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2008-10-10 09:24:35

Quale sottofondo per riscaldamento a pavimento?


Cremo
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09 Ottobre 2008 ore 07:19 15
Siamo in procinto di installare un riscaldamento radiante a pavimento nella casa in costruzione, il dubbio sorge sul tipo di sottofondo da predisporre: la ditta costruttrice mi ha parlato di un sottofondo in cemento cellulare, posa poi del pannello in polistirene bugnato (quello per far correre i tubi del riscaldamento) e poi un massetto autolivellante con additivo.

Fin qui tutto ok, però siccome sono un ficcanaso, informandomi presso l'azienda che fornisce il sistema di riscaldamento mi hanno detto che sarebbe opportuno prima del pannello di polistirene bugnato inserire un unlteriore stato di isolante di 3-4 cm. il tecnico mi parlava di polistirene o poliuretano.

Secondo voi di chi mi devo fidare? un pannello in polistirene regge il peso di un pavimento? come isolante non basta l'alleggerito in cemento cellulare?

Grazie!
  • fornello
    0
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    Giovedì 9 Ottobre 2008, alle ore 08:29
    1.- sottofondo in cemento cellulare
    Sopra la caldana del solaio, vengono posati le tubazioni per i servizi elettrici, dati, ACS, che vengono ricoperte con del cemento.
    Queste tubazioni devono essere ricoperte con un primo massetto di sottofondo che non ha alcuna funzione portante, ma la semplice funzione di superficie piana di posa.
    Poichè questo spessore grava sul solaio è buona norma realizzarlo in modo "allegerito".
    Questo si ottiene aggiungendo nel massetto materiali quali perlite espansa, vermiculite o perle di polistirene.
    Questi materiali leggeri sono qualificati come isolanti, ma ovviamente mescolati a sabbia e cemento non possono assumere i valori di isolamento come se fossero usati nudi e crudi.
    Tuttavia contribuiscono, vi sono le tabelle, ad un certo isolamento termico.
    2.- polistirene bugnato
    polistirene sta per polistirene, bugnato sta per bugne o nocche o funghetti, in pratica dei rilievi intorno ai quali si posa il tubo riscaldante.
    Il termotecnico calcola lo spessore del pannello "polistirene bugnato" in funzione di un'analisi precisa delle dispersioni termiche verso il basso.
    Dovrà tener conto per esempio di tipologia e spessore del massetto alleggerito di cui al punto 1.
    Se per esempio il pannello radiante viene posato in una casa su più livelli, potrà essere tollerato che un poco di calore si disperda verso il basso: non corri il rischio di riscaldare l'appartamento del vicino.
    Il polistirene che viene utilizzato ha una resistenza a compressione elevata e sufficiente a sopportare qualunque tipologia di pavimento.
    Densità maggiore di 30 kg/mc dove densità e resistenza alla compressione sono direttamente proporzionali.
    3.- massetto autolivellante con additivo
    Massetto tradizionale, con additivo specifico per massetti radianti.
    Devi farlo gettare dal piatrellista, altrimenti sono cavoli tuoi.
    Spessore come da norma, minimo due volte il diametro del tubo e rete biorientata antiritiro in polipropilene.

  • massi3860
    0
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    Giovedì 9 Ottobre 2008, alle ore 08:41
    Del tecnico sicuramente. Il cemento cellulare non raggiunge sicuramente il potere isolante di un polistirene ad alta densità. Se non vuoi disperdere calore nella soletta sottostante ma irradiarlo verso il pavimento è importante la presenza di un isolante "concentrato" che permetta ti contenere le dispersioni verso il basso.

    Peraltro il progettista dell'impianto di riscaldamento termico, così come chi si è occupato delle dispersioni termiche dell'edificio, devono aver dato uno schema preciso di posa a cui la ditta costruttrice deve attenersi scrupolosamente. Progettazioni "naif" dove ognuno mette becco alla fine rischiano di creare più danni che vantaggi, con il rischio che non si sa più di chi sia la colpa di eventuali mal funzionamenti del sistema casa una volta terminati i lavori.

    Tu come committente (che giustamente non hai esperienza di certi lavori) dovresti avere un controllo su quanto prodotto attraverso il direttore dei lavori che dovrebbe essere il tuo unico interlocutore... devi dire a lui di verificare se ciò che si sta realizzando è in linea con quanto progettato e da lui farti dare tutti i dati di progettazione e le relative garanzie che le cose siano fatte a regola d'arte. Fatti spiegare da lui come è previsto a progetto l'isolamento termico del pavimento e dei muri perimetrali, e come è stato progettato l'impianto di riscaldamento e con quali criteri di isolamento.


