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2007-10-26 07:30:24

Manuale x installare condizionatori


Dado74
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26 Luglio 2007 ore 10:16 12
Salve ragazzi, mi kiedevo se esisteva qualke manuale dettagliato per installare il condizionatore. un manuale passo passo intendo, attrezzi da usare ed altro.
vorrei installarlo più per soddisfazione personale che per altro.
ciauz
  • anonymous
    0
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    Sabato 11 Agosto 2007, alle ore 09:22
    Sappi che installare un condizionatore dà solo,perdi la garanzia dello stesso, vai contro le nometive vigenti, gli attrezzi costano, non credo che tu possa anche acquistare una pompa di vuoto per effettuare il vuoto sulle tubazioni, basta un granello di polvere, un residuo di rame, una molecola d'acqua per rompere il compressore, sicuramente non sei capace di realizzare le cartelle e quindi una successiva perdita del gas sull'impianto (capita spesso anche agli installatori), ecc...

    è meglio se lo fai installare...

    Saluti See-Tech

  • archibagno.it
    0
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    Sabato 11 Agosto 2007, alle ore 16:15
    Concordo con SEE-TECH...

  • micgov
    0
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    Domenica 30 Settembre 2007, alle ore 17:12
    Ok, ma esistono sul mercato macchine con tubi precaricati (relativamente flessibili) che risolvono tutti i problemi descritti sa See Tech. Unità esterna ed interna si collegano a posa finita con un morsetto dotato di valvole.
    (Certo, diventa impossibile regolare la lunghezza del tubo, e bisogna stare attenti a non fare angoli che riducano la sezione).

    Io in una giornata, buchi inclusi, ho montato da solo uno di questi (comprato da Castorama), e per la sua prima estate ha funzionato egregiamente.

    Ciao
    Michele

  • archibagno.it
    0
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    Domenica 30 Settembre 2007, alle ore 19:17
    Occorre sempre l'utilizzo di una macchina per il vuoto...

    Ce l'hai?

    La sai usare?:roll:

    Tecnico, chiama un tecnico...

  • micgov
    0
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    Domenica 30 Settembre 2007, alle ore 19:30
    Senz'altro, come dice Archibagno, chiamare un professionista è la soluzione più razionale.
    Ma la mania di fare le cose da soli è una malattia che va oltre il razionale (almeno nel mio caso).

    Comunque l'apparecchio che ho montato io, avendo le tubazioni già stagne e precaricate e protette da valvole, non richiede di fare il vuoto. Certo, se va storto qualcosa all'apertura del connettore, è finita e allora bisogna chiamare il frigorista... A me è andata bene (per ora).

    Ciao
    M

  • archibagno.it
    0
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    Domenica 30 Settembre 2007, alle ore 19:32
    Comunque sia, la pompa del vuoto andrebbe utilizzata sempre, rischi di giocarti il compressore, sinceramente non saprei se ne vale la pena...

  • anonymous
    0
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    Domenica 30 Settembre 2007, alle ore 23:31
    Concordo con tutti voi che è meglio far intervenire un esperto, perché se ci sono perdite con i nuovi gas son dolori, devi recuperare quello rimasto, smaltirlo e rifare la carica, probabilmente ti costa piu del condizionatore stesso. non sono invece daccordo sulla pompa del vuoto, che serve solo quando l'impianto è completamente scarico di gas oppure quando le tubazioni sono più lunghe dei quattro canonici metri e ci devi fare l'agiunta. su un climatizzatore nuovo con tubazione standard di 4/5 metri, una volta collegati i tubi a valvole chiuse, stringi per bene il bocchettone della linea del liquido (tubo piu sottile), allenti un poco il bocchettone sulla linea di aspirazione (tubo più grosso), apri poco poco la valvola del liquido (la piu piccola) e dopo un po' di tempo dal bocchettone allentato uscirà tutta l'aria. non appena senti uscire il gas (te ne accorgi perché il flusso è piu freddo e leggermente untuoso) chiudi bene il bocchettone serrando la cartella e apri il rubinetto grande. il vuoto serve principalmente a togliere l'aria per evitare l'aumento della pressione di condensazione dovuto alla presenza di incondensabili e, negli impianti a temperatura negativa, all'eliminazione dell'umidità che al di sotto dello zero andrebbe a gelare tappando l'organo di laminazione. in un climatizzatore le temperature sono sempre positive, quindi è sufficiente eliminare l'aria. ciao tennison

