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2009-11-05 20:40:46

Riscaldamento a pavimento: ma conviene?


Ghiaccio
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05 Novembre 2009 ore 11:14 11
Salve a tutti, sto decidendo se acquistare o meno un immobile in due piani (67mq l'uno - zona giorno al p.t. e zona notte al p.p.) che necessita di vari lavori di ristrutturazione. Per quanto riguarda l'impianto di riscaldamento l'idarulico proporrebbe un imp. a pavimento al piano terra e termosifoni al piano primo. Ora io mi chiedo se ciò abbia senso tenuto conte che:

- la casa verrebbe utilizzata la sera dalle 17 in poi e al mattino fino alle 8;

- l'impianto misto AT/BT in questo caso richiederebbe di far funzionare la caldaia a condensazione ad AT per poi usare un miscelatore che abbassi la temperatura che serve la sezione a pavimento, oppure tutto funzionerebbe a BT; nel primo caso vanifico secondo me di molto il risparmio tipico degli impianti a BT nel secondo i radiatori sarebbero sempre solo tiepidi;

-maggior costo dell'intero impianto rispetto ad uno tradizionale a radiatori

Che ne pensate?

Daniele
  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 11:50
    è sempre difficile dare un parere senza una giusta visione d'insieme comunque non fare due impianti così differenti anche perché non cè vantaggio nell' uso della caldaia a condensazione in alta temperatura

    dal canto suo l'impianto radiante offre vantaggi di risparmio e comfort se mantenuto acceso e se la casa è bene isolata

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 12:05
    Io farei un impianto tutto a termosifoni ,calcolando i termosifoni per l'ottimo funzionamento della caldaia a condensazione,sempre i due piani divisi possibilmente pilotati da un circolatore per ogni zona ,quello che risparmi facendo l'impianto a temosifoni lo spendi tutto negli isolanti,isolare il pavimento del piano terra è indispensabile,sostituire le finestre fare isolante alle pareti perimetrali e isolare anche il tetto ,a questo punto avrai abbattuto il fabbisogno energetico il che permettera di risparmire parecchi soldi nei consumi.

  • ghiaccio
    0
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    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 12:08
    Si, è quello a cui ero giunto io perché a questo punto mi sembra che la differenza tra le due tipologie sia più sottile e che i vantaggi del sistema radiante (fermo restando che verrà fatto un cappotto esterno, la completa sostituzione degli infissi e l'isolamento del pavimento a P.T.) emerga nel caso ci sia un certo tipo di utilizzo dello stesso (sempre acceso): nel caso la casa sia abitata solo di sera e al mattino presto forse il risparmio economico è ridotto di molto. O mi sbaglio?

    Daniele

  • gimmi
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 13:01
    Ciao, tutti hanno fatto considerazioni corrette, nessuno ha detto che il comfort (e l'estetica) del riscaldamento a pavimento sono superiori.

  • ghiaccio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 13:04
    Ciao, dato che ogni consiglio o molto ben accetto, mi potresti dire in che cosa si concretizza il confort? Da un punto di vista pratico intendo (ed escludendo il fatto ovvio che il riscaldamento a pavimento è esteticamente milgiore in quanto elimina la presenza dei radiatori).

    Daniele

  • archibagno.it
    0
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    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 13:10
    Se hai tempo di leggere...

    CHE DIFFERENZA INTERCORRE TRA UN IMPIANTO DI TIPO TRADIZIONALE E UNO A PAVIMENTO?

    RISCALDAMENTO A PAVIMENTO, FUNZIONAMENTO, MOTI CONVETTIVI E POLVERE

    DISTRIBUZIONE DELLA TEMPERATURA CON LE VARIE TIPOLOGIE DI IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

    RESA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO - Cemento, legno, ceramica, moquette, linoleum.

    QUALE CALDAIA SCEGLIERE?

  • ghiaccio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 13:10
    In pratica da quanto capisco, a parità di condizioni di isolamento, il risc a pavimento rimane energeticamente favorevole a patto che l'immobile venga abitato per la maggior parte del tempo, ovvero che venga scaldato per la maggior parte del tempo (ad es. mantendo temperature quando non abitato mai inferiori di 2 gradi rispetto a quando abitato). Questo ovviamente dipende molto dagli orari di ognuno.