    Ciao Max

  • cremo
    0
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    Giovedì 9 Ottobre 2008, alle ore 09:09
    Grazie ad entrambi per le preziose risposte.

    il procedimento descritto da fornello è esattamente quello che faranno, la cosa che mi ha lasciato perplesso è che il tecnico della ditta mi ha detto che il solo pannello in polistirene bugnato non basta come isolamento (come dice massi3860) e che deve essere presente un pannello di isolante aggiuntivo. La cosa triste è che loro nel progetto NON lo prevedono e la ditta costruttrice è caduta dal pero.... alla mia precisa richiesta mi hanno detto che un altro strato di "isolante" non ci sta per via dell'altezza e che comunque avendo un vespaio areato sotto non dovrebbe esserci molta dispersione.

    La casa è una bifamigliare su due livelli, ho 16 cm. utili in cui ci devono stare l'impianto elettrico, ACS e il risc. a pavimento.

  • fornello
    0
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    Giovedì 9 Ottobre 2008, alle ore 09:31
    Il tecnico della ditta mi ha detto che il solo pannello in polistirene bugnato non basta come isolamento (come dice massi3860) e che deve essere presente un pannello di isolante aggiuntivo.
    Il tecnico della ditta è un termotecnico abilitato? massi 3860 non può dire niente, non ha la sfera di cristallo per sapere come è realizzato il sottofondo: spessori e materiali.
    Un vespaio aerato per esempio con i suoi casseri a perdere in plastica ha un suo isolamento, difficile da calcolare, ma contribuisce.
    Il pannello in polistirene bugnato esiste in diversi spessori, quindi non ha senso mettere polistirene sotto polistirene.

    Per quanto riguarda il problema dell'altezza, in questi casi io risolvo facendo passare i servizi in una fascia di rispetto lungo il perimetro delle stanze e larga 40-50 cm. Si evita il massetto alleggerito.
    Uso questa soluzione da più di venti anni.

  • cremo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 9 Ottobre 2008, alle ore 10:11
    Il tecnico della ditta mi ha detto che il solo pannello in polistirene bugnato non basta come isolamento (come dice massi3860) e che deve essere presente un pannello di isolante aggiuntivo.
    Il tecnico della ditta è un termotecnico abilitato? massi 3860 non può dire niente, non ha la sfera di cristallo per sapere come è realizzato il sottofondo: spessori e materiali.
    Un vespaio aerato per esempio con i suoi casseri a perdere in plastica ha un suo isolamento, difficile da calcolare, ma contribuisce.
    Il pannello in polistirene bugnato esiste in diversi spessori, quindi non ha senso mettere polistirene sotto polistirene.

    Per quanto riguarda il problema dell'altezza, in questi casi io risolvo facendo passare i servizi in una fascia di rispetto lungo il perimetro delle stanze e larga 40-50 cm. Si evita il massetto alleggerito.
    Uso questa soluzione da più di venti anni.

    Interessante... grazie per il tempo che mi state dedicando!

  • massi3860
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 9 Ottobre 2008, alle ore 10:12
    ... Il tecnico della ditta è un termotecnico abilitato? massi 3860 non può dire niente, non ha la sfera di cristallo per sapere come è realizzato il sottofondo: spessori e materiali....

    Infatti io non ho la sfera di cristallo (e non posso andare a vedere sul posto progetto e stato di fatto) come non ce l'ha "fornello"... Io dico che il responsabile della messa a punto dell'impianto ( compreso l'isolante ) è il progettista che deve sapere come doveva essere fatto sottofondo, massetto e vespaio) e di conseguenza ha progettato l'impianto e deve aver dato le istruzioni agli esecutori. Se non c'è una gerarchia di responsabilità e di figure professionali alal fine si perde il controllo della situazione

    Tutto il resto sono discorsi che non tutelano il nostro amico da eventuali danni futuri se le cose non sono state fatte come dovevano essere fatte e l'unico che può derimere la questione è la DL ed il tecnico progettista.

  • cremo
    0
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    Giovedì 9 Ottobre 2008, alle ore 10:55
    Ho riparlato con il tecnico dell'azienda che produce il riscaldamento a pavimento: lui sostiene che per la legge 10, il pavimento deve garantire un trasmittanza U di 0,40 (zona climatica E). Il pannello fornito con il loro sistema ne fornisce 0,20. i restanti 0,20 dove li andiamo a prendere?

    Secondo lui il vespaio areato e lo strato di 5 cm. di cemento cellulare non bastano.

    Ora proverò a richiamare il geometra e a farmi dare i valori di trasmittanza del cemento cellulare che useranno, sbirciando in internet ho trovato valori medi attorno a 0,16, che uniti a 0,20 del pannello bugnato porterebbero a 0,38, quindi in teoria ci saremmo quasi..... vi farò sapere cosa mi risponono il geometra o il termotecnico.