  • cosimfr
    0
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    Lunedì 1 Ottobre 2007, alle ore 20:27
    Leggo molto questo forum, non capisco la risposta che danno a volte archibagno, tennison ed altri quando qualcuno cerca di sapere come si montano i condizionari. Dalle risposte che date intuisco che siete direttamente interessati, ma non potete scoraggiare chi liberamente vuol far da sé. Per micgov: montare un condizionare è di una semplicità unica, a volte, è più complicato fare il buco, che mettere in funzione la macchina.Per quanto riguarda il sottovuoto, basta avere la pompa giusta, il resto la fa da se. Non ti scoraggiare, è probabile che il primo lo sbagli, ma il secondo ti verà bene. E comunque, considerato che una installazione costa mediamente 150 euro, con 2 o 3 condizionatori montati, ammortizzi tutte le spese, compreso di pompa e primo condizionatore non funzionante perfettamente.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 1 Ottobre 2007, alle ore 21:31
    Io non sto scoraggiando nessuno. montare un climatizzatore è un'operazione molto semplice per chi lo sa fare. se uno non l'ha mai fatto l'operazione può diventare oltremodo costosa.c'è rischio di perdere la garanzia. c'è rischio di farsi male con i liquidi in pressione (il refrigerante allo stato liquido evapora in atmosfera ad una temperatura bassissima e può toglierti la vista se ti schizza negli occhi. poi cè il circuito elettrico da collegare e se sbagli filo addio elettronica. ti posso assicurare che con i climatizzatori cinesi di ultima generazione (marcati con i nomi più famosi nazionali ed esteri ma cmq fabbricati in cina) ho avuto molti problemi per il collegamento elettrico anche in qualità di operatore di centro assistenza. io monto e riparo climatizzatori, ma se mi si rompe la caldaia chiamo un tecnico specialista, se non mi funziona l'antenna tv chiamo l'antennista e via così. il mestiere non si improvvisa e non ci sono manuali che tengano. quando controlli la carica devi per forza misurare il surriscaldamento all'aspirazione, ciò comporta la conoscenza di tutta una serie di leggi termodinamiche ed una grande manualità per individuare il punto di contatto della sonda e la capacità di valutare il surriscaldamento relativamente alla lunghezza delle tubazioni ed al sottoraffreddamento del liquido. tutto ciò per poter dare lunga vita alla macchina con bassi consumi. a cosa ti serve acquistare un climatizzatore di classe energetica AAAAAAAAA se poi al momento dell'installazione abbassi il rendomento al pari di una classe Z. mah. montateli pure, fate voi, la casa editrice hoepli probabilmente ha manuali del genere, in rete ci sono siti dove ti spiegano tutto filo per segno cio che devi fare. io per tutta la vita ho cercato di comunicare agli altri le mie poche conoscenze, ma non in questo modo. ciao tennison

  • archibagno.it
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 1 Ottobre 2007, alle ore 23:44
    Per cosimfr...

    TENNISON ha già ampiamente spiegato le motivazioni, siamo qui per dare le indicazioni corrette (ci si prova), ovviamente seguendo quello che sono le normative di legge, se qualcuno si monta il condizionatore, non è che mi procura un danno, non li vendo e non li monto...

    La famosa pompa del vuoto, vedo che la chiami in causa anche tu, non credo che un privato improvvisatosi frigorista (che sarebbe poi un'altra cosa, ma è per capirci meglio), sia così facilmente in grado di arrangiarsi senza commettere errori, noi siamo qui anche per avvisare, ma se qualcuno preferisce non ascoltare o leggere, nel nostro caso, faccia pure, personalmente ho salvato molte persone dagli impicci e anche belli seri, in più è gratis, siamo professionisti seri, che volete di più???

