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2012-04-25 08:46:01

Ristrutturare interrato - umidità


Giupal
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06 Aprile 2012 ore 23:28 5
Ciao a tutti
da una stanza del piano scantinato, oggi adibito a cantina, vorrei ricavare un ambiente vivibile. E' ampio, arioso, con 2 finestroni (oggi quasi sempre chiusi)...unico problema: umidità di risalità. Dal pavimento, su per per 7-10 cm, il muro è sempre umido e non credo sia l'idelae per crearci una saletta giochi o una tavernetta.
Considerato che l'ambiente è poco arieggiato e non riscaldato - per quanto mai freddo, neppure in pieno inverno - pensavo ad una soluzione del genere:
avendo la possibilità di portarci facilmente l'acqua della caldaia, far girare per tutto il perimetro della stanza - ad altezza umidità - un tubo di rame per riscaldamento, ma senza metterlo sttoo traccia. Poi coprire il muro - oggi grezzo - con un rivestimento (tipo perline o cartongesso..) a 5-7 cm di distanza,, in modo da creare un'intercapedine. Caso mai, prevedere anche delle grglie di aerazione 1-2 per parete) per far circolare meglio l'aria nell'intercapedine (e che utilizzerei anche per "ispezionare" lo stato dei muri, ogni tanto). Ovviamente, aprirei spesso le finestre e, magari, prenderei un deumidificatore portatile da utilizzare spesso.
Chiedo ai più esperti: potrebbe funzionare? tale mix di soluzioni renderebbero più salubre l'ambiente? Grazie in anticipo e Buona Pasqua a tutti.
  • consulente
    0
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    Sabato 7 Aprile 2012, alle ore 11:34
    La questione dell'umidità di risalita è stata, e lo sarà penso anche in futuro, ampiamente dibattuta all'interno di questo forum.
    C'è chi sostiene per interventi di totale abbattimento dell'umidità alla base del muro, o chi invece suggerisce sistemi che consentano la naturale evacuazione dell'acqua dal muro con prodotti deumidificanti.

    Non esprimo pareri tecnici, in quanto considero tutte le tecnologie oggi in uso buone.
    Senza entrare nello specifico, per condizioni analoghe, io opto per la seconda soluzione, verificando l'opportunità di realizzare uno scannafosso all'esterno, di intonacare la parete con intonaco macroporoso, o eventualmente creare una intercapedine interna adeguatamente ventilata.

    In ultimo, rialzerei la quota del pavimento con un vespaio realizzato con i casseri a perdere in pvc, dove collocherei tutte le tramezzature interne nonché la parete ad intercapedine perimetrale.
    Nota importante: garantire una adeguata ventilazione interna con l'apertura quotidiana dei serramenti esterni.

  • giupal
    0
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    Martedì 10 Aprile 2012, alle ore 05:49
    Purtroppo le soluzioni che proponi - che sono in effetti le soluzioni "ortodosse" a problemi del genere - non sono fattibili per motivi tecnici, pratici e economici.
    Circa il ricambio d'aria, sono molti giorni che lascio i finestroni aperti e con la bella stagione credo che rimarranno aperti di continuo. Purtroppo è piovuto tutto il tempo e non credo che l'aria umida che entra "asciughi" più di tanto. Aspetto che faccio una settimana di sole per vedere se c'è qualche miglioramento.
    Circa l'intercapedine, in effetti la creerei tra il muro esistente e le perline: come dicevo, lascerei 5-6 cm di spazio dietro il perlinato ed, in quello spazio, farci girare "a vista" un tubo di rame con l'acqua del riscaldamento.
    Il mio post era per sapere da qualcuno più esperto di me se, ferme restando tutte le altre azioni necessarie (deumidificare, arieggiare, ecc.ecc.), riscaldare il muro dal lato interno con questa tubazione, può essere utile ad asciugarlo. Oppure è un lavoro inutile e tanto vale mettere un calorifero normale laddove è predisposto?
    Grazie ancora. Saluti

  • consulente
    0
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    Martedì 10 Aprile 2012, alle ore 08:29
    I miei suggerimenti, più che ortodossi erano dettati da una certa esperienza in materia.
    E' evidente che, dal suggerimento all'atto pratico, è opportuno che si verificano anche altre condizioni reali.
    Per una risposta secca sul riscaldamento della parete, a mio parere sembra uno spreco di energia e dagli effetti ancora da verificare.

  • toplevel
    0
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    Giovedì 12 Aprile 2012, alle ore 09:14
    Secondo la mia esperienza proporre un "riscaldamento" con una tubazione calda sarebbe un enorme spreco di energia, tempo e risorse in quanto così facendo si riuscirebbe soltato ad asciugare in superficie e favorendo l'evaporazione corticale.
    Tale evaporazione continua avrebbe due conseguenze del tutto prevedibili sul locale:
    1) si aumenterebbe -di molto- l'UR del locale, di per sè già molto alta, rendendolo comunque inagibile/invivibile;
    2) solleciteresti ulteriormente i flussi di risalita capillare con la conseguenza di aumentare l'accumulo di sali nella muratura e conseguente caduta di porzioni di intonaco.
    premesso che il caso va affrontato in loco per una puntuale diagnosi tecnica, verifiche termoigrometriche e dello stato dei luoghi, credo che lo scopo dell'utente sia rendere definitivamente agibile, abitabile ed usufruibile gli ambienti in questione, cosa che in primis presuppone l'abbattimento delle UR ambientali riducendole e stabilizzandole su valori del 50%.
    il caso comunque lo ritengo piuttosto interessante da risolvere; qualche foto potrebbe aiutare nel fornire suggerimenti utili.

  • giupalm
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 25 Aprile 2012, alle ore 08:46
    Ciao a tutti
    ho dovuto fare una nuova registrazione perché il mio precedente account (giupal) "è stato disabilitato o rimosso"(??!). Mah! Spero di non aver violato qualche regolamento.

    Vi ringrazio per le risposte. In effetti sono nell'incertezza più totale. Credo che la soluzione migliore sarebbe fare intervenire un professionista; ma purtroppo, doo aver ristrutturato altri ambienti, per ora non me lo posso permettere. Per questo cercavo soluzioni-tampone, contando anche sul fatto che la situazione non è drammatica.
    Il fatto è che il vecchio proprietario (io sono entrato in casa da poco più di due mesi) aveva incollato dei pannelli di polistirolo su tutti i muri; probabilmente non apriva mai le finestre e persino il termoconvettore installato era arrugginito: probabilmente non accendeva neppure quello! L'ho buttato via ed ora cercavo, appunto, una soluzione alternativa. Potete immaginare cosa ho trovato quando ho rimosso i pannelli! Ora la situazione è migliorata, ma in alcuni punti è ancora umido nei 4-5 cm da terra, nonostante le finestre costantemente aperte da 2 mesi.
    Chissà, forse per capire la reale entità del problema bisogna prima aspettare che i "guasti" causati dai comportamenti del vecchio proprietario cessino.
    Appena posso faccio delle foto e le inserisco, come mi avete suggerito.
    Vi ringrazio ancora.

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