  • fornello
    0
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    Giovedì 9 Ottobre 2008, alle ore 14:31
    Hai le idee o forse sarebbe meglio dire le conoscenze molto confuse: una parete multistrato che offre una trasmittanza termica U pari a 0,20 rispetta appieno il valore limite di trasmittanza U di 0,40 espresso in W/mqK.
    E' semplicemente equivalente al doppio del limite richiesto.
    Sei a posto, sempre che il parametro che hai indicato sia corretto nella forma e nella sostanza.

  • cremo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 9 Ottobre 2008, alle ore 14:41
    Hai le idee o forse sarebbe meglio dire le conoscenze molto confuse: una parete multistrato che offre una trasmittanza termica U pari a 0,20 rispetta appieno il valore limite di trasmittanza U di 0,40 espresso in W/mqK.
    E' semplicemente equivalente al doppio del limite richiesto.
    Sei a posto, sempre che il parametro che hai indicato sia corretto nella forma e nella sostanza.

    O caspita, e quindi stavo "ragionando al contrario", ovvero si deve cercare di stare "sotto" al valore di trasmittanza, mi spiegheresti meglio il concetto?
    Miiii.... ma allora il tecnico della ditta mi ha completamente portato fuori strada! lui ragionava proprio in termini di "portsre" il valore a 0,40 !!!!!

  • fornello
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 9 Ottobre 2008, alle ore 16:26
    Sono certo e lo spero per te che hai frainteso il discorso del tecnico.
    Se così non fosse sei in pessime mani.
    Qualunque tecnico che si avvicini al campo della termotecnica sa che quanto più basso è il valore della trasmittanza termica, tanto maggiore è l'isolamento.
    Una parete che trasmette poco, isola molto.
    Succintamente ti rimando quà:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Trasmittanza_termica
    Spero che non dovrai tirare fuori dalla tasca la pagina che ho linkato la prossima volta che vai a parlare con il "tecnico".

  • cremo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 10 Ottobre 2008, alle ore 07:30
    Sono certo e lo spero per te che hai frainteso il discorso del tecnico.
    Se così non fosse sei in pessime mani.
    Qualunque tecnico che si avvicini al campo della termotecnica sa che quanto più basso è il valore della trasmittanza termica, tanto maggiore è l'isolamento.
    Una parete che trasmette poco, isola molto.
    Succintamente ti rimando quà:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Trasmittanza_termica
    Spero che non dovrai tirare fuori dalla tasca la pagina che ho linkato la prossima volta che vai a parlare con il "tecnico".

    Purtroppo credo di non aver frainteso, ma grazie a Dio non sono nelle sue mani, quello è il tecnico della ditta che vende i componenti dell'impianto, ma secondo me più che un tecnico è un commerciale. Il discorso che mi ha fatto è stato prorio questo: "per la legge 10 ti devono garantire una trasmittanza di 0,40 i nostri pannelli arrivano a 0,20 e gli altri 0,20 chi te li fornisce? i nostri pannelli rispettano la normativa sui pannelli ma non bastano per la legge 10" questa la sua tesi che a questo punto mi pare alquanto bizzarra sopratutto dopo essermi letto la pagina che mi hai linkato!

    Grazie.

  • massi3860
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 10 Ottobre 2008, alle ore 08:15
    No comment ... mi chiedo chi sia il "tecnico" invertire il concetto di trasmittanza con quello di resistenza mi sembra assolutamente inconcepibile!!!

  • cremo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 10 Ottobre 2008, alle ore 08:41
    No comment ... mi chiedo chi sia il "tecnico" invertire il concetto di trasmittanza con quello di resistenza mi sembra assolutamente inconcepibile

    Confermo, almeno che lui non stesse parlando di "resistenza termica" unsando il termine trasmittanza erroneamente, ma in questo caso un valore di resistenza di 0,40 può essere verosimile?

  • fornello
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 10 Ottobre 2008, alle ore 09:13
    No, la "resistenza termica" o meglio conducibilità termica di un pannello in polistirene è di circa 0,04.
    C'è uno zero di differenza.
    Visto che è un commerciale quando ti presentasse un preventivo da 5000,00 euro, tu togli uno zero e lo fai diventare 500,00 euro.
    Forse impara la lezione.

  • cremo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 10 Ottobre 2008, alle ore 09:24
    No, la "resistenza termica" o meglio conducibilità termica di un pannello in polistirene è di circa 0,04.
    C'è uno zero di differenza.
    Visto che è un commerciale quando ti presentasse un preventivo da 5000,00 euro, tu togli uno zero e lo fai diventare 500,00 euro.
    Forse impara la lezione.

    Grazie fornello! ma ti rendi conto con chi si ha spesso a che fare? io mi domando come fa chi non ha tempo o voglia di interessarsi durante la costruzione della propria casa....

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