Un cordiale saluto a tutti; questo e' il mio primo post nel forum lavorincasa e vi presento la situazione nella quale mi sono venuto a trovare, sperando di non annoiarvi perche' e' un po' lunga.
Possiedo una casetta bifamiliare costruita nel 1989 e dal 3/7/2009 e' installato un impianto fotovoltaico totalmente integrato. Quest'anno volevo raddoppiarlo, ho trovato la ditta che utilizza identici pannelli e metodo (totalmente integrato).
La casa e' sottoposta al vincolo beni ambientali perche' sorge a 130 metri da un ruscello percio' ogni modifica esterna ne deve richiedere il parere.
L'installazione dei pannelli e' attivita' libera, ma il mio comune (prov. Vicenza) ha deciso che gli edifici nuovi o storici o quelli sottoposti al vincolo ambientale devono installare obbligatoriamente la linea vita. Mio cognato, medico Spisal e consulente del tribunale di Venezia, che ha contribuito alla stesura della legge sulla linea vita, ha confermato che l'installazione dei pannelli e' LIBERA ATTIVITA' e le richieste del comune sono un abuso. (Naturalmente siamo d'accordo che la salvaguardia della vita umana abbia la precedenza).
Mi sono rivolto ad uno studio d'ingegneria edile, hanno fatto il progetto della linea vita e dei ganci; nella falda sud, data la presenza di 16 pannelli, non e' possibile installare tutti i ganci, come nella falda nord, allora e' stata disegnata un'impalcatura lato sud-sudovest da utilizzare in caso di necessita' di lavori sui vecchi pannelli. E' stata fatta richiesta all'ULSS che ha risposto evasivamente, ma senza dare l'assenso. Io voglio fare tutto in regola, sono anche coperto dall'assicurazione che pagherebbe gli interventi, impalcatura compresa, per cui sarei stupido a far salire sul tetto delle persone senza sicurezza; purtroppo la zona sud e parzialmente la sud est non possono ospitare i ganci, ma solamente l'impalcatura. Tutto cio' mi sta costando un capitale e non so che via prendere, l'ingegnere che se ne occupa mi ha detto che trovera' una soluzione, ma con l'ufficio tecnico comunale non ne sono sicuro. Mi sembra che qualcuno si sia rivolto anche al TAR perche' il direttore dell'ULSS risponde sempre cosi'. La regione Veneto scrive che si possono richiedere deroghe, poi comunica alle Ulss di non derogare. Deroghe che, comunque, fanno fare lavori in totale sicurezza. Cosa posso fare? L'ingegnere ha detto che fara' il possibile, intantanto i mesi passano, passano, passano........Grazie per la lettura.