  • idraulico onesto
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 26 Ottobre 2007, alle ore 01:17
    1) La pompa del vuoto SERVE, e rimango un pò così per la risposta di di Tennison, da installatore a installatore, come si fà?????
    la pompa del vuoto è L'UNICO SISTEMA PER AVERE LA GARANZIA CHE L'IMPIANTO NON ABBIA FUGHE DI GAS, oltre che a togliere l'aria dalla tubazione, per non miscelarsi con il refrigerante.
    2) CHIAMA IL TECNICO 150 euro non sono niente, a tutti gli inconvenienti che possono nascere montando uno split.

    ciao Antonello INSTALLATORE PROFESSIONISTA.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 26 Ottobre 2007, alle ore 07:30
    Ciao Antonello INSTALLATORE PROFESSIONISTA

    scusate l'off-topic

    questo è un forum libero dove ognuno esprime la sua libera opinione e io come tutti cerco di dare il mio contributo per quel poco che so.

    però quando do informazioni ci penso sempre cento volte, perché mai e poi mai vorrei che qualcuno potesse commettere errori per causa mia. apprezzo moltissimo il fai da te ma ogni cosa ha il suo limite, bisogna sapersi fermare quando è il momento.

    se tu rimani un po' così per la mia risposta sulla pompa a vuoto non hai la completa padronanza del circuito frigorifero, niente di male in fondo, siamo tutti nati per imparare cose nuove. in fondo poi io non ho detto "la pompa a vuoto non serve a niente quindi non usatela mai", io ho solo detto che per uno split potrebbe non servire, se è nuova installazione, se le tubazioni sono di lunghezza standard e se non ci sono stati problemi di refrigerante.

    però voglio farti notare che la tua affermazione "l'unico sistema per avere la garanzia che l'impianto non abbia fughe di gas" è completamente errata. quindi mi sento in obbligo di dover contestare, al fine che nessuna delle persone che qui cerca nuove conoscenze possa convincersi di cose assolutamente non vere.

    la pompa a vuoto serve per estrarre l'aria dal circuito e per eliminare le tracce di umidità eventualmente presenti. l'umidità si elimina perché l'acqua evapora più facilmente a pressioni inferiori di quella atmosferica in loco, come quando metti su l'acqua per la pasta in alta montagna, bolle prima che a livello del mare. in un impianto che evapora sempre a temperatura positiva le tracce di umidità non rappresentano un problema per due motivi: per prima cosa l'acqua presente non congela nell'organo di laminazione, seconda cosa in assenza di aria non si formano acidi. l'aria invece va estratta dal circuito perché incondensabile, quindi la sua presenza porta ad un indesiderato aumento della pressione di condensazione con conseguente minore resa della macchina e pericolo di raggiungere la temperatura critica del refrigerante aumentanto la pressione di mandata.

    l'essiccazione sotto vuoto non è assolutamente un sistema di controllo tenuta dell'impianto, pur se molto praticato dagli installatori che spesso si convincono del fatto o ne sono convinti da qualcuno che glielo ha detto. l'unico sistema certo per il controllo della tenuta dei circuiti contenenti fluidi non alogenati è la pressatura con gas inerte per 24 ore, poco praticabile sul mono o dual split per questioni di tempi ingombri e costi ma sempre eseguita sugli impianti multisplit. i cerca fughe elettronici e i traccianti lasciano il tempo che trovano e non danno certezze. il vuoto invece non è proprio il sistema da adottare (solo perché la differenza di pressione è meno di un bar, contro i 38 bar della pressatura con azoto).

    ricordiamoci poi che il controllo delle perdite ci da solo la certezza della tenuta dell'impianto, non deve essere usato per ricercare le perdite e per eliminarle. i nuovi gas sono miscele azeotropiche quindi se ne perdi un poco sei costretto a svuotare, recuperare, smaltire, fare il vuoto e la successiva carica, costi immensurabili rispetto al valore dello splittino.

    allora il punto di partenza diventa questo: corretta installazione delle macchine, corretta posa delle tubazioni, corretto diametro e qualità del tubo di rame, corretta esecuzione delle cartelle, corretto serraggio dei bocchettoni. se le tubazioni sono più lunghe e necessitano aggiunte, esecuzione del vuoto nelle sole tubazioni, carica del refrigerante in fase liquida con l'uso di bilancia di precisione. se le tubazioni sono più corte del previsto, recupero e smaltimento del refrigerante precaricato, essiccazione sotto vuoto di tutto il circuito con valvole aperte e carica a peso come sopra (in questo ultimo caso però conviene installare tubazioni di lunghezza standard e arrotolare la parte eccedente dietro all'unità motocondensante, operazione certamente meno costosa). in tutti i casi la correttezza della carica va verificata misurando la temperatura di surriscaldamento all'aspirazione, pena la minore durata del compressore che si traduce in completa scorrettezza verso il cliente, che acquista una macchina per poterla usare in un lungo periodo mentre la longevità viene accorciata dall'imperizia dell'installatore.

    spero di essermi spiegato. ciao tennison

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