    A parte questo mi sembra che sia assodato che conviene sempre avere impianti totalmente a BT oppure totalmente ad AT per non vanificare le caratteristiche di quello a BT nel caso di scelte miste. Oppure no?

    Per quanto riguarda il comfort abitativo (diff. tra calore radiante vs convettivo, polveri, ecc) so poco quindi se qualcuno ha argomenti sono molto interessato.

    Va da se che dal punto di vista estetico ci sono grosse differenze ma qui si entra, credo, nel campo delle scelte di gusto personali di ognuno.

    Daniele

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 14:02
    Ho letto il post di archibagno el'ho trovato estremamente esauriente usa quello come riferimento

    per quanto concerne il comfort radiante ...bè è nettamente superiore al comfort del riscaldamento convettivo

  • ghiaccio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 15:57
    Mi sono letto un pò tutto e si conferma quanto sopra: nel caso di un utilizzo prevalente nelle prime ore del mattino e la sera, dal punto di vista dei consumi, considerando anche il maggior costo dell'impianto a pavimento, è da preferirsi l'impianto a radiatori ottimamente dimensionato con caldaia a condensazione.

    Questo necessariamente a scapito del confort abitativo.

    E qui quindi rimane da valutare quanto questo possa incidere economicamente per il committente: chi può e consigliabile opti per soluzioni radianti, chi non può si dovrà orientare verso soluzioni tradizionali.

    Ho capito male?

  • archibagno.it
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 17:41
    Mi sono letto un pò tutto e si conferma quanto sopra: nel caso di un utilizzo prevalente nelle prime ore del mattino e la sera, dal punto di vista dei consumi, considerando anche il maggior costo dell'impianto a pavimento, è da preferirsi l'impianto a radiatori ottimamente dimensionato con caldaia a condensazione.

    Questo necessariamente a scapito del confort abitativo.

    E qui quindi rimane da valutare quanto questo possa incidere economicamente per il committente: chi può e consigliabile opti per soluzioni radianti, chi non può si dovrà orientare verso soluzioni tradizionali.

    Ho capito male?

    La caldaia a condensazione non offre alcun risparmio con il radiatore tradizionale utilizzata in alta temperatura.

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Novembre 2009, alle ore 20:40
    I due sistemi d'impianto offrono vantaggi e svantaggi personamente prediligo l'impianto a termosifone,piu economico piu facile da realizzare meno problematico nella manutenzione meno costoso nella realizzazione,dimensionando opportunamente i radiatori la differenza di resa inferiore della calaia dal mio punto di vista è trascurabile,c'è a chi non piace il termosifone e i gusti sono gusti,personalmente un bel radiatore sotto finestra che mi fa barriera al freddo che entra mi ci sta propio bene e lo trovo propio bello,poi mi piace che il radiatore sia parte integrante della casa e faccia motivo di arredo.
    L'impianto a pavimento offre un confort superiore in quanto avremo un pavimento a 28/29° costanti ora quanto riesca ad irraggiare a quelle temperature in specie con pavimenti in legno che per sua natura è un ottimo isolante termco se ne potrebbe discure,sicuramente camminare in casa a piedi scalzi e sentire il tiepido è piacevole,è piu complicato da realizzare piu costoso ,piu problematico nella manutenzione(siamo arrivati a mettere lampade ultavioletti per sterilizzare l'acqua onde evitare la formazione di fanghi dovuti alla putrefazione della carica batterica presnte nell'acqua ,se si riemponio le tubazioni di fango a toglirlo sono risate,pensate a 100mt di tubo in una sola stansa se si inceppa son dolori,il detto impianto obbliga alla realizzazione di un impianto indipendente per pilotare i radiatori nei bagni in quanto l'esigua superficie del detto non assicura l'ottimo confot,detto questo ogn'uno è libero di scegliere ciò che piu gli aggrada.
    In ambedue le realizzazioni gli impianti devo essere lasciati sempre accesi ,in combinazione al sistema modulante alla curva climatica e all'ottimo isolante della casa avremo i minori consumi possibili.
    ............tutto il resto.....è noiaaaaaaaaa...........by califfo

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