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2008-12-14 17:14:04

Riscaldamento a pavimento ed esclusione stanze


Anonymous
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19 Novembre 2008 ore 12:58 12
Ciao a tutti,
ho una domanda che potrà sembrare sciocca ma non saprei a chi chiedere.. abbiamo acquistato su carta ed ora dobbiamo scegliere il riscaldamento. Da sempre siamo orientati sul riscaldamento a pavimento anche se non conosciamo nessuno che ce l'abbia. Nel caso ci siano delle stanze che non vengono vissute (tipo la seconda camera) è possibile escludere in qualche modo il riscaldamento? I termosifoni si possono spegnere ma l'impianto a pavimento della stanza? Grazie mille.
  • anonymous
    0
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    Mercoledì 19 Novembre 2008, alle ore 13:33
    Ogni stanza ha uno o più circuiti annegati nel massetto, e fanno capo al colettore dove c'è una valvola per circuito quindi basta aprire la cassetta che contiene il collettore e chiudere il/i circuiti voluti, devi però farteli segnare dall'installatore per riconoscerli, ancora meglio puoi prevedere un termostato per stanza e chiudere da lì con delle elettrovalvole.
    Al limite se sei in costruzione fai la predisposizione con scatole e tubi poi ci pensi con calma.

  • climatico
    0
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    Giovedì 20 Novembre 2008, alle ore 15:37
    La risposta è si, puoi interromepre il riscaldamento in ogni stanza tenendo presente ceh quando lo riattivi, passerà almeno un giorno prima di sentirne i benefici. A tal proposito ti consoglio di valutare impianti di riscaldamento a ittaggimaneto elettrici ad alto rendimento. Se cerchi irraggiamento su xxxx trovi buone spiegazioni come le trovia giro online. E' una soluzione interessantissima, ciao

    Ricordiamo che è vietata qualsiasi forma di pubblicità non autorizzata, diretta o indiretta.

    Siete cortesemente pregati di utilizzare i canali preposti.

    Cordiali Saluti
    LA REDAZIONE DI LAVORINCASA

  • robire
    0
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    Giovedì 20 Novembre 2008, alle ore 16:13
    Ho il presentimento che climatico ci capisca molto di questo tipo di riscaldamento

  • alfo.bonzi
    0
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    Giovedì 27 Novembre 2008, alle ore 17:03
    Non per entrare in polemica con climatico ma io ti consiglierei di lasciare perdere l'elettricità per riscaldare. Le centrali termiche che producono energia elettrica hanno rendimenti intorno al 40%, una caldaia a condensazione, utilizzata a bassa temperatura, come nel caso del riscaldamento a pavimento, arriva a 98 o 99 e rotti. Più andiamo avanti e le bollette saliranno, te lo dice uno che lavora nel settore...
    Il riscaldamento a pavimento secondo me è una buona scelta. Si può dividere in zone come per i termosifoni e comandarlo con termostati o cronotermostati. Per quel che riguarda l'inerzia del sistema dipende un po' da cosa installi. Se usi sistemi cosiddetti "slim" cioè con massetto di pochi cm, l'inerzia è minore e in teoria potresti anche usarli spegnendo e accendendo l'impianto, ma non avresti comunque una risposta veloce come dai termosifoni. L'impianto a pavimento spesso lo si tiene sempre acceso a temperatura costante, è per questo che conviene in fase di costruzione predisposrre per potere avere diverse zone. In questa maniera ogni zona può avere la sua temperatura e questo aiuta ad ottimizzare il comfort e il risparmio energetico.

  • anonimo
    0
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    Lunedì 1 Dicembre 2008, alle ore 14:49
    Salve, seguivo con interesse questo thread ed avrei alcune domande da porre riguardo i riscaldamenti a pavimento

    1) Vorrei sapere quanti cm sono necessari per l'installazione di un riscaldamento a pavimento (da un minimo ad un max)

    2) che differenze ci sono tra i vari impianti e perché alcuni costano 30?mq altri addirittura 90?mq (in cosa sono meglio quelli + costosi)

    3)è possibile integrare un termocamino con un sistema del genere oppure l'acqua prodotto dal termocamino esce ad una temperatura troppo alta

    4)Il cotto rappresenta un buon pavimento per l'installazione del riscaldamento a pavimento (trasmittanza)???

    5) questo tipo di impianti ad irraggiamento dal pavimento è consigliato in uno stabile antico dove i soffitti raggiungono altezze di circa 4.20mt oppure si rischia di non avere un sistema sufficiente ? (anche se le stime devono essere fatte poi da un termotecnico)

    Grazie per le vostre eventuali risposte

    saluti

  • cremo
    0
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    Giovedì 4 Dicembre 2008, alle ore 09:11
    Salve, seguivo con interesse questo thread ed avrei alcune domande da porre riguardo i riscaldamenti a pavimento

    1) Vorrei sapere quanti cm sono necessari per l'installazione di un riscaldamento a pavimento (da un minimo ad un max)

    2) che differenze ci sono tra i vari impianti e perché alcuni costano 30?mq altri addirittura 90?mq (in cosa sono meglio quelli + costosi)

    3)è possibile integrare un termocamino con un sistema del genere oppure l'acqua prodotto dal termocamino esce ad una temperatura troppo alta

    4)Il cotto rappresenta un buon pavimento per l'installazione del riscaldamento a pavimento (trasmittanza)???

