamento (io ritengo che la miglior soluzione sia impianto a pavimento comandato da caldia a condensazione + pannelli solari + termocamino) te le fonti di calore "gestite da una cella ecotermica.
    Comunque come ti dicevo prima di pensare al riscaldamento pensa ad isolare molto bene la casa !!!!!!!!!, quindi isola bene le pareti, utilizza infissi e vetri isolanti.
    Pensa che il calore prodotto con qualsiasi impainto non deve uscire da casa !!!!!!

  • elecost
    Elecost Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 26 Ottobre 2006, alle ore 18:26
    Grazie mille ad entrambi, avevo gia' considerato la coibentazione e l'isolamento termico ... sapete in percentuale quanto in piu' potrebbe costare un impianto radiante a pavimento rispetto ad uno tradizionale?
    Grazie anticipatamente

  • vinziga
    Vinziga Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 16:57
    In percentuale dovrebbe essere un 30% in più, ma non vedere il costo al momento considera il risparmio energetico a medio termine che puoi avere.
    se poi vuoi un preventivo dettagliato alora scrivimi a [email protected] saro' ben lieto di risponderti ciao

  • elettro
    Elettro Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 17:13
    Tutti mi dicono che utilizzare i pannelli per riscaldare l'ambiente e' efficace solo con impianti a bassa temperatura per cui ci penseri bene prima di buttare dei soldi. Poi e' essenziale e forse piu' importante l'isolamento generale della casa perche' il sistema funzioni decentemente, io sinceramente in una casa come normalmente le costruiscono da noi non farei un impianto del genere.
    ciao
    Stefano

  • vinziga
    Vinziga Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 18:13
    Infatti il riscaldamento radiante, applicato a pavimento a parete o a soffitto si chiama impianto a bassa temperatura, quando vuoi fare il caldo e a bassissima quando utilizzi lo stesso impianto per il raffrescamento.
    A bassa temperatura perché? Semplicissimo , perché l'acqua all'interno dei tubi circola a non + di 40 gradi, la superficie di scambio, ad esempio un pavimento fa si, che per irragiamento all'interno della camera si crea un confrt a 23°...buttare i soldi? allora in germania in svizzera in austria hanno i soldi da buttare?
    prima di dare fiato alle trombe informatevi un po meglio.
    Questa è solo una piccola delucidazione, se poi occorre altro materiale , molto ma molto + aprofondito..la mai mail la trovi nel mio profilo...buonasera.

  • elettro
    Elettro Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 22:22
    Scusa vinziga non mi sono spiegato bene probabilmente, sono perfettamente d'accordo che il riscaldamento a bassa temperatura sia piu' conveniente, io parlavo del discorso integrazione pannello solare - impianto di riscaldamento, infatti questa soluzione e' conveniente se l'isolamento della casa e' fatto ad hoc e se vengono usati impianti di riscaldamento con grossi volumi di accumulo (sebatoi d'acqua da 1000 2000 litri), non so come si chiamano in gergo tecnico. Ho detto bene?

    ciao

  • vinziga
    Vinziga Ricerca discussioni per utente
    Martedì 31 Ottobre 2006, alle ore 07:49
    Dovremmo dire che con la legge 192/05 la coibentazione è la prima cosa, anche perché attesta non solo le dispersioni ma anche il consumo e quindi quanti watt/mq possono occorrere per riscaldare o raffrescare, questo comporta infine un dimensionamento ottimale dell'impinato termio, radiante o convettivo che sia.
    Per quanto riguarda il solare termico, e parlo sempre di pannelli sottovuoto a circolazione forzata, vengono istallati in primis per soddisfare il bisogno di acqua calda sanitaria e poi il surplus viene immesso nell'impianto.
    Per quel che riguarda l'accuimulo, 1000 litri mi sembra eccessivo, per una villetta di 200 mq, per un fabbisogni di 6 persone è bastato un bollitore da 500 litri...ed era abbondante, 2 da 1000 litri li ho fatti istallare in un palazzo di 9 piani...e gli impianti vanno da dio sia in caldo che in freddo.
    Mi rendo conto che alle volte si va avanti per sentito dire , ma non c'è da aver paura , basta chiedere e le informazioni utili vengono date.
    Ciao

  • elettro
    Elettro Ricerca discussioni per utente
    Martedì 31 Ottobre 2006, alle ore 10:29
    Gia' che ci siamo, cosa ne pensi delle pompe di calore geotermiche, il costo da noi e' ancora abbastanza elevato (considerando anche la trivellazione poi..) e i tempi di ammortizzamento quindi diventano lunghi. Rispetto al costo dell'elettricita' in italia pensi che ne valga la pena? O e' meglio pensare direttamente al pellet? Come alternativa al metano ovviamente.
    Io sto pensando a un impianto per una villetta unifamiliare che ho quasi deciso di realizzare in legno prefabbricato.

