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masthead/889/125
2012-04-26 06:15:19

Ristrutturazione facciata in condivisione con negozio


Flora1978
login
23 Gennaio 2012 ore 12:14 8
Buongiorno a tutti!
Avrei bisogno di aiuto per un quesito al quale in molti non hanno saputo dare una risposta. Ho acquistato una abitazione d'epoca, su tre piani. Di tutto il volume del piano terra, che ha accesso da un portoncino alla strada, una porzione non di mia proprietà ospita un negozio il cui accesso alla strada è affiancato al portone di casa mia (allego foto per maggiore chiarezza)
Devo cominciare i lavori di ristrutturazione della facciata e vorrei comportarmi nella maniera più corretta possibile. Sapreste dirmi come devo regolarmi con i proprietario del locale che condivide con me la facciata? Come dovrebbe essere gestita la sua partecipazione economica ai lavori? E quanta voce in capitolo può avere sulle scelte estetiche? Ovviamente io preferirei che la facciata avesse uno stile unitario e penso che questo vada a vantaggio dello stile dell'intero stabile e del paese stesso..
Grazie mille in anticipo a chiunque possa darmi una mano!

http://www.dfdfactory.com/files/facciata_completa.jpg.
  • consulente
    0
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    Lunedì 23 Gennaio 2012, alle ore 13:55
    Allora, in certi casi i Regolamenti Comunali dovrebbero imporre che gli interventi dovrebbero essere estesi a tutte le superfici della facciata.
    Ciò serve per evitare le condizioni multicolore come per la foto allegata.
    Nel caso in esame, non mi risulta che esistano vincoli di partecipazione alla spesa, salvo ovviamente fenomeni di degrado e di distacco del supporto.
    L?unica soluzione potrebbe essere di chiedere la partecipazione dell?altro proprietario con la motivazione che l?importo sarà di modesta entità (vista la superficie della propria facciata) e che un aspetto decente del prospetto si tramuterà in un migliore biglietto da visita per l?attività commerciale.

  • nabor
    0
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    Lunedì 23 Gennaio 2012, alle ore 14:31
    Buongiorno, concordo nel senso che al comproprietario può e dev'essere prospettata l'opportunità nel partecipare, ma, se non vi sono motivi 'strutturali' (nel senso ampio del termine), non si può obbligarlo.

  • flora1978
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 23 Gennaio 2012, alle ore 17:30
    Grazie mille per le vostre risposte!
    Quindi a quanto mi sembra di capire, nonostante il proprietario del locale (diverso dal gestore dell'attività commerciale) "possegga" parte della facciata, non posso obbligarlo alla partecipazione nelle spese di ristrutturazione (per altro la cifra spettante ho saputo essere non poco rilevante, nonostante la differenza di estensione delle due proprietà) in quanto potrebbe anche dirmi che ha intenzione di lasciare la sua porzione così com'è (e in tal caso chi ne definisce i "confini")?
    Quindi non mi resta che proporre una partecipazione economica e in caso di rifiuto almeno cercare di ottenere un permesso per unificare esteticamente la facciata?
    Considerate che rispetto alla foto pubblicata sul muro a destra e a sinistra del portoncino del negozio sono state applicate due insegne luminose abusive (ho fatto controllare dal comune) davvero brutte (installate nel periodo in cui la casa era stata acquistata ma non era abitata ancora) e per le quali nessuno ha mai chiesto nemmeno il mio assenso. Queste deturpano non poco la facciata mentre io tengo particolarmente alla possibilità di farla tornare il più simile all'aspetto originale..Proverò prima di tutto a vedere se esiste un regolamento comunale dopo di che non credo mi restino molte alternative legali! Grazie ancora!

  • nabor
    0
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    Lunedì 23 Gennaio 2012, alle ore 18:16
    Forse, se parliamo di ripristino del decoro architettonico, in rapporto alla bruttura incarnata dalle nuove insegne dell'esercizio commerciale, qualcosa si può ancora ottenere, legalmente parlando...

  • edilponteggi
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 25 Gennaio 2012, alle ore 13:44
    Ciao per quanto ne so io il colore della facciata dovrebbe sceglierlo il comune in base al decoro artistico circostante....ovviamente ti offre una serie di colori da scegliere e tu poi decidi in base a quelli....per quanto riguararda il proprietario dell'esercizio ha solo l'obbligo, qualora voglia fare la sua parte,di pagare la propria parte.altrimenti potresti verificare una situazione di questo genere:
    tu porti avanti la cosa, fai la tua facciata meno la facciata dell'altro proprietario....ricordati che il colore lo scegli in base ai colori che ti fornirà il comune....quindi a meno che l'altro proprietario intervenga nel realizzare anche la sua parte di facciata, altrimenti tu sarai l'unica persona che sceglierà di fatto il colore da applicare.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 25 Gennaio 2012, alle ore 15:20
    Il decoro architettonico/artistico, ai sensi dell'art. 1120 secondo comma c.c., ha una valenza anche privatistica.

  • flora1978
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Aprile 2012, alle ore 18:52
    Buongiorno a tutti!
    Prima di tutto vorrei ringraziarvi per le risposte che mi avete dato, competenti e precise.
    Per completezza vorrei raccontarvi come si è conclusa la questione. Al comune non hanno saputo darmi alcuna indicazione riguardo la scelta del colore, non sapevano nemmeno dirmi se esistesse una regolamentazione in tal senso..Daltronde era deducibile dal mix di colori già presente sulla strada (forse non essendo considerato centro storico, nonostante la presenza di palazzi antichi come il mio, non esiste una tutela del decoro da parte del comune).
    La proprietaria del locale commerciale interpellata in via amichevole sulla sua partecipazione economica ha ovviamente risposto di non avere le possibilità economiche per affrontare una qualsivoglia spesa. Invece l'affittuario del negozio al quale ho chiesto ripetutamente di eliminare l'insegna luminosa apposta sul muro di casa mia senza permesso ne mio ne del comune, dopo svariati tentativi ha finalmente provveduto, con ridicola richiesta di consentirgli di rimontare il tutto dopo la ristutturazione (sempre sul muro che è assolutamente di pertinenza della casa..). Per la porzione di muro esterno appartenente alla signora, alla fine non è stata effettuata la ristrutturazione completa (ovvero eliminazione del vecchio strato di intonaco e ripristini vari) ma è stata passata solo la mano di colore per uniformare il tutto e garantire un maggiore decoro del palazzo intero. Naturalmente tutto a mie spese. La pietra in basso è pero stata ripristinata e restaurata anche nelle parti che non appartengono a me. Che dire come sempre se non avessi scelto questa via starei ancora a combattere e ci sarebbero ancora le impalcature fuori...
    Ecco il risultato finale (mancano ancora portone e ritocchi vari ma più o meno ci siamo..il colore è venuto un pò più acceso del previsto ma sbiadirà rapidamente causa smog e piogge..)
    Grazie ancora e alla prossima.
    http://www.dfdfactory.com/files/IMG_2393.jpg

  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 26 Aprile 2012, alle ore 06:15
    L'intervento sembra pulito ma in effetti il colore è molto acceso....

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