    5) questo tipo di impianti ad irraggiamento dal pavimento è consigliato in uno stabile antico dove i soffitti raggiungono altezze di circa 4.20mt oppure si rischia di non avere un sistema sufficiente ? (anche se le stime devono essere fatte poi da un termotecnico)

    Grazie per le vostre eventuali risposte

    saluti

    Ciao, io ti rispondo per quello che ho imparato leggendo qua e là, non sono un tecnico:

    1) A me hanno chiesto 11 cm, ma so che ci sono impianti SLIM che richiedono pochi cm. (3-4)

    2) credo sia una questione di materiali, ma anche di complessità dell'impianto

    3) ho letto che si può fare previa l'installazione di un sistema che miscela l'aqua prodotta dal termocamino (troppo calda) per portarla ad una temperatura adatta.

    4) questo non lo so, sorry.

    5) per quel che ne so questo sistema è l'ideale in caso di soffitti alti, anzi viene consigliato in chiese, teatri, ecc. di modo che si scalda solo la parte bassa delle stanze.

    Spero di averti aiutato,
    Ciao.

  • climatico
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 9 Dicembre 2008, alle ore 11:18
    Ho il presentimento che climatico ci capisca molto di questo tipo di riscaldamento
    Molto di più di quello ceh pensi, visto ceh oltre ad esercitare tale professione, insegno.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 9 Dicembre 2008, alle ore 16:57
    Ceh

    Non italiano spero...

  • paolo31
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 9 Dicembre 2008, alle ore 21:49
    Se la casa è in costruzione devi optare per un ottimo isolamento termico di pareti tetto e finestre.
    Pareti e tetto 8 10 cm
    Serramenti sp.8 cm e vetri camera basso emissivi.

    Il riscaldamento quasi non ti servirà !

    Ieri a casa mia abbiamo fatto un pranzo quindi avevamo un po' di gente e abbiamo dovuto accendere 40 min il forno. Per evitare di avere troppo caldo abbiamo dovuto aprile le finestre, fuori eravamo prossimi allo 0.
    Solo vs. le 17 abbiamo acceso il caminetto. L'impainto a pavimento è 3 gg che non si accende.

    ciao

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 13 Dicembre 2008, alle ore 14:51
    Grazie per le risposte ma si tratta di uno stabile antico in tufo da ristruttuare/restaurare


    saluti

  • soft
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 14 Dicembre 2008, alle ore 09:25
    Il riscaldamento a pavimento della mia casa è diviso in 8 zone su 2 piani, ognuna delle quali può essere controllata a sè. Ogni stanza ha due circuiti di andata e due di ritorno, quindi 2 "rubinetti" su cui poter mettere delle elettrovalvole. Con il tempo ho messo le elettrovalvole sui diversi collettori che regolano il flusso d'acqua nei circuiti a pavimento le quali sono a loro volta collegate a dei cronotermostati: in questo modo le 3 camere dei figli si adeguano ai loro orari (anche se le differenze di temperatura sono davvero minime, non puoi permettere che si spenga del tutto il riscaldamento a pavimento, io lo faccio variare dai 19° ai 20,5° durante il giorno di notte si spegne perché fa troppo caldo!). La nostra camera, dopo qualche mese di sauna, l'ho regolata in modo che non ci siano più di 18°, ma ti assicuro che praticamente non si accende mai....è vero che ha solo 1 parete esposta, ma in 17 anni vissuti nella precedente casa con riscaldamento tradizionale, quando si andava a letto in inverno passavano almeno 5 minuti prima che le lenzuola si scaldassero....ora non ho più nemmeno il ricordo di cosa significhi quella brutta sensazione e non uso più di una coperta alla volta! Quest'anno ho deciso di regolare con cronotermostato anche la sala che ho al piano superiore (considerato che il caldo sale) ed ho fatto proprio bene infatti anche in questo caso raggiungo cmq i 21° nel giro di poche ore al mattino dopodichè il termostato fa chiudere il circuito (in questo caso però ho messo la valvola solo ad 1 dei 2 rubinetti che fanno circolare l'acqua) ma la temperatura rimane costante fino a sera. In pratica gli unici circuiti che non sono collegati ai termostati sono quelli dei bagni (non hai idea della meraviglia nel fare la doccia col bagno veramente caldo!) e quello dell'open space di circa 65 mq al piano di sotto. La caldaia è impostata sui 19,5°, quando fa più freddo la alzo a 20°. Il tutto lo scorso anno mi ha fatto spendere meno di quando spendessi nella precedente casa che aveva una superficie che era la metà di quella attuale...chiaro che la casa attuale è anche coibentata in modo diverso. All'inizio quando vedevo il contatore che andava tutto il giorno mi veniva male, ma poi l'ho confrontato con quello dei miei vicini ( anche le bollette ho confrontato! loro 85 mq io 165 mq: stesse cifre...) e mi sono resa conto che mentre il loro andava velocissimo e poi a volte si fermava, il mio andava per quasi tutto il giorno ma in modo quasi impercettibile: la differenza sta proprio qui!
    Spero di essere stata d'aiuto con la mia esperienza!

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 14 Dicembre 2008, alle ore 17:14
    Grazie per le info sono state utilissime!! E tu abiti a Milano io invece al sud un impianto del genere lo potrei far andare anche con i pannelli solari termici forse


    saluti

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