    Ciao, grazie

  • dendro
    Dendro Ricerca discussioni per utente
    Martedì 31 Ottobre 2006, alle ore 15:49
    Per quanto riguarda il solare termico, e parlo sempre di pannelli sottovuoto a circolazione forzata, vengono istallati in primis per soddisfare il bisogno di acqua calda sanitaria e poi il surplus viene immesso nell'impianto. Secondo me non vale la pena spendere soldi per usare la tecnologia del sottovuoto alle nostre latitudini. A maggio ragione se l'impiego del solare è principalmente estivo per acqua sanitaria.
    Per quel che riguarda l'accuimulo, 1000 litri mi sembra eccessivo, per una villetta di 200 mq, per un fabbisogni di 6 persone è bastato un bollitore da 500 litri...ed era abbondante, 2 da 1000 litri li ho fatti istallare in un palazzo di 9 piani...e gli impianti vanno da dio sia in caldo che in freddo. Sul serbatoio, adottando un adeguato sistema di stratificazione, in linea generale, vale la pena utilizzare volumi elevati visto che in proporzione costano meno: un 1000 litri può costare 1100 ?, un 800 litri 1000 ? e un 2000 litri 1300 ?.

  • vinziga
    Vinziga Ricerca discussioni per utente
    Martedì 31 Ottobre 2006, alle ore 18:02
    Dendro ciao;) allora mi trovi d'accordo se parliamo della casetta amare dove si passano un paio di mesi all'anno e quindi un pannellino a circolazione naturale va più che bene. Quando pero' parliamo di produzione di acqua calda sanitaria con integrazione al riscaldamento ,sempre se questo è radiante/bassatemperatura, allora no, anche per quanto riguarda le nostre latitudini, ne ho fatti istallare diversi sia solo per ACS, sia per integrazone sia per riscaldare l'acqua delle pisvine e ti assicuro che vanno benissimo.
    Per quanto riguarda poi i bollitori i ragionamento cambia in quanto di solito li dimensiono in base alle persone che utilizzano l'acs, se poi serve per integrazione e via discorrendo.
    Cmq , prendo sempre come esempio la Germania, s eper le nostre latitudini i sottovuoto non vanno bene...allora loro cosa dovrebero fare visto che si servono di questa tecnologia come il pane?
    Ultimamente poi ho dimensionato un impianto con una pompa ad assorbimento, non so se ne hai sentito parlare, cmq in estate il surplus di acqua calda lo sfrutta per fare il fresco...ripeto, sempre abinato ad un sistema radiante opportunamente dimensionato.
    Se vuoi possiamo cmq sentirci via mail e possiamo confrontare le nostre idee [email protected]
    Ciao a presto

  • consultec
    Consultec Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Novembre 2006, alle ore 11:40
    Elecost,
    la tua intenzione di eseguire un impianto a bassa temperatura con integrazione solare sia per ACS che per riscaldamento è una ottima scelta.
    Devi a priori escludere la lavatrice che non può essere alimentata con acqua calda.
    Devi considerare un accumulo di minimo 1000 lt combinato (accumulo interno di 250 lt a forma di fungo per ACS) gestito da una centralina solare tipo Vega 2 in grado di comandare sia un gruppo solare di pompaggio per il circuito primario sia un circolatore per il circuito secondario da integrare al riscaldamento.
    La percentuale di integrazione al riscaldamento per 1000 lt di accumulo sarà nell'ordine del 38% abbinando il tutto ad una caldaia a condensazione (Euro 4).
    Il numero di pannelli varia in base all'esposizione, credo che 6 pannelli potrebbero dare un risultato.
    Costo del sistema escluso la mano d'opera: circa 12500,00 Euro escluso la caldaia.
    Saluti.
    PS

  • pacammu
    Pacammu Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Novembre 2006, alle ore 11:55
    Ciao Consultec, perché la lavatrice non può essere alimentata con acqua calda?
    Con che marca di sistema solare hai calcolato il prezzo di 12.500??

  • consultec
    Consultec Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Novembre 2006, alle ore 13:12
    La lavatrice lavora con acqua di diversa temperatura (da 40°C) e relativi risciaqui in base ai programmi impostati. Non prevede l'ingresso dell'acqua preriscaldata.
    La lavastoviglie può e deve essere collegata all'acqua calda per funzione diverse della lavatrice.
    Il costo dell'impianto descritto è composto di:
    - 6 pannelli solari HS (Alta selettività)
    - Kit raccordi
    - Centralina solare tipo Vego 2
    - Gruppo solare composto di circolatore, ritegno, valvola di sicurezza ...
    - Vaso espansione 60 lt (riscaldamento)
    - Vasi espanzione 12 lt x 3 (sanitario)
    - Accumulo 1000lt/250lt primario/sanitario integrati
    - Antigelo/glicole 40 lt
    - Miscelatore termostatico di protezione uscita boiler
    - Valvola deviatrice tre vie

    Sistema solare calcolato per la zona di Chieti (10 km dal mare), 200 mq di superficie riscaldata con impianto a pavimento radiante, integrazione del 38% sul riscaldamento, produzione ACS Aprile/Ottobre al 100%, orientamento pannelli Sud-45°.

    Materiale da quantificare per rendere il sistema funzionante:
    - circolatore per circuito riscaldamento
    - raccorderie e tubazioni
    - caldaia a condensazione
    - supporto pannelli (da tetto oppure da piano)
    - impianto elettrico
    - prestazione di servizio per il montaggio

    Per non fare pubblicità, non gradita dal Forum, posso comunicarti i dati del distributore sù richiesta privata.
    Saluti.
    PS

  • pacammu
    Pacammu Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Novembre 2006, alle ore 13:15
    Si la mia mail è: [email protected]

    Per quanto riguarda la lavatrice si potrebbe mettere un ulteriore valvola mix termostatica regolata a 40°

  • dendro
    Dendro Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 2 Novembre 2006, alle ore 10:59
    Mi trovi d'accordo se parliamo della casetta amare dove si passano un paio di mesi all'anno e quindi un pannellino a circolazione naturale va più che bene. Quando pero' parliamo di produzione di acqua calda sanitaria con integrazione al riscaldamento ,sempre se questo è radiante/bassatemperatura, allora no, anche per quanto riguarda le nostre latitudini, ne ho fatti istallare diversi sia solo per ACS, sia per integrazone sia per riscaldare l'acqua delle pisvine e ti assicuro che vanno benissimo.
    Per quanto riguarda poi i bollitori i ragionamento cambia in quanto di solito li dimensiono in base alle persone che utilizzano l'acs, se poi serve per integrazione e via discorrendo.
    Cmq , prendo sempre come esempio la Germania, s eper le nostre latitudini i sottovuoto non vanno bene...allora loro cosa dovrebero fare visto che si servono di questa tecnologia come il pane?
    Non dico che il sottovuoto non va bene, dico che da noi è "sprecato".
    Il mio commento sulle ns. latitudini è riferito al fatto che da noi (a maggior ragione ad Avellino), anche d'inverno, fa sufficientemente "caldo" da non richiedere il sottovuoto: proprio per questo in Germania, più fredda che l'Italia, è più indicato il sottovuoto (e lo usano).
    Inoltre 1 mq di sottovuoto costa 500 ? mentre 1 mq di pannello piano costa 250 ? (prezzi indicativi): il vantaggio del sottovuoto si può quantificare in un 10-15% di resa in più d'inverno; quindi metto il pannello piano con superficie aumentata di un 10-15% ed ho la stessa resa del sottovuoto con un costo sensibilmente inferiore (e senza i problemi dei tubi sottovuoto )
    Sulla "circolazione naturale" concordo con te: non mi sento di suggerirla se non per piccoli impianti per ACS; io invece parlo di "pannelli piani" ma sempre a circolazione forzata.

    Ultimamente poi ho dimensionato un impianto con una pompa ad assorbimento, non so se ne hai sentito parlare, cmq in estate il surplus di acqua calda lo sfrutta per fare il fresco...ripeto, sempre abinato ad un sistema radiante opportunamente dimensionato.
    Se vuoi possiamo cmq sentirci via mail e possiamo confrontare le nostre idee [email protected]
    Ciao a presto Il ciclo ad assorbimento è un'ottima idea per sfruttare il "mare" di acqua bollente estiva: sui piccoli impianti il problema sono i costi: spendere 12.000 ? per l'apparecchio secondo me sono un po' troppi. Sui grossi impianti, invece, per alimentare l'assorbitore con acqua calda "solare" occorrono chilometri quadri di pannelli e può diventare comunque antieconomico.
    Su impianti di questo tipo è molto importante la valutazione economica: solo dopo si può dare un giudizio.

    Per la produzione di ACS io "tifo" per la produzione istantanea piuttosto che con l'accumulo interno nel serbatoio solare: è un pochino più complesso l'impianto ma ritengo ne valga la pena (tra l'altro si evita di duplicare vaso di espansione e valvola di sicurezza anche per il sanitario).

    Per la lavatrice: esistono in commercio lavatrici previste per essere alimentate ad acqua calda. Viceversa si può montare un mix termostatico fisso a 40°: se occcore acqua a 50° interviene la lavatrice per i 10°C in più richiesti; il risciacquo a 40°C, invece, non dà problemi.

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